Ancora con i ricordi vivi della
"Corri per la Befana" ci svegliamo in questa domenica uggiosa della prima decade di gennaio, appuntamento sotto casa 7:45 con
Paolo, ci bardiamo e in motorino andiamo alla volta di
Ponte Milvio (finalmente un luogo familiare, scenario di tantissimi allenamenti e soprattutto il principio dei nostri miglioramenti in tandem).
Al nostro arrivo troviamo come al solito lo staff già operativo nel distribuire i pettorali, tra loro il nostro coach
Forrest, il cui riconoscibilissimo
tono di voce si ode da qualche centinaia di metri di distanza.
Preso il pettorale e salutato tutti i nostri compagni di squadra, facciamo un giretto perlustrativo per capire come è stato allestito questo percorso multi-lap che sarà dedicato alla mezza maratona e alla 10 km.
Ci cambiamo e prima di iniziare il riscaldamento, sotto il perentorio richiamo del coach Forrest ci andiamo a disporre sul Ponte ed effettuare la foto di rito, in
uno dei più bei scenari che il Foro Italico ci può regalare.
Fatta la foto, ci avviamo verso la zona partenza vicino al Ponte Duca d'Aosta, dove attendiamo il momento del via.
Oggi, sfruttando il percorso a circuito, sono presenti tanti atleti del Triathlon, fra tutti l'inossidabile
Fabrizio grande atleta e sempre disponibile per allenamenti in bicicletta e sovente anche combinati bici/corsa.
Risolto un piccolo problemino al generatore del gonfiabile (momenti concitati che sembrano far ritardare la partenza, poi ecco il fotografo che mi immortala come se fossi stato io la causa del crollo del gonfiabile, della serie:
“quando passa IronTod tutto crolla!”, ci si dispone sulla linea della partenza (questa volta facendo tesoro di quanto accaduto alla Befana), ci piazziamo in prima linea accanto al nostro coach Marco che oggi si cimenterà nella 10 Km.
Prima di Partire ci viene a salutare il nostro mitico Presidente
Giuseppe Coccia, che mi dispensa consigli per la gara, anche se oggi sarà tutta da capire e studiare metro per metro!
Pronti partenza Via! Lasciamo scorrere tutti i concorrenti che partono spediti per i 10 Km e cerchiamo di trovare un'andatura consona a questa gara, la scelta era abbastanza ampia, ma avendo tutto il tempo di ragionare con Paolo, decidiamo che il modo migliore di affrontare questa prestazione, in vista dell'impegno che da qui a tre mesi ci condurrà a Piazza Venezia,
è quello di iniziare a capire il nuovo passo maratona, uno sconosciuto 4'15", quindi dopo il primo giro e il passaggio sotto il gonfiabile assestiamo la nostra cadenza su quell'andatura.
Scorre così il primo giro, nel secondo cerchiamo di capire la nostra condizione in base a passo, ritmo cardiaco e sensazioni, un mix che farebbe fumare la testa al nostro coach Forrest, ma che ci da i riferimenti importanti per calibrare questa gara/allenamento di ripresa (eggià, in fondo è da Fiumicino che non disputiamo una Mezza Maratona, quindi è importante capire come stiamo e cosa possiamo fare oggi).
Il percorso multilap rischia di essere un po' noiosetto, ma ci da la possibilità di controllare gli avversari e renderci conto ad ogni passaggio del rendimento odierno, il passaggio ai 10 Km lo effettuiamo in 42'08" a circa 4'13"/Km in leggero anticipo rispetto a quello previsto (42'30"), al secondo passaggio sotto l’arco di arrivo ecco che il nostro coach ci aspetta e ci grida come un forsennato
“Daje ragazzi bene così!” questa è una grande iniezione di fiducia a conferma del buon lavoro che stiamo svolgendo, adesso è il momento del secondo rifornimento, riesco a prendere al volo il bicchiere con i sali, un piccolo sorso ma fondamentale per mantenere l'idratazione corretta di gara.
Attraversando più volte Ponte Milvio abbiamo l’occasione di essere immortalati dai fotografi che quest’oggi stanno facendo un servizio fotografico molto serrato,
in questi momenti i nervi si distendono e per un attimo ci si dimentica della fatica che stiamo provando.
Fra l'11-esimo e il 12-esimo Km la nostra coppia abbraccia un'altro Orange:
Giuseppe Mauro Dell'Olio, che prima ci incita "Alè Podistica" e poi, dopo avermi chiesto che passo intendiamo mantenere per tutta la gara, decide di percorrere i restanti Km assieme.
In questo momento la presenza di un grande atleta capace di correre due maratone ravvicinate come Venezia e Firenze, nell'intorno delle 3 ore ci da il giusto sostegno sia a me che a Paolo, che dal 12° al 15° passa un piccolo momento di crisi.
Correre da soli è molto difficile, correre in due ci si aiuta a vicenda, ma in tre è tutta un'altra storia, soprattutto cerchiamo di seguire tutti i consigli di Giuseppe Mauro Dell’Olio.
Il passaggio ai 15 Km lo effettuiamo in 1h13'14" a 4'13"/Km, sempre in lieve anticipo sulla media che abbiamo ipotizzato, passato l'ultimo ristoro Paolo riesce a recuperare il momento di piccola crisi.
Adesso la gara è tutta in discesa, infatti mentalmente vedere che scorrono i cartelli del 17° e del 18° Km non fanno altro che darci manforte e avvicinarci sempre di più alla fine di questa gara.
Attraversato il Ponte del Risorgimento adesso tocca a me un piccolo momento di crisi che cerco di superare con concentrazione e determinazione, infatti già all'altezza del Ponte Duca d'Aosta le cose vanno meglio, oramai manca poco, due Km scarsi, il passaggio ai 20 Km lo effettuiamo in 1h24'31" a 4'13"/Km, oramai la visuale ci porta verso il traguardo, iniziamo ad intravedere il ponte, acceleriamo leggermente, inizia la discesa, sorpassiamo due giovani atleti orange sulla "variante" che immette sulla ciclabile ed infine arriviamo in parata sul traguardo,
con un tempo ufficiale di 1h30'04" a 4'15"/km.
Alla fine in questa gara ha prevalso il buon senso di mantenere un'andatura consona alla nostra condizione e abbiamo conosciuto un'altro atleta Orange da cui possiamo solo che imparare a migliorare.