Bella mattinata di sole domenica a Villa Borghese.

Mischiati fra gli stand gastronomici allestiti al galoppatoio c’erano gia’ i primissimi “orange” quando arrivo io.

Ritiro subito un simpatico ed originale pettorale che da l’idea dell’atmosfera “agreste” che si respirerà da li’ a breve. Dopodiché comincio a vagabondare per il piazzale, mentre nel frattempo arrivano gli altri atleti.

Man mano che si avvicina l’ora della partenza mi rendo conto che stavolta abbiamo la padronanza quasi totale in fatto di partecipanti tanto che la presenza di atleti “extra-podistica” si traduce in qualche piccola e sparuta unità.

In altre parole, come si dice dalle mie parti, stavolta “ce la suoniamo e ce la cantiamo”. Avevamo quasi deciso di correre tutti insieme ma alla fine, per non lasciare i premi, siamo tornati dell’idea di correre ognuno per sé, anche per dare un senso di competitività ad una gara tutta da inventare.

Nel frattempo continuo il mio giro fra gli stand, interrotto di tanto in tanto per qualche assaggino offerto dai simpatici commercianti fin quando non arriva l’ora della classica foto che ‘immortalerà’ tutti (belli e brutti!) della podistica.

Partenza alle ore 10 per un giro di 7 chilometri talmente“scarsi” ( praticamente come me) che mi hanno portato a battere il mio record personale su tale distanza.

Parto per ultimo e alla fine riesco a recuperare due o tre posizioni ma l’importante è di aver raggiunto il mio obiettivo personale, cioe’ quello di essere riuscito anche stavolta a recuperare terreno nei confronti del grande Pino Coccia (approfitto per salutarlo).

Entrambi siamo arrivati quando gli altri avevano già finito da un pezzo di asciugarsi il sudore e stavano girando per il piazzale.

Sto quasi per andare via (in questo periodo ho molto da fare…, si fa per dire) quando Pino mi convince a trattenermi. E fa bene, perché la mia parziale delusione per una gara organizzata un po’ alla acqua di rose si trasforma in soddisfazione quando organizzatori ci invitano ad assaggiare alcuni prodotti tipici in mostra negli stand.

In tutto questo io ci vedo molta umanita’, quella che forse non si trova in tante gare molto piu’ famose e bene organizzate.

Alla prossima edizione partecipero’ di sicuro. E voi?

Ciao a tutti. Attilio.