Un angelo orange su nel cielo: ci ha lasciato Paolo Frattarelli di Redazione Podistica, 13/09/2017Ieri una notizia terribile, che mai avremmo voluto ricevere, ci ha lasciati sgomenti e senza parole.
Paolo Frattarelli, figlio di Piero, piccolo grande orange ha terminato improvvisamente il suo cammino terreno per andare a splendere in cielo nel firmamento degli angeli.
Chi ha avuto la fortuna di incrociare lo sguardo di Paolo è stato sicuramente attratto ed illuminato dal suo spontaneo e bellissimo sorriso. Tutti gli orange vogliono stringersi fraternamente all'amico Piero e alla sua famiglia, condividendone il dolore per questa prematura dipartita.
Vogliamo ricordare Paolo con le parole e le emozioni del nostro amico orange Adriano Percoco.
"Oggi è volato in cielo un angioletto, Paolo, un ragazzo speciale dotato di un sorriso profondo e dalla simpatia coinvolgente.
Negli ultimi tempi non sono pochi i ragazzi speciali che ci hanno lasciato, ragazzi con i quali ho avuto diversi contatti e ogni volta mi hanno segnato profondamente.
Questi ragazzi a volte mi sembrano come le meteore che solcano il cielo, pare che debbano arrivare prima dei loro genitori alla meta finale e ci lasciano sgomenti.
Mentre sono con noi sono fonte di tanti sentimenti di affetto e di tenerezza, altri contraddittori quando hanno atteggiamenti di non facile comportamento, quando strillano, quando ripetono all'infinito la stessa frase, quando chiedono e non sappiamo cosa chiedono e le risposte non le sappiamo dare. A volte non ce la facciamo più e ci possono scappare delle imprecazioni.
Poi, ci rimbocchiamo le maniche e via, pronti a superare i momenti più difficili che quasi ogni giorno dobbiamo affrontare. I problemi li devi affrontare in prima persona, i parenti non possono farsi carico del tuo problema e si allontanano, persino gli altri figli; perché come genitore non sei stato capace di far fronte ai problemi difficili della normalità di un figlio sano che ti chiedeva anche lui l'affetto che hai dato al tuo ragazzo speciale e anche se al normodotato hai dato l'intesa e un'attenzione più intensa, non è stata la stessa cosa che hai dato allo speciale.
E così i genitori restano soli. E lottano per il loro figlio speciale, contro gli egoismi umani. Non tutto è però così negativo, molte volte hai delle gioie che in altre famiglie non è possibile godere, quando ricevi un sorriso a quarantaquattro denti o un cenno di comprensione oppure come capita a me, quando vado a correre e lo trascino per chilometri sui suoi pattini e canta le canzoni a squarciagola. Oppure quando andiamo sulla nostra bicicletta e parla con le persone che incontriamo chiedendo sempre le stesse cose.
Oggi ho incontrato una coppia di ottantenni con il loro figlio speciale che accudivano con amore infinito e sembravano dire: “non possiamo andarcene da questo mondo, dobbiamo pensare al nostro bambino di cinquant'anni altrimenti come farebbe da solo?
Loro da cinquanta anni stanno godendo della presenza del loro figlio. Chi se n'è andato potrà avere solo il rimpianto di non essere stati vicini al ragazzo speciale.
Pensando a Paolo, credo fermamente che ora starà correndo con un paio di gambe nuove di zecca per i prati del cielo ad una velocità che papà Piero non è mai stato in grado di eguagliare e che come una meteora ci ha preceduto in un posto dove un giorno ci ritroveremo tutti insieme."
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