Amici Orange e podisti solidali,

oggi invece dei consueti km di asfalto o sterrato, ho calcato gli spalti di quella moderna arena che si chiama Stadio Olimpico.

Ho accompagnato la mia collega di lavoro Barbara che sognava da tempo di poter assistere al mitico derby Roma/Lazio.

Vedere la sua gioia davanti a quello spettacolo epico è stata per me la più grande delle emozioni.

I cori (irripetibili), i fumogeni, le bandiere, le opposte tifoserie infiammarsi ad ogni inversione del gioco e ancora le risse, gli sgambetti i falli veri e fini (e dal vivo si vede benissimo chi finge e chi cerca lo scontro), ci hanno regalato (insieme al risultato) un pomeriggio indimenticabile.

Ho fotografato il gioco certo, ma anche e soprattutto le facce. Alterate dal tifo, dagli urli, dai troppi caffè, dall'abbigliamento tipico del tifoso, da quel rito collettivo che non smette mai di colpirmi nella sua potenza liberatoria, nel suo accomunare gente di ogni genere per 90 minuti dimentica di tutto davanti ai suoi idoli.

Mi ero portato da leggere........ ma sono stato travolto anch'io dal rito collettivo e allora... ho urlato con tutti gli altri.

La voce l'ho persa un pò, ma in cambio ho negli occhi la gioia di Barbara.

Marco