Ad aprile 2019 mi trovavo a gareggiare nella mia prima 10k. Oddio 10 km, e chi li aveva mai fatti? Sì è vero mi alzavo la mattina alle 6.00, ma per una corsetta, di quelle che fanno partire bene la giornata. Senza contare i km, senza contare i minuti, stando attenta solo a non far tardi per cominciare con gli impegni del lavoro e dello studio.

Mi sembra passata un'eternità. Il garmin ha fatto la sua entrata in scena, ignara che sarebbe diventato per me un compagno di viaggio come per tutti quei runner che vedevo con la testa chinata all'inizio e alla fine delle gare. La prima 21k è arrivata. Anche stavolta ce l'ho fatta. Due settimane dopo: "Quasi quasi ne faccio un'altra". E questi 35 km li vogliamo mettere giù almeno una volta? Ci proviamo che la settimana prossima si va a Venezia. Mi sono iscritta ad una vera maratona ancor prima di fare i miei primi 21 km.

I giorni precedenti mi chiedevo se ce l'avrei fatta. Impaurita, ma eccitata. Ero lì allo start e quei 42.195 km erano ancora un sogno, ma non so come sapevo che ce l'avrei fatta. 3 ore e 53 minuti. Potevano essere anche meno, ma me li sono goduti fino all'ultimo, rispondendo agli incoraggiamenti, sorridendo e battendo i 5 ai bambini. Sono arrivata al traguardo e ho camminato per altri 10 km per Venezia, nessun crampo, non mi sentivo neanche troppo affaticata. Ancora adrenalica, oggi vi scrivo da finisher e ringrazio la podistica per avermi dato la possibilità di conoscere questo meraviglioso mondo.