L’esordio nella triplice disciplina, come la chiamano gli addetti ai lavori, quest’anno non è andata nel migliore dei modi.

La scorsa stagione avevo partecipato ai Campionati Italiani di doppio olimpico (3 km nuoto, 80 km bici, 20 km corsa) al lago di Candia come tappa di avvicinamento all’Ironman di Nizza, quindi ho pensato di seguire la stessa strada, con in mente l’obiettivo dell’Ironman di Francoforte a luglio, prendendo parte anche al campionato 2008 sulla stessa distanza, che si svolgeva sempre in Piemonte al lago di Viverone, ma…

… giunto lì, insieme ad altri tre triathlon fellows di Perugia, c’è il diluvio universale, e, nonostante le attenzioni, durante le operazioni di ritiro pettorale etc. ci infradiciamo per bene …

… il letto della roulotte che abbiamo affittato in un campeggio lì vicino ha la peculiarità, una volta sdraiati, di consentire al sedere quasi di toccare per terra, e per limitare i danni sono costretto a dormire con la muta arrotolata sotto i lombi …

… la mattina della gara il tempo non ne vuole sapere di migliorare, per cui l’allestimento dell’attrezzatura di gara in zona cambio viene fatto sotto l’acqua …

… lo start del nuoto viene dato in anticipo, mentre sto ancora fuori dall’acqua (da quella del lago, ma non da quella delle nuvole) con gli occhialetti in mano, e una volta partito mi trovo davanti il muro degli ultimi, che sono un po’ lentini …

… la bici inizia bene, nella prima metà supero una marea di concorrenti, ma alla prima discesa con tornanti alcuni di questi li rivedrò passare mentre sto sdraiato per terra … perché per fare il solito co***ne in discesa (il "Savoldelli del triathlon" … 'mbecille!) vado lungo sul bagnato e mi faccio qualche metro a levigare l’asfalto …

… dopo un po’ riparto e piano piano inizio nuovamente a superare, quando circa al 60° km vengo raggiunto da un gruppone, cosa che non dovrebbe essere possibile perché in queste gare non si può stare in scia ad altri concorrenti, ma il primo giudice di gara si vede solo a due km dalla fine della frazione ciclistica, forse non si volevano bagnare …

… il botto per terra si fa sentire soprattutto nella corsa, dove procedo lento e storto, principalmente per una contrattura lombare che mi fa addormentare e formicolare la parte esterna della gamba e il piede destro, una sensazione bruttissima, visto che di solito siamo abituati a questi formicolii se stiamo fermi, non quando corriamo!

Che dire, per Francoforte speriamo bene!!