Pensieri da Roma a Ostia! di Cristiano Ceresatto, 03/03/2014
Maria Cristina Mastrangelo Apro il pacco gara della Roma-Ostia 2013ì4, e trovo un secondo pettorale, bianco, da riempire dei pensieri sul significato della corsa. Purtroppo, questa volta, di pensieri ne avevo anche troppi, tutti legati ad un tendine dolorante. Evito di riempire di parole quel foglietto bianco, non sarebbero pensieri positivi quelli che escono dalla mia testa!
Mi ritrovo al via quasi per magia – i miracoli sono altri – fino a due giorni fa sognavo le scarpette come fossero un lontano ricordo. Passano i chilometri, prima piano piano, occhio a non forzare la spinta, corri dritto, sento un dolorino che potrebbe di colpo trasformarsi in allarme rosso, poi passa, poi un altro fastidio, occhio agli scompensi. Intanto il camping è superato, e anche il quindicesimo chilometro, vero obiettivo di questo folle test contro la natura, la medicina e contro il mio fisico.. ora cosa si fa?
Giù, giù, sei chilometri ormai li possiamo fare.. inizio a riunire dei pensieri che starebbero bene in quel secondo pettorale bianco, inizia a sciogliersi la tensione di due settimane passate tra ansia, fisioterapia, medicine e la pazienza di mia moglie, ricettacolo di tutta l’energia mentale che le scarpe più non volevano sopportare.
Al 18° incontro Augusto, siamo partiti insieme, io ora sto incredibilmente correndo, lui è fermo a bordo strada in preda al dolore. Applausi Augusto, forza. In questa immagine si racchiudono la bellezza e il dramma di questo splendido sport: siamo degli orologi imperfetti, basta un ingranaggio fuori posto, e tutto rischia di fermarsi. Tra le gambe e l’asfalto ci sono solo due suole leggerissime, che nulla possono rispetto alla grandezza della natura.
Fatica, la benzina finisce, lo stop forzato si fa sentire, ma il lungomare è segno di vittoria (con il vecchio percorso mi sarei fermato sul ponte!). Pino mi da l’ultima spinta verso il traguardo, solo 24 ore prima avevamo abbandonato il mio pettorale, per recuperarne uno in extremis dal cilindro della pazzia.
Vorrei ora scrivere mille cose su quel foglietto bianco. Tendini, scarpe, energia, dolore, volare, sognare, tutte parole che entrano nella magia della corsa. Scelgo un altro pensiero, che mi tormenta da mesi: Maratona di Roma. Ma è meglio non scriverlo.
|
Cristiano Ceresatto
Cristiano Ceresatto Gara: Roma Ostia Half Marathon (02/03/2014) SCHEDA GARA |