Ci siamo! Il giorno della staffetta è arrivato!

Mi avvio verso lo stadio delle Terme di Caracalla, dedicato al giornalista e cronista Nando Martellini. Lo scenario può vantare di una vista spettacolare, sulle magnifiche rovine dell'epoca romana. Quasi un simbolo dell'unione tra antichità e sport.

All'entrata l'impatto è quello di un giorno di festa. La musica arriva in ogni dove, in campo gli atleti hanno i volti stanchi e concentrati. I gazebo delle varie società quasi coprono il perimetro dello stadio, e sembrano simboleggiare un meraviglioso arcobaleno. Ovunque gli atleti fuori a chiamare e ad incoraggiare chi sta correndo la sua ora. L'emozione comincia a salire...

Certo è che ha un sapore tutto proprio questa gara. Oggi non si corre per se stessi. Si corre per, e con tutta la squadra. Il motto che caratterizza questa esperienza è quello tanto caro ad Alexandre Dumas, narrato attraverso le gesta dei suoi moschettieri:" Uno per tutti, tutti per uno"! .

Solo che la storia di oggi non si legge in un romanzo, ma la scrivono insieme, nella vita reale, tutti gli orange presenti.


Ne ho avuti di dubbi inizialmente, se partecipare o meno. Sentivo la responsabilità nei confronti della squadra. E insomma, diciamolo tutta, sono un po' lentina!
Ma il dubbio è stato dissipato in poche ore dalle parole confortanti ed incoraggianti degli amici "moschettieri" orange: "Certo che devi partecipare Germana. Dai tutto quello che hai... Corriamo insieme, ognuno fa ciò che può".

Non si resiste ad alcune tentazioni, soprattutto quando il gioco è quello di squadra. Si condivide ogni respiro, fatica, sudore, sacrificio... Un grande e bellissimo esempio di vita, nello sport!

Tra un pensiero ed un'altro ci siamo. Gli atleti in campo stringono forte il loro "testimone" tra le mani, ci avviamo nella griglia di partenza, tra cinque minuti il passaggio. Ora il cuore batte forte, quei pochi minuti d'attesa provocano un'odissea emotiva... Bang! Lo sparo mi riporta alla realtà, comincio a correre. Difficile descrivere quei 60 minuti. La parola che forse si avvicina di più è emozione... La fatica è tanta, mantenere il ritmo non è semplice. Ma lo diventa ad ogni passaggio davanti a quel gazebo dove la squadra è la, a chiamare e ad incoraggiare gli atleti orange in campo. Rubando la citazione al mondo calcistico, in quel momento la squadra è stata il dodicesimo uomo in campo. Quegli incoraggiamenti sono stati più efficaci di qualsiasi integratore, più forti di ogni momento di default, una marcia in più, che passava dal cuore ed arrivava alle gambe... Che energia! Ed anche che commozione!

Il tempo vola, siamo giunti al cinquantesimo minuto. Il punto in cui la stanchezza si fa sentire e cominci a pensare" ma chi me l'ha fatto fare"... ma è solo un attimo! Ringrazio l'orange Marco, o meglio Forrest, che seppur col dolore di un ginocchio fuori uso mi ha accompagnata con la sua energia fino alla fine. È fatta! Come x magia mi ritrovo il testimone tra le mani... Ed il cuore gonfio di emozione. Bang! È finita l'ora, ed è ancora tutto in gioco. Mi avvio al gazebo, pronta ad unirmi al coro d'incoraggiamento per chi ha appena cominciato il suo giro!

Ed i risultati di questa incredibile giornata alla fine premiano gli atleti orange.
Primo posto per la squadra femminile, secondo posto per la squadra maschile!
Bravissimi tutti!

Visto che sono iscritta da poco non ne avevo ancora avuto modo. Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli atleti della Podistica e Solidarietà conosciuti fin'ora. In primo luogo il Presidente, Pino, poi Chiara, Marco, Romano, Daniela, Marcella, Micaela, Andrea, e molti altri ancora per la calda accoglienza. E complimenti a tutto lo staff organizzativo per la precisa, puntuale ed attenta gestione degli atleti e del sito, bellissimo, della Podistica.

Se si pensa che tutto poggia sulla buona volontà di ognuno, un risultato incredibile!

Ed ora, pronti per la prossima avventura!

Grazie, e buona serata

Germana