Una bellissima EMOZIONE che si chiama DONAZIONE di Isabella Calidonna, 19/02/2017
Isabella in attesa della sua donazione Non esiste che io non risponda "presente" ad una richiesta d'aiuto. Specialmente se il mio piccolo contributo può salvare una vita.
Ieri è stata una giornata piena di emozioni, belle e brutte. Per fortuna quelle belle mi hanno aiutata a superare quelle brutte.
Alle 7 ero già fuori casa, aspettavo Fabrizio e in moto siamo arrivati al Gemelli. In moto. Alle 7. Nonostante mi fossi ben coperta il freddo mi stava letteralmente "tagliando" il viso. Ma ho resistito perché stavo andando a fare una cosa BELLA.
La città alle 7 è meravigliosa, sonnecchia ancora e io adoro guardarla. Inizialmente avevamo deciso di andare al Policlinico, ma la precisa richiesta del Gemelli ha fatto cambiare i programmi. Non poteva essere altrimenti.
Alle 7.45 eravamo fuori dal padiglione donatori. Scambio quattro chiacchiere con Fabri che quasi preannunciavano i risvolti brutti che sarebbero arrivati poche ore dopo, ma va bene così, si cresce.
Ore 8. Entriamo. Compiliamo tutte le scartoffie e un infermiere guardandomi mi chiede: "Signorina ma tu quanto pesi?". Penso che devo sembrare proprio minuta. Rispondo che sono 51/52 chili e che quindi posso donare.
Il mio problema alla fine non è il peso è il terrore dell'ago. Ma supero sempre quella paura.
Dopo tutti i controlli mi fanno sedere sulla poltrona e inizia quella bellissima emozione che si chiama DONAZIONE.
La mia prima volta è stata a luglio del 2016. Pensavo di aver assimilato la cosa ed essermi abituata. Ma alle emozioni non ci si abitua. Di nuovo mi sono commossa, stavo per piangere...
Lì seduta pensi che stai donando un pochino della tua forza a chi ne ha bisogno, a chi sta lottando per rimanerci aggrappato a questa vita che anche con mille tribolazioni va vissuta. È giusto che anche Cristiano arrivi fino in fondo al suo viaggio. Deve essere così.
Accanto a me avevo un caro amico (Fabrizio) che mi ha seguita per tutta la giornata, con i miei alti e bassi. Nella tristezza del dopo, mi ha regalato sorrisi e forza e a cui dico GRAZIE.
Dico grazie al Pres che mi permette, a sua insaputa, di capire fino in fondo il vero senso della vita attraverso questi piccoli ma grandi momenti di solidarietà. Grazie a Podistica, questa grande famiglia di cui faccio parte. Grazie alla mia ricchezza, gli Amici. Grazie a Fabrizio, che fa parte della mia ricchezza e ultimo, ma non ultimo grazie a Cristiano che mi ha dato la forza.
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Isabella Calidonna
La nostra orange Isabella ha risposto presente alla chiamata in soccorso di Cristiano |