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La medaglia dell’amore!!
di Gianluca Cocciarelli, 25/03/2009

Maurizio Bernardini, Romano Dessi e Gianfranco Novelli

Maurizio Bernardini, Romano Dessi e Gianfranco Novelli

Si può usare questo per esprimere la gara di domenica… la Maratona di Roma.

Attesa dall’anno scorso quando, non essendo assolutamente preparato per fare 42km, vidi in televisione la corsa, chiedendo addirittura al presidente di iscrivermi la sera post gara per quella di quest’anno.

La medaglia dell’amore perché nello stesso giorno mio figlio Giacomo ha avuto la sua seconda gara di nuoto; il dubbio fino al sabato sera se andare con lui o fare la maratona, poi la promessa sabato sera di scambiarci la medaglia (avrei finito la gara a qualsiasi costo pur di riportare a casa la medaglia e dargliela).

La medaglia dell’amore perché capisci quanto è importante l’amore, anche se sembra che si è lontani o si è stati lontani, in fondo l’amore c’è sempre, ed è quello che ci fa andare avanti.

La medaglia dell’amore per la corsa, in quanto anche avendo avuto problemi fisici, anche non essendomi allenato bene, anche non avendo fatto un lungo serio e discutendo con il nostro Gianfranco Novelli fino al giovedì sera per la sostituzione, ho provato a farla e ho voluto finirla a tutti i costi.

Poi, sveglia la domenica mattina, giornata bellissima, temperatura giusta… Giacomo va per la sua gara ed io verso il Colosseo … si arriva li con una marea di persone che già gironzolano intorno, molti stranieri, un sacco di sorrisi, molti orange. L’aria è fresca ma aiuta la concentrazione. Purtroppo arrivo sempre tardi per la foto col gruppo…. vabbè.

Si lascia la borsa e si entra in griglia…. bellissimo… un mare di persone che riescono a colorare via dei Fori Imperiali ed il Colosseo…. tante persone che vogliono partecipare alla maratona più bella del mondo, del resto può bastare un: “c’ero anch’io”. Davvero magnifico lo spettacolo che si presenta.

Partono gli handbike (come fanno ad avere quella forza di volontà??? Davvero complimenti), poi poco dopo conto alla rovescia e…..VIA.

Nella mia mente tanti pensieri sulla gara e non, qualche dubbio se riuscirò a finirla… ma ormai si parte. Piazza Venezia, Circo Massimo, via Ostiense, Piramide (che meraviglia Roma), San Paolo, viale Marconi (Marco D’Annibale che non ha potuta correrla che ci incita)…. al polso ho messo quasi per scaramanzia il braccialetto con i tempi a km per le 3h15’, per misurare i passaggi ai vari km.

Subito dopo ponte Marconi incontro Alberto Lauri, dice che deve fare pipi… si ferma difatti, e dopo un po' mi ripassa. Durante questa prima parte vedo sempre al fianco l’altro orange Giovanni Bretti (più o meno faremo un po' di elastico lungo tutta la gara).

Poi si passa nel cuore di Roma, Testaccio, lungotevere, Isola Tiberina (un piccolo ricordo di mio papà, al quale chiederò aiuto dopo il 24esimo)… mi stupisco poiché fino ad ora riesco a mantenere un’andatura sui 4’:25’’/km.. quindi, vedendo il braccialetto, più o meno un paio di minuti prima delle 3h15’. Per ora tutto ok, quindi si continua.

San Pietro, borgo, la gente ti incita, di incoraggia. Al 15esimo un amico mi accompagna per un pò…. si passa alla mezza è la stanchezza si fa presente… verso il braccialetto sempre un po' in anticipo… Al 24esimo sento tutti i dolori del mondo abbracciarmi e non lasciarmi… è qui che si fa dura… è qui chiedo aiuto al mio papà.

Poi le discese vicino la moschea che ci fanno un po’ respirare…. nel frattempo vedo un disabile con le stampelle che corre…. grande, grande, davvero grande. Nel frattempo ho perso il braccialetto, per cui dovrò fare ad occhio… passo al 28esimo a 2h05’, quindi ancora un po’ in vantaggio rispetto a 3h15’.

La cosa meravigliosa di questa maratona è vedere tutte queste persone che corrono, stanche ma felici, felici di correre e vedere Roma.
Lungotevere Flaminio, Alberto Pietromarchi che corre con me per qualche metro, ma non riesco a parlargli, siamo al trentesimo e sono proprio stanco; per errore fermo il cronometro dell’orologio (32esimo), devo farlo ripartire… vabbè inizierò a fare gli ultimi dieci km….
Lungo il percorso tantissimi orange che mi hanno incitato,….. ci conoscono in tutto il mondo,….. le fot di Pat e degli altri della Podistica….

Poi si ritorna nel centro di Roma, Piazza Navona, Torre Argentina, Antonella Malgrande che già mi aveva salutato prima (forse la stanchezza ma l’ho vista due/tre volte lungo il percorso) mi risaluta e dice: dai che ce l’hai nelle gambe”… mah, se lo dice lei…. ancora Marco D’Annibale, devo essere proprio stanco…

Si passa a via del Corso, la fatica incombe davvero… 35, 36 Piazza del Popolo (una miriade di gente che incita…), rallento il ritmo, ma voglio arrivare alla fine.. poi si va verso Piazza di Spagna e qui i sampietrini dissestati ti spezzano davvero le gambe, fanno davvero male, il respiro diventa affannoso, penso di fermarmi ma proprio non posso… Elena Onofri che mi saluta.. ma non riesco a fare un sorriso, testa bassa e avanti, e in questo modo nemmeno mi accorgo che passo davanti Fontana di Trevi.. un po’ di discesa che mi aiuta a respirare e poi di nuovo a Piazza Venezia (si è quasi alla fine).

Ecco il 40esimo.. sempre con la mia spugnetta (non quella di Firenze ma un’altra che ho preso qui) che anche qui mi ha accompagnato tutto il viaggio, provo a rinfrescarmi un po’… ma ecco la salita verso il circo massimo… rallento tantissimo, quasi cammino, penso di nuovo a fermarmi ma se lo faccio non arrivo più, per cui con grandissima fatica procedo… avanti, sotto l’arco dell’ultimo km… sono davvero stanco e mi aspetta l’ultima salita (sembra un’arrampicata).. li sento la voce del presidente, ma non riesco a vedere niente… si scollina ed ecco a vista il traguardo… procedo lentamente (gli ultimi 2km fatti alla media di 5’:27’’).. lo vedo.. ci devo arrivare.. vedo il cronometro che scorre 3h13’ e qualcosa… allora mi dico devo per forza arrivare prima che scatti a 3h:14’…. procedo, gli ultimi metri sono devastanti, passo sotto e ci riesco 3h13’59’’, ma con un real time di 3h:13’:49’’…. meglio della mia prima… ma appena dopo il traguardo le gambe si sono completamente fermate e sono caduto.

Intorno a me subito le persone dell’assistenza che chiamavano una barella per soccorrermi, io stramazzato al suolo che non capivo niente (avevo finito ogni energia)…. ma soddisfatto poiché con tutto quello successo nel mese prima della gara è stato davvero un successone. Rivedendo il filmato poi dell’arrivo sono proprio caduto come una pera cotta.

La gioia di arrivare è valsa per le ragioni espresse all’inizio di questo resoconto… una gara bellissima, sostegno orange ovunque…. tutti ci conoscono… vuol dire che facciamo qualcosa di buono.. difatti un grande ringraziamento a tutti in un giorno di festa e di gioia.. meraviglioso tutto anche se non sono riuscito a godermi la mia Roma in alcuni momenti per l’enorme fatica.

PS: anche Giacomo ha preso la sua medaglia

Saluti orange Gianluca Cocciarelli



Gianluca Cocciarelli

Gianluca Cocciarelli

Gara: Maratona di Roma (22/03/2009)

SCHEDA GARA



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