Qualcuno penserà ad un nuovo schema calcistico con un doppio portiere e 4 riserve, qualcun altro un conto sospeso o non meglio identificato … in realtà stiamo parlando dei numeri che oggi hanno coronato la Corribravetta.

Eh sì, perché il quarto posto di categoria di Carola Norcia, Domenico Liberatore e mio, Daniela Paciotti, in una gara non tanto facile, ma inaspettatamente bella ci ha reso felici, insieme al quarto posto di Società in questa corsa che fino a qualche giorno fa sembrava non avere runners!

Chi in questi ultimi tempi ha sentito la mia mancanza nelle gare da 10 km sicuramente apprezzerà o comunque comprenderà la mia voglia di “nuovi percorsi”!

In effetti, a ben guardare il mio runbook le gare non sono diminuite, semmai si sono spostate su competizioni un po’ più lunghe e un po’ più varie delle 10 km cittadine!
Per una runner un po’ tapasciona, sempre sorridente, quale io sono, non è fondamentale la velocità, ma esserci e divertirmi, magari alternando una corsetta con la mia grande passione: la marcia.

Oggi, però, devo dire che la scelta fatta da me e da altri 41 oranges (peccato non aver fatto 44) è stata onorata da una splendida giornata di sole e da un percorso verde e gioioso in gran parte all’interno di Villa Pamphili .

Siamo partiti dal Parco di via dei Capasso e dopo qualche centinaio di metri ci siamo immessi su via di Bravetta, poi l’Aurelia antica costeggiando le mura fino a rientrare dentro villa Pamphili in un percorso di verde in mezzo alle decine di persone che, complice sole e bella giornata, si sono riversate nella villa.

Trovo che correre nelle ville di Roma, lasciando le macchine lontane e fuori dal percorso, la domenica sia estremamente divertente: mi piace tanto vedere l’essere umano in tutte le sue manifestazioni ed esternazioni.

Chi faceva ginnastica nei percorsi attrezzati, chi prendeva il primo vero sole davanti al laghetto, chi perdeva la personale gara con il proprio cane.
Bambini nei passeggini o coppie di anziani teneramente per mano, ciclisti attenti e signori/e con i bastoncini del nordwalking, donne in crisi di coscienza per il kg presi in inverno e “acciaccati “pensionati in fase di remise in forme.

Alla mia velocità ho anche rivisto ex orange in allenamento sfrecciarmi accanto battendo un affettuoso CINQUE o incitarmi negli ultimi km su strada.
Una serpentina sullo sterrato, un passaggio in un boschetto inaspettato, un attimo di disorientamento per aver perso i punti di riferimento, ritrovati dopo poche centinaia di metri e poi via di nuovo in corsa fino all’arrivo rigorosamente in marcia!

Assistenza e controlli ineccepibili ... unico neo?
La mancanza della mia compagna di corse Giuseppina impegnata nella Granai Run.

Per il resto grazie ai Fabi (che non sono una Gens latina) e agli altri Oranges che pazientemente ci hanno consegnato i pettorali e pacchi gara e un abbraccio a tutti gli altri (compreso un papà, David Kevorkian che ha corso per Emanuele e Nat) e a tutti gli amici Arancioni che rivedo sempre con gioia.

Dai Papà Pino.. che anche noi, nel nostro piccolo numero, abbiamo contribuito!!!