Quello che non riesco a dire a parole, lo scrivo. Scusate. di Redazione Podistica, 22/04/2014
Spirito orange... Mi hanno raccontato che c’è una Società Sportiva dove puoi vincere senza dover mai arrivare primo.
Mi hanno raccontato che c’è una Società Sportiva dove tutti sono importanti allo stesso modo.
Mi hanno raccontato che c’è una Società Sportiva che raccoglie tanti campioni, che non sono mai saliti sui gradini di un podio.
Mi hanno raccontato di due amici che hanno tirato su dal nulla una delle più belle realtà Sportive nell’ambiente delle Corse.
Mi hanno raccontato che accolgono tutti a braccia aperte, e ho avuto il piacere di toccarlo con mano.
Mi hanno raccontato che gestire una Società Sportiva è una cosa semplice e ti può far diventare ricco, ma io vedo solo persone che lo fanno per amore.
Mi hanno raccontato che se indossi una canotta arancione correndo per le strade di Roma (e non solo) quasi sicuramente sei della Podistica.
Mi hanno raccontato che sarebbe stato impossibile saldare due parole come Podistica e Solidarietà, eppure un gruppo di caparbi ci sono riusciti.
Mi hanno raccontato che per essere felici non deve essere necessariamente tutto perfetto intorno a noi, a volte basta solo avere l’intelligenza di guardare oltre le imperfezioni.
Mi hanno raccontato che il cuore è composto da due ventricoli, come l’amore è composto da due persone; e un solo ventricolo fatica a farcela quando resta solo.
Mi hanno raccontato che gli affetti e le amicizie possono aiutare un cuore triste a trovare, nel tempo, i giusti battiti per non dimenticare ma riprendere a battere, dolcemente.
Mi sono guardato allo specchio è ho riflettuto che se mi venisse a mancare a me una parte di ventricolo io,debole come sono, mi riprenderei difficilmente.
Mi sono guardato allo specchio e ho sperato che se mai dovesse accadere a me, distrutto dal dolore, forse vorrei accanto a me le persone a cui voglio bene e che mi vogliono bene.
Mi hanno raccontato che le parole non aiutano a sorridere, ma talvolta possono indurci a riflettere per pochi brevi istanti per rialzare un istante lo sguardo.
Vorrei abbracciare forte chi sta lottando con la tristezza e con il dolore, con grande rispetto, perché è guardando lui che ho imparato ad amare ancora di più chi mi vive accanto.
Vorrei abbracciare forte chi sta cercando la forza per esserci, perché io (e forse tanti altri come me) sono orgoglioso e sono onorato di averlo incontrato sulla mia strada.
Grazie.
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