Il Mercatino della Solidarietà, che stiamo curando e cercando di strutturare al meglio insieme a voi, cresce: ce ne dà prova il riscontro che abbiamo ad ogni appuntamento; appuntamenti che rispettiamo sempre in considerazione degli scopi che lo stesso mercatino si prefigge.
Nonostante il tempo non proprio favorevole, che non ci ha permesso di esporre tante cose che avevamo, domenica 22 marzo abbiamo fatto un buon raccolto, € 480,00; questa cifra, sommata a quanto raccolto finora viene destinata in particolare a:

- "Associazione Salvamamme e Salvabebè", un'associaione che opera da oltre quindici anni intervenendo nei momenti cruciali dell’abbandono e della solitudine delle mamme e delle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico: gli ultimi tempi della gravidanza, i giorni difficili dopo il parto, l’interminabile primo anno della maternità, quando un momento di calore al primo incontro diventa un’ancora di salvezza e il corredino che la mamma riceve il primo passo di un lungo cammino. Ma subito dopo il supporto si estende all’ambito sanitario, psicologico, legale, logistico, pedagogico, formativo: l’incontro diventa sovente consuetudine, mamme assistite si fanno volontarie dell’Associazione. Per ulteriori informazioni visita il sito di SALVAMMAMME;

- una famiglia monoreddito che ci è stata segnalata che sosterremo tramite l'acquisto di occhiali da vista e l'iscrizione al campo scuola del bimbo che frequenta la 5ª elementare;

- una coppia di disoccupati, che vivono di lavoretti occasionali, dopo aver perso entrambi il loro lavoro.

Il Mercatino della Solidarietà è particolarmente vicino a famiglie che hanno visto cambiare lo loro vita per sopraggiunte difficoltà economiche, riduzione o perdita di lavoro, separazioni, figli che hanno bisogno di crescere negli studi e nei loro interessi di vita e così.
Per tenere in moto la “Start up for Charity” abbiamo bisogno di tutti voi, in che modo? Attraverso un contributo consistente in oggetti, vestiti, suppellettili di vario genere di cui siamo sommersi: liberarsi del superfluo, di ciò che non occorre più, vuol dire eliminare una zavorra materiale spesso correlata alla sfera emotiva, all’ansia di colmare dei vuoti interiori, una zavorra che ci rende scontenti e soffoca la nostra creatività; insomma siamo pieni di cose che non servono e che abbiamo anche dimenticato di avere e non fa bene alla salute conservare, parola di tecnico zen!!!

Questi oggetti donati vengono rimessi in circolo dal Mercatino in cambio di offerte e la destinazione del ricavato è interamente devoluto in beneficenza;

Vi aspettiamo la 4ª domenica di ogni mese al Mercato di Piazza Giuseppe Verdi; abbiamo bisogno di volontari veri che ci possano affiancare e dare una mano; domenica scorsa eravamo sul punto di saltare l'appuntamento, eravamo in due, io ed Eleonora, poi è arrivato il carissimo Roberto Rocchi che ci ha ridato energia!

Grazie Roberto e grazie a tutti coloro che ci sostengono!

Anna Maria Ciani