Tanto divertimento e qualche imprevisto di Claudio Ubaldini, 15/06/2014
alcuni Orange in partenza Nella sua 26esima edizione in un orario non consueto, ovvero di tardo pomeriggio di sabato, si è svolta la classica di Pomezia "Sulle Orme di Enea".
Le previsioni meteo da giorni annunciavano piogge e venti a non finire, e invece siamo stati graziati! Il cielo non era limpidissimo e tirava un filo di vento, ma di sicuro non abbiamo corso sotto la pioggia come nelle precedenti edizioni.
Il pregara non è stato dei migliori: purtroppo il medico di gara ha avuto un problema e l'attesa del nuovo medico ha fatto ritardare la partenza di circa mezzora, con i conseguenti nervosismi degli atleti; fortuna che non è mancato il tradizionale passaggio degli aerei del 70° stormo, con tanto di scia tricolore che accompagna gli atleti lungo le prime centinaia di metri, a sciogliere un po' la tensione.
Poi finalmente siamo partiti!
Il primo chilometro e mezzo, in leggera discesa, rischia di farti andare più veloce del dovuto - ed infatti già al secondo chilometro il mio gps segnava un ritmo che non avrei mai potuto sostenere per tutta la gara; ma non ho rallentato più di tanto, sapevo che a breve avrei avuto modo di allungare i tempi sulle famigerate salite della Sughereta.
Ed infatti già poco dopo il 3° km inizia la prima salita impegnativa, la finisco con molta fatica facendomi superare da diversi atleti che comunque recupero in poche centinaia di metri, quando si entra nel College Selva dei Pini e per circa un chilometro si torna a correre su asfalto. Al rifornimento impiego molto più tempo del solito, è difficile bere con tutta la polvere che ho in bocca e nel naso, respirata nei chilometri precedenti: è anche questo il bello di queste gare!
Ritorniamo nel parco della Sughereta e affrontiamo una nuova variante del percorso, una bellissima salita a zigzag all'ombra di faggi e querce dove... inciampo e cado! Per la prima volta provo l'ebbrezza di abbracciare e baciare il suolo, fortunatamente si trattava di sterrato con erba e qualche foglia, la ferita più grossa alla fine è quella nell'orgoglio...
Tutti gli atleti che passano rallentano e sportivamente chiedono se serve aiuto, ma mi rialzo e subito riprendo, non sarà un po' di bruciore su mano e ginocchio a non farmi terminare la gara "di casa".
Non riesco più a tenere il passo di prima, probabilmente per il timore di inciampare di nuovo. Mi rilasso solo in un tratto dopo il 6°km, quando vengo avvolto da un fortissimo odore di menta selvatica, è bellissimo, sembra che mi ricarichi più di qualsiasi integratore! Si prosegue fino alla temutissima salita della Crocetta, ripida e misto tra sterrato e asfalto tenuto male, ci passano i trattori, e anche i più temerari del mio gruppo alla fine decidono di farne un pezzo al passo. In cima ci aspettano i volontari di Pomezia per offrirci il secondo ristoro, dopodichè ci aspetta un altro chilometro di saliscendi nella Sughereta ed infine si ritorna su asfalto, per gli ultimi 1.500 metri in salita.
Purtroppo ho gestito male la gara e l'ultimo tratto lo corro con tanta fatica, ma il tifo che aumenta man mano che ci avviciniamo al traguardo, oltre agli amici Orange già arrivati che tornano indietro e mi incitano, fanno si che alla fine, nonostante la caduta, riesca a chiudere la gara con un minuto e mezzo in meno rispetto all'anno scorso.
Bevo un goccio d'acqua (nota dolente: riferiscono che per gli arrivati dopo i 50' circa, l'acqua al ristoro era finita! Rimaneva solo la bottiglietta del pacco gara) e invece di andare a ritirare il pacco gara, torno subito vicino all'arrivo a vedere e tifare gli altri amici Orange e non.
Terminati gli arrivi degli Orange, anche il ritiro dei premi di categoria risulta un po' macchinoso e comunque non sul palco ma in disparte.
Le premiazioni degli assoluti e delle società tardano ad arrivare, così ci prendiamo tutto il tempo di smontare il gazebo e fare due chiacchiere tra gli Orange rimasti a dare una mano. Altra nota dolente dell'organizzazione, che avendo offerto il pasta party praticamente a tutta la piazza di Pomezia... ha lasciato senza cena tanti atleti, incluso il sottoscritto, che non si son sbrigati ad andare a mangiare.
Finalmente alle 22:00 la premiazione, che vede al quinto posto la Podistica Solidarietà e la Podistica Pomezia con lo stesso numero di atleti arrivati... ma avendo la Podistica Solidarietà ottenuto migliori piazzamenti, con 34 atleti il quinto posto è nostro!!!
Ritiriamo il premio, ci prendiamo un meritatissimo gelato insieme agli Orange rimasti, e poi di corsa a casa per tifare l'Italia!
Nonostante l'alto livello di difficoltà del percorso e la qualità di tutti i concorrenti, diversi Orange si son distinti, andando a premio:
Pierdomenico Stefano, primo degli Orange e 10° MM40
Nascimben Simone Pietro, 1° MM50
Di Re Alfredo, 8° MM45
Golvelli Giovanni, 6° MM60
Muzzi Alessandra, 7° MF50
Buonfiglio Rocco Michele, 6° MM65
Inoltre una nota assolutamente positiva: pur essendo questa gara di criterium, non era prevista una vera e propria task force, pertanto ognuno di noi ha dato una mano a montare e smontare il gazebo, a dare pettorali e controllare pagamenti, a vigilare sui nostri zaini, incluse mamme, fidanzate, mogli e figli; un grazie di cuore a tutti ed in particolare a Davide, Stefano e Matteo che si sono trattenuti fino a notte inoltrata, e soprattutto a Daniela che - nonostante le stampelle - è rimasta dall'inizio alla fine con noi!
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Claudio Ubaldini
dopo il ritiro del pacco gara Gara: Sulle Orme di Enea (14/06/2014) SCHEDA GARA |