Intitolare questo piccolo resoconto di una giornata di festa in un paese dell’Olanda, piccolo e curatissimo, tutta dedicata alla corsa.

Cose dell’altro mondo perché si vive in una cittadina di 80000 abitanti e non ci sono quasi automobili! Biciclette, tante , di tutti i tipi, con vere e proprie invenzioni per trasportare i bambini. Piste ciclabili dappertutto affiancano le strade.
Abbiamo fatto 40 km in bici con i semafori che ci davano la precedenza!

Cose dell’altro mondo perché la sera è un pullulare di locali dove si mangia e si beve, ma non c’è chiasso, non ci sono bottiglie o altro in terra. La sveglia del giorno di gara non è dei migliori perché dopo due giorni asciutti la mattina troviamo la pioggerellina. Ma niente ferma gli oltre 2000 bambini che devono percorrere un chilometro. Separati per anni di nascita, sotto un tifo incalzante, incuranti della pioggia si tuffano sul percorso in cerca della medaglia. A seguire la gara di 5km, un giro del paese, dove corrono veramente tutti e credo che le donne siano in maggioranza. Anche qui nulla di competitivo ma tanta voglia di esserci e di correre.

A mezzogiorno, in un orario in cui noi abitualmente già abbiamo messo le gambe sotto il tavolino parte la maratona: non tantissimi ma hanno un tifo indiavolato di parenti e amici. Mentre la maratona si avvia verso la periferia ecco la partenza della 10k; qui veramente tanta gente, un fiume, anche qui tantissime donne, anche qui alla fine nulla di competitivo, i tempi abituati a Roma, fanno sorridere. Organizzazione perfetta, qualche problema c’è stato solo al ritiro dei pettorali ma perché gli Organizzatori erano stati presi alla sprovvista dall’affluenza massiccia per questa gara che festeggiava i 750 anni della cittadina.

Iscrizione senza pacco gara e nessun premio per le categorie. All’arrivo soltanto una medaglia di partecipazione. Mentre io arrivo sono ai nastri di partenza i 21km: sono le 14 e sembrerebbe un orario a casaccio. Ma alla fine si rivelerà quanto mai azzeccato perché questa gara incrociava e si univa alla maratona (25k) dopo 5km, permettendo ai maratoneti di non stare mai da soli, ma anzi di essere aiutati dai pari ritmo della mezza. Che dire del percorso: non capita tutti i giorni di passare nella Caserma dei Pompieri tra autopompe e pompieri che applaudono; ma nella maratona i passaggi erano anche nel Giardino Zoologico, nella stazione ferroviaria, in un supermercato con tanto di scalinata.

Una gara fatta per la cittadina che nella cittadina si perdeva e faceva si che la gente potesse sempre incitare i runners. Chi non correva faceva del suo meglio sul percorso con musica, fischietti, tamburi, urla e tanti oggetti utili a fare… rumore.

Viaggio organizzato in maniera ottimale, nonostante problemi a una gamba che
l’hanno tenuto fermo parecchio, da Francesco Scarparo di Footworks: un capogruppo instancabile e un vero “boss” nella cittadina, non c’era problema irrisolvibile per lui, conosciuto da tutti per gli anni passati a lavorare e fare… altro! Oltre cinquanta i partecipanti: atleti appartenenti a varie società romane mentre per la podistica oltre a me erano presenti Francesco e Mirella Cicivelli.

Appuntamento all’anno prossimo!

Gianfranco Novelli