La gara di Mr. Bean di Alessio Gigli, 30/03/2008
Gjergo Orges e Alessandra Anselmi (foto di Tiziana Colamonico) Come ogni anno, anche oggi ho onorato la mia personale tradizione: quella di impersonare Mr. Bean comportandomi in modo goffo alla Vola Ciampino.
Due anni fa, al mio esordio in questa gara, mi ero organizzato alla perfezione andando a casa dei miei cognati già il giorno prima (essendo loro vicini a Ciampino) e infatti, la mattina della gara, ero arrivato prestissimo a ritirare il pettorale, ero poi tornato con tutta tranquillità a casa loro per fare colazione per poi arrivare in zona gara all'ultimo momento, e scoprire di aver dimenticato a casa il chip!
L'anno scorso, per "rifarmi", sono partito in prima fila, nanche fossi un "top runner", e ho sbagliato tutta la gara correndo troppo forte la prima metà e "scoppiando" sugli ultimi due km di salita...
Oggi, alla mia terza partecipazione, sono tornato nuovamente a casa dei miei cognati (dato che mi porta fortuna!) già da venerdì sera, per trascorrere un weekend insieme e già da sabato sera abbiamo organizzato alla perfezione la logistica della domenica mattina (ci muoviamo con quattro bambini al seguito, il più grande ha meno di 3 anni) ed effettivamente siamo stati bravissimi, siamo arrivati a Ciampino con un'ora di anticipo e io ero già cambiato e pronto per correre... dato che eravamo in anticipo sono anche salito a casa di un amico di Ciampino per fare un'ultima visitina al bagno prima di iniziare la gara... e poi via, saltellando mi avvio verso il centro... quando arrivo lì, però, noto che un fiume di podisti è già disposto sulla linea di partenza, e sembra che stiano proprio per partire, incontro Maggioli e Tronelli e mi dicono che forse è troppo tardi per prendere il pettorale... ma che succede, penso io, quanto ci sono stato in quel bagno???
Mi avvio di corsa, facendomi largo tra la folla, in direzione dei gazebo e incontro anche Gianfranco Novelli, che mi dice di sbrigarmi... altro che riscaldamento, inizio a correre a ritmo sostenuto e mi guardo intorno a destra e a sinistra in cerca del nostro gazebo, ma ovviamente sto dalla parte sbagliata della strada e non lo trovo subito, anzi, girando la testa mentre corro, non mi accorgo di uno scalino, metto un piede malamente, prendo una storta e vado a terra!
Mi siedo a terra imprecando e mi tasto la caviglia, per fortuna sembra che non sia nulla di grave, mi rialzo e vedo il gazebo, ma non c'è nessuno, il gazebo è chiuso, non mi viene in mente di entrare dentro e per un attimo penso che forse non è il caso di partecipare alla gara, e mi metto a camminare sconsolato. Poi decido all'improvviso di partecipare lo stesso e mi rimetto a correre verso la zona di partenza, riesco in qualche modo a infilarmi nel mucchio che sta partendo e vado, qualcuno mi suggerisce di recuperare il pettorale prima di giungere all'arrivo.
I primi km sono molto intasati e io non mi sono ancora ripreso dalla sensazione di goffaggine che mi si è appiccicata addosso, allora corricchio tanto per partecipare, mi dimentico anche di far partire il cronometro e lo accendo solo 200 metri dopo la partenza... poi, correndo, mi rilasso un po' e decido di godermela, tra l'altro, partendo dal fondo, ho anche la possibilità di incontrare quel 50% di persone che di solito mi stanno dietro (l'altro 50% che di solito "non vedo" ovviamente rimane a maggior ragione fuori dalla portata della mia visuale).
A metà gara prendo confidenza e decido di spingere un po', sembra che le gambe girino bene, il recupero post-maratona dovrebbe essere quasi completo... scambio un po' di parole con Pino, con le sorelle Cesarini, con Elisabetta Briguglio, con Gabriele Arata, che raggiungo al 9° km, gli faccio i miei complimenti per il suo gesto di altruismo durante il cross della Caffarella (togliendo un secchione che ostacolava il percorso) e ci scambio due parole, Gabriele mi dice una frase che mi rimane vicino al cuore "io con voi ho ritrovato me stesso", questo rafforza ancora di più l'idea di essere parte di una grande famiglia!
Superato il ponticello, parto a tutta velocità verso il traguardo, effettivamente questa gara è dura verso la fine, ma si presta per effettuare una gran volata all'arrivo, ai margini della curva ci sono tutti i "miei" che mi incitano, peccato che, all'improvviso mi fermo senza dare troppo nell'occhio e, invece di andare in volata verso il traguardo, vado a recuperare il pettorale! Entro nel gazebo, lo prendo, e mi immetto nuovamente sul percorso per gli ultimi 50 metri!
Beh, almeno un punto per la squadra l'abbiamo portato, l'anno prossimo mi organizzerò alla grande!
PS
Ma allora, come mai ero così in ritardo alla partenza? ...Porca miseria! L'ora legale!!!
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Alessio Gigli
Alessio Gigli (foto di Tiziana Colamonico) Gara: Vola Ciampino (30/03/2008) SCHEDA GARA |