I Quaderni di Antonino Condò di Patrizia De Castro, 20/07/2010
Antonino che ride alla vista di Pat in retrorunning alla gara di San Tarcisio 2008 (foto di Patrizia De Castro)
«Vecchio… diranno che sei vecchio, con tutta quella forza che non c'è!
Vecchio, quando è quasi finita, hai forse ancora un po' di vita? e l'anima la grida e tu lo sai che c'è!
Ma sei vecchio… e tutta la tua rabbia viene su… Vecchio si, con quello che hai da dire, ma vali quattro lire, dovresti già morire, tempo non ce n’è più, non te ne danno più…»
Sono solo le parole di una nota canzone… ma quanto pesano negli occhi di questo “Vecchio” che ho davanti e che non smette di ringraziarmi e baciarmi e abbracciarmi commosso…
“Vecchi” indifesi e soli nel loro avanzato quarto/quarto di vita.
“Vecchi” con ancora “troppe” cose da dire e da raccontare, “Vecchi” con ancora “troppi” sentimenti e “troppe” emozioni, “Vecchi” con ancora “troppa” vita.
“Vecchi” dignitosi nel velo lucido che copre i loro occhi, ma non piangono no! … e ti stringono forte forte come a volerti comunicare la tanta vita che è ancora dentro di loro.
“Vecchi” che accarezzano le loro spose e le baciano ancora sulle labbra anche se le spose non li riconoscono più. “Vecchi” prigionieri di corpi che non li fanno più correre… e correre per loro è gioia, è amore, è vita.
Il “Vecchio” in questione è Antonino Condò… quanti nuovi iscritti alla nostra magnifica squadra non se lo sono potuti “godere” in gara… mi dispiace ragazzi… vi siete persi molto!
Antonino è il più “Vecchio” dei nostri atleti… “corre” verso gli 86 anni… ma un problema all’anca non lo fa più correre da oltre un anno… e lui ancora ci spera di poter tornare a correre con noi un giorno… e continua a scrivere le sue poesie con cui allietava i nostri ristori a fine gara…
Nel mio biennio di stop podistico io l’onore di correre con lui l’ho avuto… ed è uno dei miei ricordi podistici più belli. Maratonina di San Tarcisio 2008… ero già la vostra “amata” rompiscatole fotografa ufficiale che vi costringe ogni volta al rito della foto di gruppo con chiappe a terra e braccia in alto, ingabbiando i vostri “bisogni” pre-gara dell’ultima ora e riuscendo a tenervi fermi per “troppi” minuti… ma quella domenica mi svegliai (ed arrivai) tardi …
Giusto il tempo di immortalare la partenza della gara e poi via alla ricerca della postazione migliore per farvi ancora più belli di quando il vostro sudore normalmente vi fa … ed arrivo sull’Appia, postazione magnifica… ma, mi giro e mi rendo conto che sono all’ottavo chilometro della vostra gara… mi sono allontanata di due chilometri…
Dopo la consueta “mitragliata” di foto in cui riesco ad immortalarvi mentre vi … grattate il naso, strabuzzate gli occhi, lanciate un po' di saliva a lato e ancora non mi odiate… ed ecco che lo vedo arrivare Antonino… testa bassa, passo regolare, neanche tanto lento visto che dà qualche metro al nostro marciatore… mi vede e si illumina in un sorrisone garbato dei suoi… gli faccio i miei consueti duecento scatti, mi lascio superare e poi…
…poi mi rendo conto che devo tornare indietro anch’io …
…ed allora ecco “l’idea”… chiudo bene la borsa fotografica, la metto a tracolla, impugno stretta con la mano destra la mia Nikon e … mi “esibisco” in un allenamento molto particolare… una serie di “ripetute” in cui corro al fianco di Antonino… gli dico qualche parola di incoraggiamento… poi accelero, mi volto e gli faccio qualche scatto fotografico correndo all’indietro… poi lo ri-affianco gli dico qualche altra parola e ri-accellero e ri-scatto…
Antonino ride divertito (per la verità non solo lui ma anche tutto lo staff della gara tra vigili e servizio d’ordine che si “gustano” questa scenetta!) e con tutta calma, in piena proprietà di fiato mi dice: «sono contento, mi fa molto piacere tutto ciò…» ed io con il fiatone (tipo ora stramazzo al suolo e non mi ri-alzo più) gli sbiascico un «zitto Antonì, risparmia il fiato e pensa a correre…» e lui ride… praticamente io stavo morendo e lui era fresco come una rosa…
Antonino ancora oggi al ricordo si mette a ridere! I due chilometri più belli della mia vita!
Spesso quando vi fotografo “miei” cari Orange, mi arriva alle orecchie una frase interrogativa: «ma a te poi le foto chi le fa?» …e quando nel mio obbiettivo c’è uno dei “miei” fotOrange… la frase diventa affermativa «quando correrai tu te le faccio io le foto!» …
Ecco ragazzi… io questa foto qui la avrei proprio voluta… Quanto avrei voluto che qualcuno immortalasse me in quel momento … mentre Antonino ride ed io corro su e giù in un finto e neanche tanto ben simulato atletismo… quanto avrei voluta averla questa foto…
Antonino Condò, classe 1925 (come dice sempre lui quando si presenta), podista!
Ha iniziato a correre, come molti, intorno ai 50 anni per far compagnia a una nipote… e da allora non ha più smesso fino all’anno scorso… 35 anni di corse … e sono tutti in bella mostra nelle tantissime coppe, targhe e medaglie che arredano il suo salotto… credo che Antonino abbia corso tutte le diecimila esistenti nei dintorni… solo le diecimila … perché per Antonino correre non è mai stata una “competizione” ma un modo di manifestare la propria gioia di vivere… e diecimila ha giudicato essere la distanza giusta per esprimerla!
Antonino Condò, poeta!
Ha iniziato a scrivere una quindicina di anni fa, quando la notte la tristezza ha iniziato a svegliarlo… per una amata sposa che iniziava a non star bene… per il peso degli anni … e delle cose che non può fare più che incominciava a farsi sentire…
Antonino Condò, uomo gentile e garbato, … sposo ancora innamorato che scrive decine e decine di poesie alla sua sposa… ai suoi amici del Circolo Anziani di Villanova di Guidonia… a noi, suoi compagni di squadra…
Sfoglio i suoi quaderni… i quaderni di poesie di Antonino Condò… scrittura incerta ma attenta, parole antiche, concetti semplici ma una intensa esplosione di vita!
Li ho tenuti con me diversi mesi… da quando, tempo fa, lo andai a trovare per il suo compleanno … un compleanno che in genere festeggiava con tutti noi Orange, con torta, spumante e consueta declamazione poetica, dopo aver corso la gara “Corri per la Befana” …perché il suo compleanno è il 7 gennaio!
Ma quest’anno non c’era… e allora sono andata a trovarlo… e lui ha preso uno dei suoi quaderni e mi ha regalato una sua ennesima poesia…
… poi mi ha chiesto: «quando morirò che fine faranno questi quaderni?»… non era proprio una domanda… o meglio, non lo chiedeva veramente a me, ma era come se lo dicesse a se stesso… ed io che non mi faccio mai i “fattacci miei” … li ho presi in prestito quei quaderni… e gli ho fatto una promessa…
In questa vita che corre (non solo podisticamente) poi il tempo per mantenerle le promesse è sempre poco… ma sapevo bene che un “Vecchio” una promessa non se la scorda mai… non chiede nulla, ma sa attendere fiducioso…
…ed oggi eccomi qui! … a mantenerla quella promessa…
“I quaderni di Antonino Condò. Raccolta di poesie selezionate da Pat”
Non è proprio un “libro” che andrà nelle migliori librerie… ma è una pubblicazione per noi Orange… perché le sue poesie rimangano nei nostri cuori anche quando lui non ci sarà più… e questo gli dà un sorriso di eternità!
Ed è un sorriso di commozione quello che vedo nei suoi occhi… che gli Orange (e non solo) si possano ricordare di Antonino Condò, classe 1925, podista fino al 2008… gli dà quel “tocco di eternità” … ed una commossa immensa felicità… poi…
… poi mi guarda e dice qualcosa che fa commuovere me… e mi zittisce in un lungo imbarazzato silenzio … (e come ben sapete non è facile zittirmi!) … e ci ho messo parecchi secondi per trovare la “battuta” giusta e tentare (inutilmente) di distrarlo…
Antonino mi dice: «Patri ho un altro piacere da chiederti!»
«Dimmi Antonino, se posso volentieri…»
«Mi piacerebbe tanto, quando morirò, che la squadra venisse ai funerali in divisa…»
« … … … … … … »
Ho ingoiato moooooolta saliva… e cercato disperatamente qualcosa da dirgli per lunghi attimi di silenzio… poi ho sorriso e gli ho detto:
«ma va! che la Race dell’anno prossimo ti vengo a prendere e la facciamo assieme!!!»
Ma lui non si è “distratto” … i “Vecchi” non si distraggono e non dimenticano…
«me lo devi promettere!»
Ho ingoiato ancora saliva e gli ho detto:
«Contaci!»
Ci saremo Antonino… ma prima voglio correre o camminare (non importa) ancora un po' di chilometri con te!
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Patrizia De Castro
Antonino e Pat nella fredda 'alba' della gara di Marcellina 2008 (foto di Angelo Dominici) |