Articolo tratto dal sito della UISP ROMA

“La solidarietà è un goal” sta per partire.

Anche la Podistica Solidarietà sarà presente.

Anche il sì della Podistica Solidarietà al nostro evento del 30 giugno non si è fatto attendere. La società già dal suo stesso nome, manifesta a pieno i suoi intenti e, pur dedicandosi all'atletica fin dalle sue origini, ha scelto in questa occasione di adoperarsi per mettere su una o più squadre di calcio, visto che porterà una quarantina di soci. Abbiamo chiesto a Maurizio Zacchi di raccontarci il perché:

"La Podistica Solidarietà nasce inseguendo un sogno, quello di unire la passione per lo sport, e in modo particolare per la corsa, con la possibilità di aiutare chi nella vita è stato meno fortunato di noi. Oggi questo sogno è diventato una realtà, quella di una società podistica composta dai 850 atleti che ogni weekend trasformano il loro sudore in iniziative solidali, sfruttando il meccanismo dei premi di società.

La partecipazione alle gare, sempre numerosa da parte degli atleti in canottiera orange, ci permette infatti di accumulare premi che vengono destinati totalmente a finanziare attività a sfondo sociale. Per lo stesso spirito la nostra squadra dimostra grande interesse e sensibilità per ogni iniziativa a carattere sportivo che abbia una finalità benefica o comunque sociale. Su questa caratterizzazione si basa la solida amicizia con la UISP, un'organizzazione che ha la finalità di estendere il concetto di sport a tutti i cittadini e anche a coloro che per varie ragioni non godono di pieni diritti di cittadinanza, situazioni in cui lo sport può giocare un ruolo fondamentale di integrazione sociale. In questo senso iniziative come Vivicittà e la sua edizione speciale nel carcere di Rebibbia diventano una sorta di "attrazione fatale" per i nostri atleti, sempre guidati dal presidente Pino Coccia.

E saremo presenti anche alla bellissima iniziativa, "La Solidarietà è un Goal" organizzata in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia. Un obiettivo che ha caratterizzato molte delle nostre iniziative fin dal giorno della prima scossa che ha sconvolto quelle terre, iniziative spesso realizzate con associazioni podistiche della zona, come la Podistica di Finale Emilia.

E così per una volta ci trasformeremo da podisti in calciatori e le nostre canotte orange "voleranno" su un campo verde, anziché su una strada asfaltata. Ma il risultato in fondo sarà lo stesso: regalare un sorriso a degli amici in difficoltà.

Noi, che corriamo per raggiungere traguardi importanti, stavolta correremo e suderemo per segnare un goal, quello della solidarietà".

(pubblicato il 29/06/2012)

Articolo originale: www.uisp.it/roma/index.php?contentid=412