Un cielo plumbeo e qualche goccia di pioggia ha accolto questa mattina gli oltre mille podisti che oggi si sono ritrovati al Collatino per dare vita alla 7a edizione della Corriamo al Collatino.

La corsa fa bene alla salute, ma in questo periodo possiamo senz’altro affermare che anche la corsa è uno sport in piena salute. Nonostante il momento di “depressione” generale che grava su questo paese, il running si conferma una disciplina in piena espansione. Il calendario si arricchisce in continuazione di nuove gare, anche di un certo spessore, e le gare che già da tempo fanno parte della tradizione podistica vedono lievitare il numero degli iscritti.

Non ha fatto eccezione la “Corriamo al Collatino”, che quest’anno ha appunto superato la simbolica quota di 1000 atleti giunti al traguardo di questa 10k, giunta alla 7° edizione; esattamente 1056 atleti, 254 in più della scorsa edizione.

L’assenza del Presidente Pino Coccia “si sente”, ma la Task Force si dimostra pienamente autonoma anche in gare molto partecipate come questa e tutto procede con serenità verso l’obiettivo.

Già l’obiettivo è sempre quello, il primo posto di società, in questo 2013 iniziato con “il botto” della Miguel. Oggi mancano gli squadroni dei Bancari Romani e di LBM, ma Cat Sport e Atletica Villa Pamphili si dimostrano molto agguerriti. Anche cromaticamente la sfida tra il blu di Cat Sport, il verde dell’Atletica Villa Pamphili e le mille sfumature di arancio della Podistica Solidarietà conferma l’incertezza dell’esito finale.

I sondaggi della vigilia ci danno al secondo posto, ma in questo periodo il fattore “influenza” può diventare decisivo. Tra noi c’è anche chi, come Tony Marino, sfida la febbre per portare il suo contributo alla causa.

Ma è l’ora di avviarsi alla partenza per dare il via alla gara: il responso sul premio di società arriverà alla fine dei 10 km.

Il percorso rinnovato anche a causa di alcuni “lavori stradali” si dimostrerà più veloce di quello delle precedenti edizioni, dando modo a molti podisti di realizzare il loro “personale”, e questo nonostante le tante curve che tendevano a spezzare il ritmo gara. Hanno giocato a favore del “best” anche i 200 metri in meno che tutti i GPS hanno registrato e l’ultimo chilometro che quest’anno è stato “livellato” grazie a una nuova variante.

Il successo di partecipazione ha premiato lo sforzo degli organizzatori che hanno decisamente vinto la loro battaglia “contro” l’irruenza degli automobilisti e mantenuto il percorso sufficientemente sgombro dalla presenza di automobili. Questa volta il serpentone dei runner è riuscito a conquistare un pezzo importante della periferia romana, liberandola dalla pressione del traffico automobilistico, almeno per i 90 minuti necessari a portare tutti gli atleti al traguardo.

Anche le condizioni meteo, nonostante le premesse negative, hanno giocato a favore degli oltre 1000 podisti che si sono cimentati al Collatino, con una temperatura ideale per correre, né troppo calda, né troppo fredda.

E alla fine il responso sarà quello sperato ma realisticamente non atteso, ossia il primo posto di società con con 102 atleti giunti al traguardo, appena 2 in più dei 100 dell’Atletica Villa Pamphili e 9 in più di Cat Sport.

Un’altra giornata da record e un primo posto contro la tradizione che in questa gara ci ha visto spesso sul podio, ma mai sul gradino più alto.

Fantastico anche il risultato individuale di Paola Patta, seconda assoluta nella classifica femminile. In campo maschile si registra l’eccellente 9° posto di Andrea Mancini.

Tra i premiati di categoria , in campo maschile segnaliamo Domenico Liberatore, Andrea Mancini, Roberto Costantini, Natale Bortoloni e Mauro Altobelli, splendido primo di categoria.

In campo femminile Michela Ciprietti, splendida prima di categoria, Carola Norcia, Tiziana Bunetti, Daniela Di Lorenzo e Antonella Falerno.

Per concludere c’è da registrare l’ottima organizzazione del post-gara da parte degli amici dell’Atletica Collatina, con un ristoro all’altezza della situazione e con una cerimonia di premiazione sobria ma efficace.