In realtà non so nemmeno da dove iniziare o meglio come spiegarvi perchè un uomo dovrebbe cimentarsi in distanze oltre i 100 km. Le ultramaratone sono discipline poco note ma di sicuro non si possono certo affermare che non siano affascinant: sudore, fatica, passione, corsa, salti, rotolamenti, emozioni intense ...

È passato quasi un mese da quando mi hanno fatto questo scatto e tutt'ora non riesco a smettere di guardarlo! Ero al 130º km, mancavano pochi metri al traguardo, correvo da oltre 25 ore nei meravigliosi paesaggi umbri: sentieri, strade bianche (denominate senza nome dagli addetti ai lavori), mulattiere, carrarecce ecc ... hanno fatto da padrone alla gara, terreno il quale richiedeva un impegno enorme dal punto di vista fisico e una grande preparazione atletica pur essendo tecnicamente piuttosto veloce.

Lungo il percorso ho pensato più volte al ritiro a causa dei miei immancabili dolori muscolari, poi sono stato in grado di reagire, mi sono ricordato chi sono e cosa ho fatto per partecipare, allora mi sono messo passo dopo passo, chilometro dopo chilometro a correre verso quel dannatissimo arrivo! Quando si partecipa a gare così titaniche per dimensioni e difficoltà logistiche, gli infortuni sono sempre dietro l'angolo ad aspettarti, salite e lunghe discese serpeggianti e il tracciato impervio reso ancor più pericoloso dalla pioggia sono di poco aiuto all'assistenza medica. Ma ogni atleta che si scrive a Trail del genere dovrebbe cercare di rassegnarsi se qualcosa non va per il verso giusto.

Molti sono arrivati, altri si sono ritirati, ma i veri vincitori sono tutti quelli che sabato mattina alle 07:00 prendevano il via alla gara consapevoli di quello a cui andavano incontro. Ebbene sì, ho terminato un'altra mia sfida, la consapevolezza di dire  "ce l'ho fatta" e la soddisfazione di veder scritto il mio nome tra i Finisher di uno dei più entusiasmanti Ultra Trail Italiani.

"Certe volte per apprezzare in pieno un'avventura bisogna aspettare che sia finita e poi guardarsi indietro" ... e il Puma va!!!