A New York per realizzare un sogno di Antonella Abbondanza, 10/11/2019
"Oh raga perché non andiamo tutti a NewYork?" Inizia così questo fantastico viaggio... mesi e mesi di preparazione perché mi sono sempre detta: non sia mai che faccio una Maratona impreparata... già carica di km inizio minuziosamente gli allenamenti quotidiani, tabelle e calcoli. L'obiettivo NY sotto le 3h30 è un po' ambizioso lo so però già da me.
La settimana della gara ci rechiamo a NY e tra il viaggio, il fuso, il cibo e la voglia di visitarla infrango ogni possibile regola pre-mararona.
Arriva finalmente la domenica, sveglia alle 3:30 perché chi mi conosce sa che vivo costantemente il "no dai arriviamo un po prima non si sa mai", io ovviamente mi sveglio ancora prima e alle 3 già sono in piedi, ci prepariamo e pullman-ferry boat-e ancora pullman ci troviamo al villaggio maratona.
L'attesa è lunga circa di 3 ore ma vola, mille dubbi, mille ansie ma con una certezza arrivare fino in fondo.
Sul ponte di Verrazzano l'inno americano, emozionante... un Dj ci carica eeee via si parte!! L'inizio leggermente in salita ma subito cerco di prendere il passo, i primi km scorrono molto velocemente mi devo tenere per non accelerare, il clima è fresco ma intorno la gente ti scalda il cuore, milioni di persone a bordo strada una gran festa, chi ti offre da bere chi da mangiare e poi i bambini tutti a darti il "cinque" in ognuno di loro ci vedo Lei e allora batto 5 evvai!!!
Il percorso collinare comincia a farsi sentire dopo i primi km iniziano i "bridge" spacca- gambe; intorno al 25° km il temuto Queensboro li inizia a tirarmi un polpaccio il dolore mi fa preoccupare e da qui iniziano i guai... dopo il ponte prendo un gel e... sbadabam un cazzotto al fegato tie ma non mollo fino al 30° e mi dico "sticazzi ao mancano 12 km ma che sarà mai...le Prata! "Non sta vota" (diceva Zio Segone).
La tensione sale il pubblico incita ed io? Io sto a schiatta perché la seconda parte è moooooolto più dura (come fanno i kenioti troppo bravi) impossibile accelerare impossibile tenere il passo... arriva piano piano il 35° inizia il conto alla rovescia ma unnarriva mai! Cerco di pensare dai stai coronando un sogno ma in mente mi viene solo "mortacci vostri e central park come arrivo gli do' foco"
Il tifo è assordante saliscendi a non finire arriva il 40° sto concentrata ma alzo gli occhi e vedo loro... la mia forza la mia carica...
Facendo una proiezione sto ampiamente sopra 3h30 ma non mollo no perché magari schiatto ma non MOLLO! Si perché è fatta, quasi fatta...
Allora spingo perché il sogno si sta per avverare e arrivo 26° miglio che detto così sembra poco ma sempre 42,195 sono!
Arrivo mi fermo e niente piango... piango di gioia, piango di dolore... piango per l l'obiettivo mancato e piango per l l'obiettivo raggiunto... piango per la grandissima emozione che mi ha regalato NewYork
Grazie di cuore a tutti.
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Antonella Abbondanza Gara: Maratona di New York (03/11/2019) SCHEDA GARA |