Sulle tracce del passato... di Maurizio Zacchi, 18/06/2012
Il caldo torrido, il terreno polveroso, la fatica incipiente, il terreno sconnesso, una meta da raggiungere…le moderne truppe podistiche provano sulla loro pelle le sensazioni di tempi andati, le cui memorie sono impresse in questi luoghi, in queste “lastre” dove è ancora possibile osservare le tracce dei carri. Quanto sudore è stato speso su quelle pietre, quanti uomini le hanno calcate, uomini di tutti i tipi, di tutte le condizioni, ma soprattutto soldati, legionari che l’hanno traversata in ogni direzione, a iniziare dalle guerre del Sannio, quando fu chiaro ai Consoli romani, l’importanza di avere una strada che li portasse rapidamente nel cuore della Campania, e poi ancora da lì verso il profondo sud, verso il mare Adriatico, verso l’oriente, un’arteria, la “regina” delle arterie, che congiungeva Roma fino al porto di Brindisi.
Quante volte fu attraversata in una direzione o in un’altra e spesso il suo attraversamento era fonte di grande preoccupazione, che a volte sfociava nel terrore, perché annunciava una guerra, un pericolo imminente per la grande città costruita sul Tevere.
Pensare a quegli uomini, alle loro fatiche, alle loro gesta può essere una consolazione per chi oggi sfida se stesso e i propri tempi in una corsa podistica, per chi può avvantaggiarsi di scarpe e indumenti tecnici, per chi dopo pochi chilometri potrà fermarsi e trovare ad attenderlo un meritato ristoro. Pensare alle lunghe spedizioni, che in pochi giorni portavano i legionari romani a lambire le coste dell’adriatico, può dare sollievo in un momento di difficoltà e rendere più sopportabile la fatica. Quando si cerca con lo sguardo speranzoso la comparsa del cartello che segnala il chilometraggio, che annuncia la fine di questa immane sforzo, si può pensare a quante pietre miliari avranno dovuto osservare quegli stessi uomini prima di giungere alla loro meta, alla loro stazione di posta, al loro accampamento.
La Maratonina di S.Tarcisio ci permette di rivivere momenti che sono persi nelle nebbie nel tempo, ma che sono probabilmente inscritti nel nostro DNA e che riaffiorano mentre le nostre gambe cercano un appoggio sicuro sul “lastricato romano” o su quello che resta di esso. Momenti segnati dalla sofferenza prima e dalla gioia dopo, la sofferenza della battaglia, la gioia della vittoria.
Gli stessi momenti vissuti da questi moderni centurioni, con i loro volti sofferenti mentre tagliano il traguardo, e con i loro sorrisi successivi, mentre riflettono sulla loro piccola-grande impresa. E poi ci sono anche i momenti di gloria per i migliori di loro, quelli che hanno portato l’onore della vittoria alla loro comunità, che prova la sensazione di aver vinto con loro.
Tra gli eroi arancioni ci sono oggi:
Tamara Arias, 3a nella categoria AMF
Laura Cerami, 1a nella categoria MM35
Susanne Kubersky, 1a nella categoria MM45
Simonetta Salomone, 3a nella categoria MM45
Loretta Demofonti, 2a nella categoria MM45
Giorgio Bizzarri, 2° nella categoria AMM
Domenico Liberatore, 4° nella categoria AMM
Marco Taddei, 5° nella categoria MM45
Giovanni Golvelli, 4° nella categoria MM60
Tullio Crisafulli, 1° nella categoria MM70
Mauro Altobelli, 4° nella categoria MM70
E poi tutti quei moderni eroi hanno contribuito ancora una volta con il loro sudore a un grande successo collettivo, a un altro importante riconoscimento per la loro società, di cui vestono orgogliosi le divise. Hanno portato ancora un premio alla Podistica Solidarietà, il secondo questa volta, 100€ che andranno ad alimentare il circuito delle iniziative benefiche.
Un altro successo, un’altra gloria da consegnare ai posteri.
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Maurizio Zacchi Gara: Maratonina di San Tarcisio (17/06/2012) SCHEDA GARA |