L’allenamento ripaga prima o poi 3, 2, 1 ignition and liftoff! di Redazione Podistica, 22/07/2024
Alcuni Allievi della Scuola di Atletica Leggera È arrivata la fine della stagione, ed è il momento di tirare le somme di questo lungo anno.
Avevamo seguito le tabelle tutta l’estate scorsa e l’allenamento serio è cominciato dopo la bella esperienza del Trofeo Podistica Solidarietà del 17 settembre 2023.
Il nostro primo obiettivo era la 21K il 19 novembre e sarebbe stata la prima mezza maratona per entrambi.
Come sappiamo ci vogliono minimo 5 settimane per preparare la mezza per chi non ha mai fatto lunghi, e la nostra corsa più “lunga” fino a quel momento era l’Appia Run ad aprile 2023! Allenarsi insieme avrebbe reso questa preparazione più piacevole e un po’ meno faticosa.
E così è cominciato un viaggio impegnativo ma nello stesso tempo molto interessante e coinvolgente. Ed è qui che abbiamo cominciato a capire quanto fosse importante la preparazione fisica.
I giorni dove nelle tabelle non c’era la corsa ma gli esercizi con la corda, e quelli per gli addominali, le gambe e le braccia sono stati fondamentali.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana si cominciano a notare i cambiamenti, ci si sente più forti e più sicuri in sé stessi. A fine settembre abbiamo cominciato a fare i primi “lunghi” sul lungotevere. Ed ogni lungo era letteralmente un viaggio.
Sicuramente a chi ha fatto una o più maratone oppure ultra maratone verrebbe qui spontaneamente un sorriso però per noi, non esperti, ogni corsa era una sfida, una prova ma anche un divertimento ed una soddisfazione.
Elena: “Era importante essere costanti e seguire i consigli degli allenatori. Ricordo benissimo ogni arrivo sull’isola Tiberina, dove lasciavamo le bici, poi subito 1km di riscaldamento e andature per un minimo di 5-10 minuti, lo stretching attivo, allunghi sotto il ponte Sublicio, e dopo? Dopo ti fermi sulla ciclabile e sai che per 1 ora e passa devi affrontare te stesso. Ricordo ogni tratto del percorso, i suoni, odori e colori della Città Eterna che cambiavano una settimana dopo l’altra come cambiavamo noi.”
Fabio: “Quando abbiamo iniziato faceva ancora molto caldo, e ci eravamo segnati le fontanelle che avremmo incontrato lungo il percorso! Ogni lungo era uno o due km in più del precedente, ma io non pensavo mai a quanti km dovevamo correre, mi concentravo sul passo è su un km alla volta. Arrivavo sempre molto stanco, ma era una grande soddisfazione e restituiva tanta energia!”.
Alla fine è arrivato il giorno della prima mezza maratona.
Era una giornata piena di sole con aria molto fresca e secca. Non poteva andare meglio! Il bello è stato che il percorso si svolgeva proprio dove avevamo fatto gli allenamenti, e questo ci ha aiutato moltissimo a livello psicologico. Abbiamo superato la prova!
Elena: “Mi sono emozionata molto all’arrivo, c’erano compagni di squadra che sono arrivati prima di me e mi hanno aspettato a fare l’ultimo tratto del percorso insieme. È stato bellissimo”.
Fabio: “Sono partito con un buon passo. Correre in gara aiuta, l’atmosfera era fantastica e faceva sentire meno la fatica. Ricordo che ho trovato non so come le forze per aumentare il passo gli ultimi due km!”.
Dopo ci sono state varie gare da 10k, sempre bellissime. Non abbiamo mai smesso di seguire le tabelle e i consigli dei nostri allenatori, e con la costanza e la pazienza abbiamo cominciato ad apprezzare i miglioramenti. Ma la cosa più importante è che la decisione di fare la Roma-Ostia era stata presa. La preparazione è stata fatta molto seriamente, ma eravamo comunque più rilassati e sereni perché ormai sapevamo che sarebbe andata bene.
Il 3 marzo si è avvicinato velocemente - fatto l’ultimo lungo di 22 km sul lungotevere, nulla ci separava più dalla nostra sfida. E infine il giorno è arrivato. Tutte le strade portano a Roma tranne una - RomaOstia è una bellissima gara, quasi mistica, con questo rettilineo che sembra eterno e un flusso enorme di persone, ciascuno da solo ma tutti con lo stesso obiettivo. Alla fine siamo arrivati, eravamo stremati ma pieni di gioia quando abbiamo realizzato che i nostri tempi erano notevolmente migliorati rispetto alla 21K di novembre.
In conclusione, una stagione fantastica. Due gare con la joёlette, un'esperienza indimenticabile che porta la corsa e i runner ad un altro livello emotivo, insegna ancora di più lo spirito della squadra e la solidarietà. C’è stata la MDR dove abbiamo partecipato come volontari di percorso. Vedere i nostri compagni di squadra avvicinarsi al loro obiettivo principale della stagione dopo tanti sacrifici è stato molto speciale.
Correre con passione, migliorare le proprie prestazioni e ottenere buoni risultati porta tanta soddisfazione e tanta felicità, ma tutto questo non sarebbe mai stato possibile senza i nostri fantastici allenatori e i compagni che si allenano con noi allo stadio di Caracalla.
La scuola di atletica della Podistica è davvero speciale, abbiamo un super Presidente, che ha un cuore enorme e un’energia infinita e la trasferisce sempre a tutti.
Il Presidente ci dice sempre: “Testa, cuore e gambe e sacrificio, con niente non si ottiene niente” è così vero.
E come dice il nostro bravissimo Stefano Menichelli: “Non ci sono sorprese nelle gare, l’allenamento ripaga!”.
E soprattutto un gruppo molto unito, con cui condividere i momenti di gioia e anche quelli un po’ più difficili. Insomma, ci divertiamo! La Podistica Solidarietà è una bellissima squadra e siamo molto felici di farne parte.
Ci rivediamo a Settembre per iniziare un nuovo anno di insegnamento dell'atletica leggera e sopratutto per non farsi male correndo.
Scritto da Elena Morozova e Fabio Riccioni
i nostri coach Pino Coccia e Stefano Menochelli
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Redazione Podistica
Elena Morozova e Fabio Riccioni |