Il luminoso sorriso della giovanissima e bravissima Gisele Pogonza, campionessa sudamericana di taekwon-do in Cile, irradia di brillantezza e gioiosità il Progetto Claypole Mais (Movimento per l’Autosviluppo Internazionale nella solidarietà ) in Argentina e tutti noi.

Gisele ha conquistato la Medaglia d’Oro in una delle discipline più antiche e nobili delle arti marziali coreane. Il Taekwon-do. Ovvero l’arte dei pugni e calci in volo, basati su principi di etica morale e norme spirituali attraverso le quali gli uomini possono convivere armoniosamente insieme.

La filosofia su cui si basava il fondatore di tale disciplina, il Generale Choi, era la forza morale e spirituale di ogni uomo si da renderlo il “guardiano della giustizia”, così che ognuno potesse essere “l’eterno maestro che, insegna con il corpo quando è giovane, con le parole quando è vecchio, con i principi morali quando è morto”.

La giovanissima Gisele ha incarnato, assorbito, interpretato e trasferito i più elevati e nobili principi di quest’arte, raggiungendo la vetta più alta e ambita della competizione.

Il suo strepitoso e meritatissimo risultato ha inondato di orgoglio e grandissima emozione non solo il mondo sportivo per le indubbie qualità tecniche e competitive dell’atleta ma, anche tutte le comunissime persone che sinceramente e solidariamente hanno provato gioia e felicità per le grandi doti umane mostrate da questa piccola, grande ragazzina a cui il progetto Mais Claypole in Argentina ha dato la possibilità di conquistare la Medaglia d’Oro in Cile.

Da parte mia un grazie al Presidente per avermi dato la possibilità di poter conoscere e racchiudere in un’unica pagina la preziosità del Progetto Mais Claypole e la Medaglia d’Oro di Gisele Pogonza.

Tiziana Colamonico