Nemmeno la pioggia ferma un sogno di Romano Dessì, 05/04/2017
Il nostro Romano insieme all'orange Andrea Di Pino alla partenza della Maratona di Roma Cari amici solidali, come tutti gli anni ci siamo ritrovati ad affrontare un sogno, che per alcuni si è avverato, ma, per alcuni no. La Maratona di Roma, una gara tutta da vivere e tutta da morire ed è questo che la fa diventare affascinante, insieme allo spettacolo che ci presenta questa città meravigliosa.
Una folla di podisti che vogliono prendere per un giorno, possesso della città, in attesa della partenza si vedevano i podisti fare selfie per esorcizzare la paura che attanagliava le gambe. Il tempo non prometteva niente di buono, e infatti dopo pochi secondi dalla partenza della terza onda le prime gocce si abbattevano sulle nostre teste, per poi diventare pioggia battente. Cerco di non pensarci, perché il calore della gente ti aiuta a sopportare qualsiasi condizione atmosferica.
La mia gara è stata tranquilla senza sussulti, volevo o almeno cercavo di migliorare il tempo dello scorso anno, senza pensare che un anno è già passato. Con questa maratona sono arrivato a quota 101, ho superato la soglia della paura di non farcela, e poi quale paura devi avere, quella di non farcela? Se le cose non vanno bene ti ritiri e torni a casa. Come dicevo la mia gara è stata tranquilla, forse un pochino monotona, ma, sempre fatta con il cuore solidale. Durante il percorso pensavo a tutte le gare fatte con la nostra Podistica, e con questo ringrazio il Presidente Pino Coccia e tutto il CD per avermi supportato e sopportato.
Sto vicinissimo alle mie 1000 gare fatte con tutti voi, che mi sostenete sempre e per questo ringrazio anche voi. I km passavano veloci, ti ritrovavi in luoghi silenziosi per poi svoltato un angolo venivi bombardato da altoparlanti mandati al massimo, ma, così è, quando tanto e quando nulla. Già verso i 10 km sorpassavi quelli che avevano osato un po di più alla partenza, ma non per questo degni di un applauso finale.
Roma in questo giorno è magica, ti regala tutto il suo splendore, il suo calore. Mentre cercavo di arrivare alla fine pensavo che fosse un sogno, vedere le strade prive di traffico, pensavo che per una volta l'anno quelle strade respiravano anche loro una boccata di aria buona. La gente sotto gli ombrelli ci incitava come se fossimo noi i vincitori della gara. Ma anche i ricordi di tante battaglie sportive riaffioravano nella mia mente, dalla prima Romaratona alla prima Maratona di Roma, credo che tutti sappiate che sono uno dei 35 Senatori di questa gara, non lo dico per vantarmi, non è da me, ma questo è un titolo che ti responsabilizza un poco, devi cercare di dare il buon esempio, sportivamente parlando.
Nel mentre i km passavano la Sinagoga, San Pietro, Piazza Mazzini, Lungo Tevere della Vittoria e Ponte Duca D'Aosta erano alle spalle, rimanevano solo gli ultimi 12 km i più brutti per chi non sa dosare le forze, per chi ha osato troppo gli si fa buio intorno ed è difficile uscirne fuori, invece per chi ha centellinato tutte le proprie energie gli ultimi 12 km sono una marcia trionfale. Nel mentre mi venivano in mente tutti quei podisti che hanno fatto la storia del podismo romano, non farò nomi, solo per quello ci vorrebbe un libro. Mi ritornavano in mente i loro volti sorridenti e le loro gesta, ma le immagini ad un certo momento svaniscono nel nulla, lo speaker sta urlando il tuo nome e ti risvegli da un sogno lungo 42, 195 m. Anche quest'anno la maratona è andata, e nemmeno la pioggia è riuscita a fermare il nostro sogno.
Un saluto solidale dal vostro marciatore Romano
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Romano Dessì
Il nostro 'senatore' Romano Dessì Gara: Maratona di Roma (TOP) (02/04/2017) SCHEDA GARA |