Sono già le 22 quando con Alessandra Anselmi, Francesco Magini e Giovanni Marano siamo ancora bloccati nel traffico di Viale Castrense. Tra 15 minuti ci sarà la foto di gruppo ma noi abbiamo poche speranze di trovarci pronti al “cheese”, previsto come da programma del presidente, alle 22:15.

Con uno “stratagemma” di Giovanni riusciamo ad entrare nella zona ormai chiusa al traffico ma quando finalmente riusciamo a scendere dall’automobile sentiamo già la “ola” della Podistica sollevarsi verso il cielo: è segno che siamo molto in ritardo!
Bhè poco male, di foto di gruppo ne abbiamo a sufficienza da tapezzare un divano e quindi optiamo per dirigerci verso la zona di partenza facendo un minimo di riscaldamento quantomai superfluo vista la temperatura ed il grado di umidità dell’aria.

Finalmente si intravede qualche canotta “orange” che va su e giu per il viale e così facciamo anche noi in attesa che arrivi il resto del gruppo. Ma a pochi minuti dalla partenza vedo solo Maurizio Cervellini, Nick Pulcinella e Paolo Gianbartolomei. Mi chiedo dove sono tutti. Non sono riuscito a “fare salotto” nel pre-gara, a scambiare impressioni e ora mi sembra di essere venuto a gareggiare da solo.

Al via sentiamo qualche goccia di pioggia scendere a rinfrescare la pelle ma non gli animi. Ormai siamo pronti ad affrontare i 21 km in motturna. Il gruppo inizialmente serrato si dirada pian piano, e non vedendo davanti a me alcuna canotta arancione, con un poco di presunzione mi piace pensare che siano tutte dietro di me. Questa volta sono uno dei primi…. E per forza! A parte Nick che nonostante dice di essere “acciaccato” schizza via subito alla (sua) velocità di crociera di 4’10”/Km, dall’elenco ho visto che i campioni, quelli forti della podistica sono rimasti tutti a casa!

Dopo il primo Km mi attesto anch’io sulla mia velocità media di crociera di 4’ 30”/Km.
Km 2, Km 3 ed ecco la parte più bella ma più dura dell’Appia Antica: sconnessa e in salita. Si intravede anche il cartello del km 20 per cui sappiamo che dovremo passare da lì al ritorno. Poi discesa… relax per le gambe e lasciamo la città: ci inoltriamo nella parte più affascinante.

Non senza timore affrontiamo i tratti più bui dove il fondo stradale totalmente invisibile è delimitato dalle piccole fiammelle poste ai lati della carreggiata. Incontro e supero qualche canotta “orange”: allora qualcuno davanti c’era. Bene migliora la mia posizione.

Il percorso è un anello con saliscendi di pendenza in alcuni tratti dura ma l’atmosfera insolita della corsa al buio fa dimenticare le difficoltà portandoci (diciamo così) “velocemente” al Km 18 dove, visto che all’andata eravamo in discesa (già sapevo ma avevo accantonato il ricordo) c’è una bella salita a consumare le ultime energie. Il tratto finale, come al solito si fa in volata o almeno ci si prova. E anc’io ci provo a fianco del buon Francesco Cerami che mi anticipa di un secondo.

Finita anche questa. Sofferta ma bella, bella davvero. Niente a che vedere con l’edizione 0. Ho mantenuto le aspettative chiudendo in 1h 35’ anche se pensavo di andare peggio. Dopo il ristoro, tornando verso la linea d’arrivo ved arrivare gli altri: chi più chi meno stanco ma tutti soddisfatti. Arriva anche il mio compagno di viaggio e finalmente possiamo andare a cambiarci e … questa volta anche a lavarci con la famosa “doccetta” che Giovanni tira fuori dall’automobile. Che soddisfazione ragazzi! meglio di così … che dire ancora?

Tutto organizzato molto bene dal mio punto di vista. Ci sono tutti i presupposti perché sia ripetuta con successo il prossimo anno e speriamo che venga mantenuto lo stesso percorso.
Unico rammarico: siccome sono arrivato tardi non ho potuto socializzare! Ma veramente eravate tutti dietro?

Alla prossima

Marziale