Caro Presidente, cari amici orange

sono Miriam, e per ringraziare lei e tutta l’Associazione, voglio riepilogare la storia che già sa, che ha segnato profondamente la mia famiglia, ma che oggi, grazie al suo sostegno e quello di tante persone straordinarie, ha trovato un epilogo pieno di speranza e gratitudine.

Forse ricorderà una foto: io, in attesa del mio turno per salire a bordo del nostro vecchio furgone attrezzato, e mio fratello Brian, poco distante, sotto le coperte, pronto per essere caricato.

Io e Brian conviviamo con la Sma (atrofia muscolare spinale) di tipo 1C, una malattia genetica rara e degenerativa che ci obbliga a trascorrere la maggior parte della giornata a letto, in ventilazione assistita, circondati da macchinari e cure mediche.

Per noi, quel furgone era molto più di un semplice mezzo di trasporto: rappresentava la nostra finestra sul mondo, un ponte tra la nostra quotidianità e quei piccoli momenti di libertà che ci permettevano di sentirci vivi.

Purtroppo, nell’agosto del 2024, il furgone ci è stato rubato. Averlo perso dopo 18 anni di utilizzo è stato devastante, sia dal punto di vista pratico che emotivo. La nostra vita si è fermata: niente più visite, piccoli spostamenti o semplici passeggiate.

La nostra famiglia, non potendo permettersi di acquistarne uno nuovo, si è ritrovata senza alternative.

Tuttavia, non ci siamo arresi. Grazie al consiglio di alcuni amici, a metà novembre abbiamo avviato, insieme all’Associazione "Podistica Solidarietà", una raccolta fondi chiamata "Un furgone per la vita".

Non volevamo esporci troppo mediaticamente per proteggere la nostra privacy e la nostra salute, quindi abbiamo scelto di diffondere la campagna principalmente tramite passaparola, WhatsApp e i social.

Nonostante queste limitazioni, l’onda di solidarietà che si è generata è stata straordinaria.

Oggi, a cinque mesi dal furto, il sogno si è avverato: un nuovo furgone è finalmente arrivato!

Non ci sono parole sufficienti per esprimere la nostra gratitudine.

Io, Brian e tutta la nostra famiglia desideriamo ringraziare di cuore il Presidente, l’Associazione "Podistica Solidarietà", tutti gli amici e conoscenti, e le tantissime persone che hanno contribuito con le loro donazioni e il loro affetto.

Grazie per averci regalato non solo un furgone, ma anche una nuova speranza, la possibilità di continuare a vivere la vita con dignità e un pizzico di normalità.

Per noi, questo furgone rappresenta un nuovo inizio. Speriamo di poterlo inaugurare con un piccolo viaggio, un “battesimo d’amore”, per realizzare qualche desiderio rimasto in sospeso e spezzare, anche solo per un momento, il peso della quotidianità.

Piccoli passi, uno alla volta, confidando che il futuro ci riservi altri momenti di condivisione e speranza.

Alla fine, ciò che più ci preme è condividere il nostro grazie con chiunque abbia reso possibile questo miracolo. La vostra solidarietà ci ha dimostrato che anche nei momenti più difficili non siamo soli.

Grazie di cuore, a nome mio, di Brian e di tutta la nostra famiglia.

Con affetto e gratitudine,
Miriam