L'importanza di avere un Allenatore. di Roberto Lombardi, 07/01/2011
Alcuni allievi della Scuola di Podismo “Non si fa così lo stretching! Quello è un movimento isometrico...”
Con queste parole, gridatemi da venti metri, Fulvio Di Benedetto, il mio allenatore mi rimbrotta mentre credo di allungare ben benino i muscoli dei polpacci. Si avvicina e mi corregge la posizione facendomi cambiare la parte del corpo su cui fare forza per portare il polpaccio al giusto grado di allungamento. L'esercizio diventa di colpo fluido e mi sembra di vedere Anderson, l'inventore dello stretching, annuire come acconsentendo.
Questo piccolo episodio è avvenuto dopo due ore di allenamento. Dopo aver sofferto “sotto le grinfie” di Pino Coccia che ha la capacità di dare a muscoli e tendini quel che può essere chiamato eufemisticamente risveglio, ma spesso coincide con sottili e necessari dolori che potenziano tutto il corpo.
Corsa non è solo gambe che si muovono mulinando. Corsa non è solo istinto primario. Per scoprire le nostre potenzialità atletiche serve qualcuno che si prenda la briga di seguirci.
“Rallenta.... Riposati adesso... Forte, adesso! ” I consigli arrivano in quantità e nell'arco di poche settimane i tempi in gara si abbassano, la forma sale, la pancia sparisce ed un diffuso senso di benessere aleggia e si posa su tutte le membra.
Davanti alla tentazione di fare da sé bisogna sempre mettere la priorità di allenarsi con criterio, controllati, rimessi in ordine da chi ha esperienza. Ho passato la scorsa estate a correre inutili lunghe distanze disordinatamente e lentamente senza migliorare e senza dimagrire.
Fulvio Di Benedetto
Poi volta dopo volta, seguendo le tabelle, preparatemi appositamente da Fulvio, le cose sono cambiate: la gioia di correre e la disciplina capace di farmi “mordere il freno” e oggi.... ogni gara è una scoperta, ogni sforzo premiato ed è divertente sentire le critiche perché imparare a correre si deve.
L'infortunio è sempre dietro l'angolo e il desiderio di onnipotenza ci fa sentire in diritto di esagerare... poi... infortuni, scarso rendimento in gara, fatica, stress.
Avere l'umiltà di farsi guidare, questo è il punto.
Con buoni allenatori, al gusto di correre si aggiunge il gusto di imparare e di confrontarsi con i veri limiti da abbattere, le vere fatiche da fare.
La scuola di podismo curata da Fulvio e Pino è anche scuola di vita, in un certo senso.
Allenarsi è allenarsi per vivere meglio.
Questo è il ruolo di un allenatore.... e beato chi ne ha uno (o meglio ancora due)!
Roberto Lombardi
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