Ciao e complimenti a tutti gli "Orange" che hanno partecipato alla Maratona di Roma, oserei dire una delle più belle.

Quest'anno ho partecipato da pacemaker o, per dirlo più correttamente, da assistente di gara, con spirito diverso e sensazioni differenti dalle solite che si provano quando si gareggia con e per se stessi per migliorare un proprio PB.

Il compito principale del pacemaker è quello di non gareggiare, ma concludere la maratona nel tempo prefissato portando al traguardo i runners che si sono prefissati, seguendoti, di concludere con quel tempo; importante è inoltre, aiutare a proseguire  chi preso dalla crisi, tenta di abbandonare; e anche, incoraggiare, consigliare, incitare  e rispondere a tutti quelli che ti chiedono informazioni sull'andatura, sui tempi e sui passaggi ai vari chilometri.

Ad assolvere questa "mission", non sono stato il solo, infatti nella 16^ edizione della Maratona di Roma, la "Podistica Solidarietà" è stata rappresentata da ben 5  pacemaker "Orange" che, per l'occasione, indossavano una canotta nera con dietro scritto PACEMAKER, ma io, per non "tradire" i colori sociali, ho comunque portato con me qualcosa di orange legando al polso destro il nostro foulard.

Sono stati, con me il veterano Rinaldo Ceccotti nella fascia delle 4h.45' con i palloncini rossi; con i palloncini bianchi la splendida Lisa Magnago in rigoroso gonnellino nero, Francesco Venditti nella fascia delle 4h.15 e per finire il veloce Giuseppe Tirelli per le 4 h. con i palloncini fucsia.

Per me è stata un'altra meravigliosa esperienza indimenticabile nello scenario della Città Eterna; inoltre voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno riconosciuti, fotografati, incitati a squarciagola e fatto il tifo, Presidente in testa.

Un grazie particolare a tutti i fotografi volontari della Podistica Solidarietà, strategicamente disposti lungo il percorso dall' insuperabile Pat.

Grazie a tutti!!!!

Forza Orange!