Una strada alternativa di Attilio Di Donato, 17/11/2008
Giorgio Meschini Dicono tutti che ho la testa fra le nuvole.
Questo lato del mio carattere mi procura un numero infinito di problemi ma in questo modo riesco almeno a dare le mie personalissime previsioni del tempo.
Sabato, quindi, sono riuscito a comunicare in anticipo ai miei amici Nicoletta (non la Cesarini), Alessandro (non Terribili) e Romano (non Dessì), comunque anche loro sono miei amici, di vestirsi in modo leggero poiché, guardandomi intorno, si preannunciava per l’indomani un tempo alquanto sereno.
Siam partiti così allegramente da Bassano, mi sono trasferito nella mia residenza invernale, la domenica mattina alla volta di Roma per partecipare alla “Corri al Tiburtino”.
In macchina, per ingannare l’attesa mi son messo a parlare con Romano del più e del meno, mentre Ale e Nicoletta confabulavano sul per e sul diviso. Siamo arrivati a Roma che avevamo tutti e quattro i calcoli renali.
Combinazione, proprio mentre arriviamo a S.Maria del Soccorso, mi telefona Pino dicendo che non viene perché ha l’influenza: annamo bene!
Al ritrovo per fortuna non trovo Attilio sotto il gazebo ma i bravi Giovanni Bretti, Marco Perrone Capano e Gianfranco Novelli.
Sapevo già che il pomeriggio sarei stato impegnato con il trasloco e quindi, mentre gli altri si riscaldavano, io non ho perso tempo: sono ritornato verso la macchina, ho preso una sedia che porto sempre nel bagagliaio e mi sono seduto a preparare questo resoconto.
Mauro D'Errigo protagonista al Tiburtino insieme a Giorgio Meschini e Roberto Naranzi
Pensa che ti ripensa, non mi sono accorto che nel frattempo avevano già dato il via alla gara: ho chiuso in fretta la sedia, l’ho risistemata in macchina e mi sono catapultato verso lo striscione che indicava la partenza.
E’ questo il motivo per cui il primo chilometro l’ho percorso a 6,10 minuti, ma poi ho cominciato a spingere e alla fine della gara mi sono ritrovato con la seguente successione di tempi:
1° km: 6.10; 2° km: 5min.; 3° Km:7min. 4° km: saltato (sono passato direttamente al quinto); 5° km: 5min; 6° km: 4 min. (ma non credevo alle mie gambe e allora mi sono fermato a bere un po’ d’acqua…); 7°, 8°, 9° e 10° km corso alla media di 4.20 esatti per dare la possibilità al mio orologio di non andare in tilt nel calcolo della media finale.
Alla fine della storia il tempo finale è stato un sensazionale 49.37 (secondo più, secondo meno).
Contento come una Pasqua, sono ritornato dai miei simpatici amici, ci siamo asciugati, cambiati e siamo ritornati a casa.
Dimenticavo di dire che, dato che all’andata abbiamo percorso la Cassia, al ritorno volevamo percorrere la stessa strada ma, troppo stanchi per la fatica, abbiamo ripercorso la stessa strada dell’andata.
Praticamente abbiamo fatto la Cassia avanti e indietro, due volte. Abbiamo percorso, in pratica la strada alternativa che ci avevamo prefisso di fare all’inizio, ossia la Cassia bis, non so se sono stato chiaro, il pres dice che non ci ha capito niente eppure è così chiaro!! mah.
Ciao a tutti. Attilio.
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Attilio Di Donato
Roberto Naranzi Gara: Corriamo al Tiburtino (16/11/2008) SCHEDA GARA |