E’ una corsa immaginata e pregustata da tempo, me ne aveva parlato mio marito Marco ed io, fiorentina innamorata della mia città, mi aspettavo molto da una Roma da correre la notte!

Ad aumentare la magia di questa competizione così particolare la figura di Bikila i cui piedi scalzi sul selciato antico sono una leggenda da brividi per il popolo del podismo ….. così eccomi al ritrovo degli arancioni!

Come al solito non finirò mai di ringraziare chi si occupa del ritiro dei pettorali e dell'efficace organizzazione, non dev’essere facile gestire un numero tanto grande di iscrizioni; esaurito il rito dei saluti ed indossato il chip scopro di avere una fame da lupi, mi incammino verso il Colosseo alla ricerca di un locale aperto ed assaporo l'antipasto di questa notte!

Migliaia di runners sorridenti ed un poco stupiti della massiccia adesione, siamo davvero tantissimi per una gara di 11 km, e l’atmosfera è di allegra attesa, di chiacchiere corsaiole, di massaggi, stretching, allunghi, test della pianta del piede ………… il tutto accompagnato dalle melodie di Pavarotti e dall’odore delle creme!

Mezzanotte arriva veloce e quasi subito entriamo nell’imbuto della partenza, pressati e carichi come molle, VIA !!!!

Penso subito a togliermi dalla ressa, rimango concentrata sulla moltitudine di piedi che avanzano compatti ed in un baleno ci lasciamo la fantastica visione del Colosseo alle spalle per salire al Campidoglio (accidenti che rampe e quanta attenzione per scendere i tornanti!!).

Cerco di smettere di pensare alla fatica e mi concentro sullo scorrere delle luci ai lati della strada, ascolto il ritmo dei passi e del respiro; fa caldo!!!

All’improvviso vedo l’arto artificiale dell’atleta di Mogadiscio la cui storia mi aveva colpita (non ricordo il nome ma non è quello che è importante), passandolo gli grido ‘bravissimo’, lui ringrazia e sorride; accidenti quanta forza in quegli occhi incrociati in un attimo !

Torno a concentrarmi ed ingaggio un duello con una atleta con la quale più volte ‘giochiamo’ a passarci, ora lei ed ora io, nei tratti che ci sono più congeniali, nei momenti di maggiore o minore forza……. ! E’ così per tutta la gara; lei mi passa in salita ed io la riprendo in discesa (si sa che lì anche i cocomeri…..), mentre sale il rispetto reciproco.

Quando entriamo sull’Appia antica i brividi mi accapponano la pelle nonostante il caldo appiccicoso, qui è buio e soltanto le torcette ci indicano la strada, bellissimo!

Finalmente siamo alle Terme di Caracalla e poi al punto di ritrovo della Podistica; Novelli è sempre là e lo sento gridare ancora più forte del passaggio precedente (grazie Gianfranco), è il momento dello sprint finale, la mia avversaria è ancora lì ed allora ci guardiamo un solo secondo prima di mettere in cuore nelle gambe, il più veloce possibile!

Dopo l’arrivo il primo gesto è il nostro abbraccio, siamo entrambe felici per il tempo ottenuto e per lo sprone reciproco, alla prossima!!!

Ascolto lo speaker (bravissimo) che sta annunciando l’arrivo l’atleta con la protesi al quale hanno avuto la sensibilità di dare il pettorale N° 1 e lo vado a salutare; è cordialissimo e ci diamo appuntamento per il 2008, non parlo Inglese e non posso spiegargli che allora sarà mio marito a correre mentre io rimarrò a casa con i ragazzini; lui sorride e vederlo allarga davvero il cuore!

E’ tempo di riprendere la borsa che ho lasciato a Gianfranco ed è così gentile da trovarmi anche uno ‘strapppo’ fino alla macchina da parte di una coppia di atleti della Società!

Una bellissima competizione organizzata davvero con precisione; una notte che non si dimentica ma è meglio andare a nanna di corsa che domani c’è il lavoro ………..