Nessuno é mai veramente solo ... di Daniela Paciotti, 05/06/2012
"io lo so che non sono solo anche quando sono solo...."
Un week end di corsa, come spesso mi accade di vivere in estate, un po' per muovermi, un po' per sorridere con gli amici orange, un po' per mettermi in discussione senza litigare con me stessa...
Sabato a Lunghezza, nella Tenuta del Cavaliere, un percorso che anni fa aveva visto mio figlio correre i 400 metri con la sua scuola di atletica e io, non appassionata di corsa, ma solo di mio figlio,a fare foto.
Ho preso Cinzia a via Salaria abbastanza presto e in poco tempo siamo arrivate a Lunghezza passando oltre il castello reso famoso da rappresentazioni teatrali per bambini.
La tenuta del Cavaliere è un posto molto bello dove dietro un muro si può ritrovare un antico cortile con nicchie in cui cresce una piccola pianta di gelso nero dal sapore un po' stantio, o una immagine sacra nascosta, o finestre chiuse dove si scorge improvviso uno spostamento curioso e leggero di una tendina.
Nei prati un fresco odore di fieno tagliato, un mazzetto di rughetta da raccogliere, una cespuglio di "erbagatta", atleti in maglie multicolori che si riscaldano...ecco arrivare la nostra grande Paola con il suo meraviglioso Emanuele, Tiziana che sceglierà di fare foto e non correre, Valter, Giovanni provato da una esperienza dolorosa, l'immancabile Raffaele, Pit, Maurizio Ragozzino
..il PRESIDENTE!!!!
Come sempre scelgo di far scorrere gli atleti alla partenza, così, partendo tra gli ultimi cerco di mantenermi a distanza ragionevole di scia, così mi godo il percorso, la stradina sterrata dove mi piace inventare passi e appoggi divertenti che entusiasmano solo me, mi "bevo" il ristoro e gli incitamenti per gli ultimi, chiacchiero un po' con chi incontro sempre con il mio passetto da maratona come mi piacechiamarlo e, alla fine taglio il traguardo con il mio solito sprint finale, dopo di me c'è ancora qualche ritardatario, ma a me interessa solo essere arrivata ed essermi assaporata il percorso nella natura sola, ma non sola...
Spesso mi chiedo se è il mio amore per la corsa a portarmi a correre o quello per la natura, il mondo, i percorsi di vita e di strada, perché, sveglia alle cinque e mezza domenica ero di nuovo pronta per una nuova avventura verso il mare questa volta, con la mia amica Giuseppina, a Nettuno per dare il nostro contributo a quel grande "Spiragli di Luce" che è l'attività di Elisa Tempestini con i ragazzi disabili.
Quante persone quanti orange hanno via via riempito lo spiazzo davanti al Bosco del Foglino, l'entusiasmo di correre con uno scopo particolare, emozionale ed emozionante, contagiava gli intervenuti e la giornata di sole caldo ci riscaldava, forse molto più di quanto ci aspettassimo.
È bello arrivare in un posto e trovare amici orange, abbracciare tutti con affetto, scambiarsi consigli, immagini di gare, progetti e percorsi da fare insieme magari nei prossimi mesi..è bello essere, ancora una volta "podisti solidali" con un obbiettivo che non è solo tagliare il traguardo magari con un ottimo tempo!
Così, ancora una volta in gruppo, ad aspettare la partenza, a pochi metri (per poco) dal grande Giorgio Calcaterra, sola, ma mai sola, parto e lascio scorrere il grrosso, attraversare e superarmi e lasciarmi indietro, io a testa alta ma con gli occhi vigili a controllare il terreno, ogni piccola gobba o dislivello che può diventare pericoloso se non si è ben piantati sull'appoggio, un po' come sono io, forse, ben piantata, fisicamente, armoniosamente determinata.
Come sempre, vivo i miei primi 4 km un po' sofferti, poi mangio una caramellina, quindi in crescendo, prendo il mio ritmo, dal settimo pur nelle retrovie, con la progressione che mi contraddistingue, supero sei podisti ognuno ben distanziato dall'altro e tra i sorrisi e gli incitamenti di Marco e poi di Pit e Salvatore, taglio il mio personale traguardo, felice di essere arrivata, di aver contribuito con la mia prestazione ad una causa giusta che mi fa sorridere ai ragazzi di Spiragli che sono a dare una mano all'arrivo e penso che, in fondo, nella loro "sfortuna" hanno avuto la fortuna di incontrare una persona così "speciale" come Elisa, dal cuore e dalle emozioni grandi e dalla grande forza umana e sportiva!
NESSUNO È MAI SOLO VERAMENTE, ANCHE QUANDO PENSA DI ESSERLO, anche quando correndo non vede nessuno davanti o dietro di sé...
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Daniela Paciotti Gara: Trofeo Città di Nettuno (03/06/2012) SCHEDA GARA |