Il nostro amico orange dott. Marco Rossi De Gasperis ci scrive una semplice lettera per descriverci una realtà lontana che a molti può sfuggire e noi volentieri la pubblichiamo con la risposta.

Cari amici della Podistica Solidarietà,

anche quest’anno, ed è il settimo, il 12 ottobre partirò per raggiungere la città di Dodoma, la nuova capitale della Tanzania, dove si trova il “Villaggio della Speranza” e rimarrò lì fino al 31 Ottobre.

Due congregazioni religiose, le Suore Missionarie Adoratrici del Sangue di Gesù ed i Padri Missionari del Preziosissimo Sangue, hanno realizzato un complesso assistenziale per più di 150 bambini di età compresa da un mese a quindici anni orfani di genitori morti di AIDS e siero positivi per HIV.

Nella realtà africana i piccoli contagiati, il più delle volte, sono abbandonati in situazioni di denutrizione, lasciati in solitudine per paura che diventino fonte di contagio per gli altri parenti e così condannati per colpe non loro. In Suor Rosaria e Don Vincenzo hanno trovato e trovano sempre l’amore, la salute e la speranza di un futuro migliore; ma non basta perché il loro impegno non si è fermato solo ai loro bambini e si è aperto a tutte quelle persone che si rivolgono loro perché colpite da questa terribile malattia, basti pensare che in questo momento i loro ammalati sono più di 1500.

Il villaggio attraverso tante persone ha avuto la possibilità di costruire delle case famiglia, un piccolo dispensario con degenza per i bambini nei momenti di crisi, un centro maternità per partorienti sieropositive che seguono un programma della maternità protetta, un asilo ed una scuola elementare che oltre ad essere usata dai piccoli ospiti è frequentata anche da bambini sani e permette in questo modo di reintegrarli nella società.

Sono partecipe da più di sei anni, assieme ad altri colleghi dell’Ospedale del Bambino Gesù, all’impegno di rendere operativo un laboratorio per le analisi di chimica-clinica, microbiologia e virologia dedicato allo studio e al monitoraggio dell’HIV e ogni volta che vado laggiù a “timbrare il cartellino a sud dell’equatore” provo la grande angoscia di non saper fare altro che il mio mestiere perché tantissime sono le necessità.

L’iniziativa di contribuire alla crescita del villaggio fa onore sia perché ci si priva di qualche cosa per farne dono ad altri e sia perché si fa questo per bambini che non si sono mai visti di persona.

Sacrificarsi per qualcuno che conosciamo è sempre qualcosa di nobile, ma la solidarietà per chi non si conosce è ancora più meritevole; avranno sempre bisogno di aiuto e della nostra sensibilità, cercherò di essere il vostro ed il loro messaggero.
Grazie.

Dott. Marco Rossi de Gasperis

La nostra risposta

Caro Marco

È un'iniziativa la tua e quella dei tuoi colleghi che vi fa veramente onore, complimenti, sono poche le persone che riescono a dedicarsi anima e corpo e senza compenso ad altri e in una realtà particolare come quella dove ti stai per recare e con tutte le difficoltà che comporta e nasconde.

In considerazione del vostro grande impegno verso un popolo così bisognoso di aiuto, del tuo intervento diretto, della tua testimonianza e della stima e ammirazione che ripongo in persone come te e pensando di interpretare il pensiero del nostro gruppo mi permetto di fare una donazione di 400 euro a favore di quei poveri bambini, sicuro che saranno ben impiegati.

A presto leggerti e conoscere nuove notizie che insieme a quella che mi hai inviato metterò sul sito.

Un caro saluto e un abbraccio

gli amici della Podistica Solidarietà

(la Donazione è stata consegnata a Marco il 27 settembre 2009 in occasione della gara Corriamo per Peter Pan)