Il Natale di chi non ha più niente e nessuno con cui festeggiare di Alessandro Moscetta, 11/12/2024In questi giorni, la preparazione del Natale è già nelle nostre giornate. Le luminarie nelle strade, i negozi, le case, persino i luoghi di lavoro, tutto ci parla della gioia del momento in cui potremo ritrovarci nel calore dei luoghi a noi più familiari circondati dai nostri affetti più cari.
E magari anche la routine e gli impegni quotidiani sembrano per qualche istante più leggeri e forse anche per questo ci sentiamo più buoni e ben disposti verso gli altri e nella cura con cui sceglieremo i nostri doni, cercheremo di non dimenticare nessuno. Perché per chiunque fa parte del nostro quotidiano, anche solo per chi magari si conosce poco o si incontra più di rado, avremo un regalo o anche solo un augurio di trascorrere un momento felice insieme ai propri cari.
Ma c'è chi in questi giorni prepara un Natale a cui non pensiamo, che è il Natale di chi non ha più niente e nessuno con cui festeggiare. Il Natale dei più poveri, dei tanti che da questi giorni di lieta attesa, per la durezza delle loro giornate, non si aspettano più nulla, se non un giorno in cui sentirsi ancora più soli, fragili e dimenticati.
Chi prepara questo Natale, dal 1982, è Sant' Egidio, che a Roma come in oltre 70 paesi del mondo, organizza i pranzi di Natale con i più poveri.
Alla tavola di Sant' Egidio, apparecchiata solo grazie alla generosità di tante persone, c'è posto per tutti.
Senza dimora, bambini, anziani soli, chi fugge dalla guerra e dalla violenza. Tutti si ritrovano insieme, anche con chi come noi ha tutto, ma sceglie di dedicare il tempo del Natale proprio a loro.
Per questo, in questi giorni, ovunque è presente, e in particolare qui a Roma, Sant' Egidio raccoglie regali, perché chiunque ne riceva uno, organizzando raccolte in varie parti della città; raccoglie le richieste di molte persone generose che vogliono offrire il proprio aiuto, anche il giorno di Natale, cucinando il pranzo e servendo a tavola; cerca nuovi spazi e nuove risorse per allargare una tavola che è per tutti.
Ma in modo particolare prepara il Natale proprio stringendosi ancora di più vicino a chi è più povero, chi frequenta la mensa, chi dimora nelle accoglienze notturne e nelle case alloggio, gli anziani nelle convivenze, avendo cura di non dimenticare nessuno.
Tutti i luoghi in cui Sant' Egidio accoglie i poveri si rivestono dello spirito del Natale, decorati e resi ancora più belli e accoglienti grazie al lavoro di tanti volontari e spesso anche di chi è accolto. E soprattutto chi vive e frequenta questi luoghi, come chi riceve visite durante l' anno nelle strade, negli istituti, nei luoghi dove si vive soli e dimenticati sa che riceverà l'invito personale al Natale di Sant' Egidio.
E questo riempie anche le giornate più dure della speranza e dell'attesa di un
momento in cui chiunque si sente davvero parte di una famiglia che si raduna intorno alla stessa tavola in ogni parte della città e del mondo.
E ci servono tanti
Dolcetti natalizi (per fare sacchettini cioccolatini e torromcini)
Prodotti igiene personale
Grazie
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Alessandro Moscetta |