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Una lezione dalla Befana: mai partire attardati!!!
di Alessandro Todde, 09/01/2016

Alessandro 'Iron' Todde verso il traguardo della Corri con la Befana (foto di Gianfranco Bartolini)

Alessandro 'Iron' Todde verso il traguardo della Corri con la Befana (foto di Gianfranco Bartolini)

Dopo un lunghissimo 2015 caratterizzato da tempo stabile (durante le gare) questo 2016 sembra voler voltarci le spalle e al nostro arrivo al gazebo ci regala subito un bello scroscio di pioggia, la settimana del resto era stata caratterizzata da questo meteo instabile, quindi con un po’ di grigiume che ci cinge il petto attendiamo con fiducia che le nuvole passino avanti.
Poi per fortuna le nuvole che viaggiano veloci si portano via la pioggia e ci lasciano riscaldare in pace, oggi c'è tantissima gente e la strada sebbene sia larga è stracolma di runners.
Ci riscaldiamo parecchio e dopo circa 20 minuti ci dirigiamo alla partenza, dove una leggera pioggerella sembra voler rompere di nuovo l'armonia che si era creata, ma come prima in poco tempo scorre via.
Manca poco, siamo tutti ammassati dietro il nastro biancorosso e noto con dispiacere che come sempre c'è l'abitudine di occupare i primi posti (soprattutto da parte di chi superato il primo km viene risucchiato da tutto il gruppo) e la domanda sorge sempre spontanea: "Perché?", scuoto la testa e mi concentro, questa volta la partenza sarà problematica.

Si parte! Subito emerge la difficoltà di azzeccare gli appoggi ed evitare di essere spintonati dalle persone, questa volta però non voglio strappare i primi metri ed evito di fare il solito zig zag, divertente ma dispendioso, guardo sempre avanti e cerco di non farmi trovare impreparato da siepi, buche e pozze d'acqua.
Piano piano risaliamo la china e recuperiamo i compagni di squadra che erano partiti davanti a tutti (questa di oggi è stata una bella lezione, dalla prossima in poi mai più partire attardati, si rischia troppo e si perde troppo tempo in partenza) ci affianchiamo a Stefano Narsete e a Massimo Rodolico, solito gesto scaramantico (palpata di chiappa!) e via andiamo avanti.
Iniziamo a stabilizzare il passo, ma controllando di sfuggita il gps noto che ci sta qualcosa di strano, passo inchiodato sui 4'10"/Km, magari dovuto alla partenza ammucchiata penso, ma senza rifletterci sopra proseguo (più avanti mi renderò conto che accidentalmente si era stoppato non permettendomi di registrare quasi metà gara, corsa quindi a sensazione), alzo lo sguardo e vedo la figura statuaria di Ioan Mosneagu, anche per lui gesto scaramantico e incitamento!

Svolta a destra ed imbocchiamo il vialone largo, ottimo per cercare di trovare una posizione più tranquilla, mi giro e cerco Paolo Rossi, intravedo la sua sagoma, ma per sicurezza gli pongo sempre la stessa domanda: "Pa’ ci sei?" e prontamente la sua risposta arriva "Si ci sono!", dopo aver svoltato nuovamente a destra ci avviciniamo alle Capannelle, inizio a intravedere le sagome dei compagni di squadra.
Con il nostro ritmo oggi molto costante ci avviciniamo ed affianchiamo la TOP Annalaura Bravetti, la incitiamo e cerchiamo di fare da riferimento temporaneo per la sua corsa, infatti dopo poco la rivedo affiancarmi seppur per poco.
Ci affianchiamo a Gianluca Alba che oggi non sembra avere il suo solito passo under 39', nel dopo gara mi dirà che è un periodo un po’ così, dopo la maratona di Amsterdam (dove ha chiuso con uno strepitoso 2h59'56") le prestazioni non sono più le stesse e fatica molto, anche mentalmente a recuperare brio, spero che si riprenda molto presto, non vedo l'ora di battagliare di nuovo come abbiamo fatto alla corsa del S. Alberto Magno.

I km su asfalto scorrono e noi attendiamo con un certo timore l'ingresso nel parco degli acquedotti, poco prima raggiungiamo Marcello Riccobaldi che ci incita ad andare più forte, poi ecco dopo l'arco della ferrovia che si entra nel secondo tratto di gara: già i primi metri indicano la presenza di acqua e fango, man mano che passano i metri il fango si intensifica e si percorre sinuosamente su un piccolo sentiero dove superare gli avversari non è per nulla facile, Paolo Rossi sempre affianco a me, mi giro verso di lui e gli chiedo "Come vanno le gambe?" e lui prontamente mi risponde "Eh legnose oggi".
Questi ultimi chilometri dentro il parco sono una vera mini campestre, bisogna azzeccare ogni appoggio e decidere anzitempo il punto dove superare chi sta rallentando, le curve sono secche e gli strappetti mettono a dura prova la rotondità del passo che deve essere accorciato e subisce repentini cambi di ritmo (sono stato protagonista anche di un salto ad ostacoli, vista la presenza di erba non troppo gentile sul fondo del parco).

Manca poco, intravedo la fine del parco, mi attardo leggermente da Paolo che inizia la sua inesorabile progressione, poi all'uscita mi affianco a Salvatore Cairo, lo vedo rallentare vistosamente, cerco di prendergli la mano e trascinarlo con me fino al traguardo, purtroppo non sta benissimo (poco dopo mi dirà che ha sofferto molto causa mancata colazione, ma ha apprezzato tantissimo il gesto che ho fatto di volerlo aiutare) lo passo e inizio ad intravedere il traguardo, inizio la progressione, ma sento dietro di me i passi velocissimi di un concorrente, appena mi affianca a velocità doppia scorgo la sagoma di un'improbabile Spiderman che mi sta battendo ... Che cosa??? Battere me allo sprint? Ma neanche per sogno!!! Nemmeno il tempo di pensarlo effettuo una cambio passo spaccagambe (da 4'/Km a 3'/Km in meno di un secondo) e riesco a rintuzzare il suo attacco e a tagliare il traguardo (momenti mi incollo tutte le persone che appena arrivate si fermano per riprendere fiato) mi giro dietro e vado ad abbracciare Spiderman, ringraziandolo per avermi "svegliato".
Più avanti saluto la TOP Paola Patta, anche lei provatissima da questa gara, un abbraccio e via verso i ristoro finale, sotto un sole che finalmente irrompe in una mattinata che sembrava essere grigia.

Controlliamo le classifiche in tempo reale e ancora una volta sotto i 40' sia per me che per Paolo Rossi, rispettivamente lui 39'52" e io 39'58", non c'è miglior modo di iniziare l'anno, ma da qui in avanti bisognerà mettersi a testa bassa e lavorare sodo per raggiungere i nostri obiettivi.


Alessandro 'Iron' Todde nel tratto di gara all'interno del Parco degli Acquedotti

Alessandro 'Iron' Todde nel tratto di gara all'interno del Parco degli Acquedotti

Gara: Corri per la Befana (06/01/2016)

SCHEDA GARA



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