Rita … in un carteggio elettronico di Patrizia De Castro, 17/09/2010
Il disegno e il volto di Rita das Graças Jeronimo, la nostra bimba adottata con L'ACORP
Questo articolo lo scrivo io … ma in fondo è Tita che lo firma…
Tita, ovvero Cátia Luis, la mia fantastica traduttrice di portoghese/brasiliano che vive a Sintra, proprio vicino a Lisbona, e che rispose subito (ormai sei mesi fa) al mio annuncio/richiesta di traduzioni “solidali” …
…e che ora “perde” il suo poco tempo gratuitamente con me. Ho avuto anche il piacere personale di conoscerla in un suo passaggio a Roma in vacanza.
Tita ha solo 25 anni… ma ha una sensibilità ed una disponibilità equivalente alla mia che ne ho il doppio… persona di grande esperienza e maturità, sempre sorridente e positiva… fa la guida turistica e conosce e vive il suo territorio negli aspetti più inconsueti … perché lo ama profondamente e nel suo mestiere è questo che comunica prima di ogni informazione storica… l’amore per il suo Portogallo…
Ebbene, avevo chiuso il mio ultimo articolo “brasiliano” con:
“… ma ora è tempo di far partecipe Tita delle emozioni che stringo nelle mani e condividerle con lei … come solo lei sa fare…”
Questo articolo è fatto dal nostro “carteggio elettronico” (che non ho voluto “correggere” nei pochi errori linguistici…) che ritengo non abbia bisogno di aggiunte.
TITA
«Ciao Pat,
ho finito la lettera di Rita, e sinceramente, mi sembra che si tratti di un livello di povertà molto diverso e più triste di quello di Vanderleia o anche di Laura.
Qui stiamo parlando pure di una bimba che non sa scrivere, che non lo sa nemmeno chi è intorno a lei (la seconda lettera si capisce appena appena) e dietro c'è un padre o qualcun'altro che la fa chiedervi delle altre cose, giacché alla fine della lettera si lamentano proprio delle condizioni, quello che ho capito, chiedendovi di aiutare altri due ragazzi... ma la persona che ha ri-scritto la lettera non ha voluto trascrivere queste cose.
Insomma, eccola in allegato!
Un bacio, Tita»
PAT
«Grazie Tita...
Sai mi sto rendendo conto che i miei articoli sono davvero delle “favole” purtroppo!
Ho esaminato la scheda della ragazza Rumena di cui ti ho parlato... Ed è davvero drammatica!
Un bacio Pat»
TITA
«Anch'io mi sono resa conto di questo! Un conto è Vanderleia che riesce comunque ad essere una bimba felice, e che ha i genitori insieme a lei (la lettera che non ho ancora finito ci parla della sua festa di compleanno) altro è Rita con un livello di povertà estrema, senza nessuno che sappia scrivere bene, due o tre anni indietro a scuola, e che fa le richieste a casaccio, con qualcuno disperato dietro lei...
E poi bisogna vedere perche sono cosi poveri, a volta e per colpa di genitori sempre ubriachi o qualcosa del genere... Ho preso uno schiaffo senza mano (non so se c'è questa espressione anche da voi) con questa letterina mezza incomprensibile. Forse è ancora più importante scrivere un articolo su questo, per far capire alla gente che questo livello di povertà cosi distante e improbabile nelle nostre teste non è una favola, esiste davvero e in Brasile c'è tanta gente che muore di fame!
Un bacio (e non deprimerti con questo, dai!)
Tita
P.S. domani o poi ti mando la lettera di Vanderleia, che la nostra "papera" ci mette subito allegre!! ;)»
PAT
«Cara Tita,
nella storia della bimba Rumena ci sono anche abusi sessuali e suicidi... da far accapponare la pelle!
Ho già deciso di scrivere anche articoli diversi dalle mie “favolette”... La “scaletta” sarà la seguente: dopo il prossimo che ho già quasi scritto e che è nel tono degli altri, scriverò subito quello sulla bimba rumena e poi di seguito Rita ... Poi darò un po’ di respiro con Vanderleia e Laura...
Metterò il tuo contributo nei miei articoli... Ben vengano le tue emozioni!
Queste bruttissime storie mi hanno dato un’ottima motivazione per scrivere e far in modo che la gente sappia e si senta fortunata della vita che ha! Se anche tu vorrai scrivere qualcosa te lo pubblicherò volentieri!
Un bacio
Pat!»
PAT
«Ciao Tita,
Eccoti il link all’articolo sulla bimba rumena…. Questo è “tosto”... Ma ci voleva!
Un bacio
Pat»
TITA
« :)Ci voleva!
Questa frase "Sono gli adulti ad aver “bisogno” delle favole… i “bimbi” non sanno cosa sono… ma sanno ridere sempre e comunque." … mi è piaciuta molto.
Ma avevo già capito che tu sei la bimba che scrive le proprie favole, come tanti bimbi producono i loro giocatoli. »
Questa la traduzione della letterina di Rita con i commenti di Tita (tra parentesi):
Scuola: Comunale Manuel Lucio de Morais, São José do Goiabal
Comunità: do Património Requerente
Nome: Rita das Graça Fernandes
Classe: 3º (ritardo)
Per: Podistica e Solidarietà
Padre: Joaquim Geraldo Jerônimo
Madre: Maria das Graça Fernandes
COSA HO PROVATO CON LE COSE CHE HO GUADAGNATO?
Mi sono sentita molto felice perché non ho mai pensato che li avrei guadagnati e questo mi aiuta molto. Con questi soldi riesco ad acquistare delle piccole cose per me.
SE LA PROFESSORESSA PIACE A RITA:
La professoressa le piace molto, perché lei mi insegna quel che mi serve per avere un futuro migliore.
SE LEI PIACE ALLA PROFESSORESSA:
Lei piace molto alla professoressa perché lei è una bimba molto intelligente.
Ringrazio molto per tutto quel che ho guadagnato perché adesso riesco ad avere i miei soldi per acquistare delle cose.
(Impossibile da capire se la frase finisce, ma secondo me sì).
Immagina che abitiamo 12 persone insieme (qui credo che vi chieda qualcosa, ma non si capisce molto bene).
Vedi se c'è un modo per fare Julio Cesar e Fabiana andare alla stessa scuola. Julio Cesar studia nella scuola materna Padre Ermelinda e ha 4 anni. Fabiana ha 7 anni. Perché lei ha bisogno di acquistare delle cose e non abbiamo delle condizioni per farlo perché mio padre Joaquim non ha lavoro e questo è molto difficile.
Grazie, per favore, di tutto.
(È strano, quel che è scritto non riesce ad avere un senso, con le frasi che finiscono senza punti ne virgole, e a quanto pare, alla fine vi chiedono di aiutare anche questi altri due bambini.
La terza pagina sembra essere la stessa lettera, ma “tradotta” da un adulto, che ha tolto quella parte finale delle richieste!)
RITA, TI PIACE LA TUA PROFESSORESSA?
Si, perché ogni volta che ho un dubbio, vado alla lezione e imparo quel che mi serve. Lei è un' ottima professoressa.
RITA, TI PIACE LA SCUOLA DOVE STUDI?
Sì, perché ogni volta che vado a scuola imparo a leggere, perché ho dei compagni, mi sento felice quando studio.
COME TI SEI SENTITA, CON QUEL CHE HAI GUADAGNATO?
Mi sento molto felice, con tutto quel che ho guadagnato, che mi aiuta molto in quel che ho bisogno di acquistare.
Grazie mille dio mio.
Studiare è una cosa bella!»
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Patrizia De Castro
Cátia Luis detta Tita |