Winter Trail dei Marsi - Collelongo di Ettore Golvelli, 22/01/2013
Ettore Golvelli insieme a Giovanni, Daniel, Massimo e Fabio Il circolo del podismo solidale si sposta per l'ennesima volta sulle montagne Dell'Abruzzo, una delle poche regioni dove è ancora incontaminato lo splendore della natura dei luoghi, dove il tempo, a volte, sembra essersi fermato per sempre.
Siamo nella fiera Marsica, terra di indomiti e bellicosi guerrieri ma anche di grandi filosofi (Benedetto Croce, Ignazio Silone), di combattivi ciclisti (Vito Taccone), di chiacchierati politici (Enrico Letta, Ottaviano del Turco) e, ahimè, di grandi terremoti (1915 - 30 mila morti).
Eh si, ragazzi, oggi si corre su montagne straordinarie. Ed è straordinario il panorama che si presenta quando io e mio fratello Giovanni, unitamente a Daniel e Massimo, usciamo dal casello di Avezzano e ci addentriamo nella piana del Fucino.
La pianura innevata è uno spettacolo mozzafiato ma la sottile nebbiolina che sale lentamente non ci permette di vedere le cime bianche delle grandi montagne che contornano la Piana del Fucino.
Superiamo Luco dei Marsi e solo dopo aver superato anche Trasacco si comincia a salire verso Valle Roveto, dove si svolgerà la gara. La valle ci appare in tutta la sua bellezza. Formata da grandi pianori erbosi dove in estate pascolano bovini e cavalli, essa è caratterizzata da crinali boscosi che culminano con vette poco marcate, crinali caratterizzati da notevoli fenomeni carsici di rara bellezza ( grotte, canyon, inghiottitoi).
La valle è stupenda ma il tempaccio di oggi non ci da il degno augurio per una bella giornata di sport in un luogo incontaminato dalla natura.
Pioggia, vento teso, terreno freddo impastato con acqua gelida sono tutte caratteristiche che ci preannunciano una gara trail difficilissima da affrontare.
Finalmente si parte ed io, come al solito, cerco di godermi il panorama. Siamo in tanti per una giornata simile (circa trecento) e tutti ben attrezzati per affrontare la parte iniziale iniziale del percorso, anche se leggermente in discesa, intrisa di acqua e fango ghiacciato; insomma una vera palude gelida.
Inizia la salita, lunghissima, che ci porterà fino in cima a circa 1300 metri di quota.
La salita iniziale e molto dura ed io per combattere lo stress della salita mi concentrò sul panorama, assai vario, a causa dei fittissimi boschi che contrastano coi crinali candidamente innevati.
Sta benedetta salita non finisce mai, e solo dopo circa un ora di salita difficilissima a causa della neve particolarmente scivolosa si arriva sul crinale dove alla fatica, al freddo ed alla noia della salita, si aggiunge un vento freddo, gelido, che taglia le.....orecchie.
Si prende un sentiero che scende con forte pendenza verso la valle sottostante in modo vertiginoso e particolarmente scivoloso. Dopo un poco, rasente la strada, si sente il rumore di un ruscello abbondante di acqua che precipita a valle. L'acqua è limpida e chiara e non potrebbe essere diversamente data l'abbondante nevicata ed il posto stesso, un sospetto mi passa per la testa, non dovremo mica attraversare il ruscello più a valle? Il solo pensiero di mettere i piedi in quel l'acqua gelida mi fa drizzare i capelli.
Ebbene si. Dopo un paio di tornanti in discesa il sentiero incrocia il poco invitante ruscello con l'obbligo di attraversamento!!!!!!
Attraversato il ruscello, dopo un altra discesa meno ripida, si arriva finalmente al paesello e le sofferenze di questa interminabile corsa finiscono.
Rimane la grandissima soddisfazione di essere stato presente in una bella giornata di sport ma soprattutto di averla passata con il mio fratello preferito e gli allegri amici della Podistica Solidarieta'.
Ettore Golvelli
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Ettore Golvelli Gara: Winter Trail dei Marsi (Crit. Trail) (20/01/2013) SCHEDA GARA |