I Have A Dream di Micaela Testa, 30/05/2014
inaspettatamente appaiono tifosi per Micaela Da quando ne ho sentito bisbigliare, raccontare, testimoniare della 100km del Passatore è stata subito curiosità, empatia, decisione.
La voglia di realizzare una " possibile follia".
Il mettere la "x" a pochi giorni dall'apertura della sua ufficiale iscrizione.
Dal saper chiedere a Giuseppe Coccia alias " il Supremo", il Presidente della mia società podistica, come valido preparatore-motivatore determinato; grintoso; a volte severo ma ricco di esperienza su strada, che riuscisse a non farmi cedere MAI nella tentazione di rinunciare al mio obiettivo.
All'organizzazione e pianificazione a 2 teste di un lungo programma di allenamento chiamato POTENZIAMENTO e RECUPERO, concepito per trasformare le mie gambe non ad asparago in gambe forti per percorrere una distanza di 100km.
Nel fare un interessante lavoro psicologico; aumentando il proprio limite mentale per saper gestire dall' inizio alla fine la performance interpretata non solo come distanza materiale ma anche come un lungo viaggio introspettivo.
Questo è stato per me il Passatore.
Il giorno della gara, quando mi sono spillata il pettorale, mi sono sentita incredibilmente serena, sicura, decisa, cresciuta... VINCENTE!!! una bellissima nuova fortissima emozione positiva. Finalmente potevo sentire il mio corpo, provare con la mia "testa" tutto ciò che avevo sognato prima.
ed ho iniziato a godermi tutti i 100km:
- Nell'emozione tagliente e silenziosamente adrenalinica della partenza.
- Nella sua prima salita FIESOLE che salirà illudendoti di poter aumentare il passo, che non sarà fatto sia per il caldo che per la strategia di risparmiare energie a inizio gara.
- Dai "metri di gioia" che la mia famiglia adottiva run ha regalato incontrandomi a caricandomi di energia positiva.
- Nella sua seconda tanto temuta "granitica" salita la COLLA di CASAGLIA o " Passo della Colla" che passo dopo passo con una determinazione crescente e senza rassegnazione mi ha fatto giungere al secondo cancello.
- Dalle sue buie ed impervie discese illuminate da tante lucine colorate che identificano il passaggio di ogni atleta e dall'immensità di un cielo stellato che sembra avvolgerti e coinvolgerti in viaggi spirituali, quasi magici, dove il tempo sembra non scorrere mai.
- Da una ricercata e bramata ALBA nel lungo tratto di strada ormai pianeggiante costeggiato da una natura calma e rassicurante e calpestata da atleti ormai stanchi e trascinanti, che in fila indiana cercano di arrivare a destinazione.
- Dai 300 metri del Viale del Passatore che sembrano essere 3000, ma che per orgoglio e "tigna" agonistica si fanno correndo.
- Dalla medaglia messa al collo che pare quasi indicare e marchiare un segno che rimarrà per sempre dentro.
- Dagli Angeli custodi che hanno saputo pazientemente e instancabilmente fare da supporto in ogni dove e per ogni come.
- E da tutti VOI che siete stati sempre presenti e partecipi.
L'importante è lasciare una scia positiva e di pace dentro di noi.
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il meritatissimo attestato Gara: 100 Km del Passatore (24/05/2014) SCHEDA GARA |