Una maratona da consigliare di Fabio Bontempi, 27/11/2015
Dario Gabrielli e Fabio Bortoloni (foto di Gianfranco Bartolini) Non sono un amante delle maratone, ma dopo la mia prima, avvenuta nel 2014 al compimento dei miei 50 anni, mi sono ripromesso di correrne almeno una l’anno e poiché il 2015 stava per terminare ho curiosato fra il calendario e quale migliore occasione di correre la seconda edizione di Rieti, che avrebbe coinciso con la mia seconda maratona?
Ho condiviso il viaggio per Rieti con Dario Gabrielli e Fabio Bortoloni a cui ho chiesto preziosi consigli sia sul percorso, che loro già conoscevano, e su come impostare la gara dato che non avevo fatto una preparazione specifica ma soltanto qualche lungo.
Arriviamo a Rieti sotto una pioggia battente, 4 gradi e evento forte. Fabio ci tranquillizza dicendo che il meteo dava in miglioramento dalle 10 in poi, stentavamo a crederlo perché il cielo era veramente minaccioso, ma così è stato. Con altri pochi compagni orange attendiamo la partenza alle 9.45 ma inspiegabilmente è stata spostata alle 10.15, l’arco di partenza non c’era e quindi anche la linea era immaginaria e la folla dei trepidanti corridori si muoveva incontrollata. Improvvisamente si è sentito lo sparo e ognuno al suo passo, considerando che vi erano tre partenze per le tre competizioni (8 km, 20 km e maratona), siamo partiti.
Dopo i primi 8 km percorsi nella città, con le strade non chiuse al traffico e le immancabile scene di intolleranza degli automobilisti a cui noi podisti siamo abituati, si costeggia lo stadio dove all’interno sulla pista di atletica dovremmo percorrere i nostri ultimi passi prima del traguardo. Successivamente si attraversa un piccolo ponticello per immettersi su una bellissima ciclabile lungo il fiume Velino per poi deviare su tranquille strade che percorrono in lunghi rettilinei i campi della piana reatina. Ero partito con un doveroso rispetto per la distanza che avrei dovuto affrontare ma determinato a terminare la competizione.
Il percorso è stato veramente rilassante, il panorama splendido. Ovunque volgevi lo sguardo avevi montagne e boschi. Da una parte la catena dei monti reatini con il Terminillo e le altre creste tutte imbiancate dalla prima neve caduta, dall’altra i monti sabini. Inoltre essendo una gara poco partecipata e priva di persone che incitano i podisti lungo il percorso, si ha il tempo a disposizione prima di giungere all’arrivo per riordinare pensieri, idee e provare sensazioni che credo tutti noi avvertiamo durante le competizioni e allenamenti.
Per quanto riguarda l’organizzazione sicuramente può migliorare, ma devo dire invece che l’assistenza medica e i tantissimi ristori (al massimo ogni 5 km.) erano ineccepibile; un plauso ai volontari sempre pronti a regalarti un sorriso rimasti al freddo e al vento gelido per tutte quelle ore e soprattutto alle cuoche che ci hanno prelibato all’arrivo con una squisita pasta all’amatriciana.
In questa edizione la rappresentanza orange era veramente esigua, non c’era neanche una lady orange!!!! Ma nonostante tutto ci sono stati ottimi piazzamenti nelle classifiche di categoria: MM50 1° Colantoni Sergio, 9° Bontempi Fabio, MM 55 2° Fubelli Stefano, MM 65 2° Govelli Giovanni.
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Fabio Bontempi
In nostro Fabio all'arrivo della maratona (foto di Gianfranco Bartolini) Gara: Maratona Città di Rieti (22/11/2015) SCHEDA GARA |