Weekend in Miniera di Ettore Golvelli, 28/05/2014
un tratto del percorso dentro la miniera Fossanova, 25 aprile 2014
"Sulla sabbia e nella boscaglia corre il runner che il vento eguaglia, in un di' a primavera... benvenuto in miniera."
Con questi versetti del poeta G. Battisti, allegati al pacco gara, siamo stati accolti nel "Trail nella miniera" che si è tenuta nell'affascinante scenario dello stabilimento della Sibelco Italia di Priverno - Fossanova.
La corsa organizzata dalla Podistica Avis di Priverno aveva un duplice scopo: il primo è chiaramente quello sportivo, e cioè aggregare quanti più atleti di questo meraviglioso sport in un posto insolito ma spettacolare ed istruttivo. Il secondo è quello di promuovere la conoscenza dell'influenza che i minerali hanno nella nostra vita quotidiana, e ad accrescere la consapevolezza della perfetta integrazione che si può avere tra l'attività estrattiva e lo sviluppo sostenibile. Ma anche la grande curiosità ed interesse da parte di tutti nell'apprendere i vari processi di estrazione e lavorazione della sabbia silicea e soprattutto della sensibilità e attenzione che si ci riserva al recupero del territorio non più oggetto di estrazione.
Sarà. Ma io ho imparato nel tempo che l'industria mineraria di superficie generalmente lascia dietro di se aree devastate, definite tecnicamente "Banchi di Spogliazione", banchi che comportano dispersione di polveri nell'aria, dissesti idrogeologici come l'inquinamento delle falde acquifere, malattie polmonari dovute alla lavorazione. Insomma un attività che rischia di distruggere definitivamente quello che poco resta del nostro bellissimo ambiente italiano.
Ma veniamo alla corsa.
Il Trail si è tenuta presso la miniera (a cielo aperto) di sabbia silicea della stessa ditta Sibelco che ha organizzato la corsa di 10km, interamente effettuata su di un percorso sabbioso (30%) e sterrato (70%) situato all'interno della località tra largo S.Giovanni e Fossanova, in un boschetto adiacente alla cava che, come sospetto, farà la fine del 30%!!!
Dimenticavo di dirvi che siamo in località Fossanova, un punto rilevante nella topografia Pontina, data la sua posizione geografica presso uno snodo viario di grande frequentazione, dove si incontrano le direttrici pedemontane dei Monti Lepini e la valle del fiume Amaseno, che collega l'entroterra con la pianura costiera.
Come capita spesso quando c'è una Trail poco lontano da Roma, la carovana podistica della Solidarietà Sportiva diventa abbastanza numerosa (eravamo in 19), ingentilita anche dalla numerosa presenza di belle e gentili signore che onorano sempre questo sport meraviglioso.
La descrizione della gara è stata già ampiamente delineata dal nostro bravo Claudio Ubaldini e personalmente mi associo alle sue bellissime parole su scenario, percorso e la logistica del dopo corsa. Però la ciliegina sulla torta di questa bella giornata di sport e cultura è stata sicuramente la visita all'Abbazia di Fossanova, uno dei più famosi e meglio conservati complessi cistercensi italiani, emblema religioso del Medioevo rimasto pressoché intatto nella sua originale struttura architettonica.
Fossanova è frutto di un secolare processo insediativo cominciato in età antica e che non ha conosciuto soluzioni di continuità: l'attuale abbazia infatti fu edificata su di un centro benedettino a sua volta sopra una villa romana. Questi luoghi sfruttano la strategica posizione topografica del sito in cui convergono importanti itinerari di pianura e pedemontani provenienti dall'entroterra montuoso e diretti verso la costa tirrenica.
E poi il suggestivo ambiente naturale che la circonda permette ancora di cogliere questi aspetti già tipici del paesaggio antico: le alture circostanti sulle quali sorgono Priverno, Roccasecca, Sonnino, la fertile piana ricca d'acqua con una vegetazione rigogliosa, le torri di avvistamento medievali e le antiche strade di collegamento con la via Appia.
Si entra e subito all'interno dell'abbazia avverti dappertutto la rigidità dell'ordine dei monaci cistercensi, affascinante per il rinnovato e praticato rigore nonché per l'esplicito degli originari precetti pauperistici e spirituali quali povertà, preghiera e lavoro.
Le linee architettoniche di stile gotico essenziali e nel contempo maestose per linearità delle forme, rifuggono pressoché totalmente dalle rappresentazioni figurative, così nulla potesse distogliere i monaci dagli uffici divini.
La chiesa infatti, a croce latina con transetto, è complessivamente priva di sculture, pitture, vetrate e pavimentazioni policrome, eccezion fatta per l'immagine del Crocifisso e della Vergine.
Su questo metodo rigoroso S.Bernardo di Chiaravalle e i suoi seguaci cistercensi innalzarono le loro abbazie e Fossanova, unitamente a Casamari, rappresentano il primo esempio in Italia Centrale di abbazie che seguono i dettami architettonici gotico - cistercense secondo i quali il monastero deve rispondere alle esigenze religiose legate al voto, all'isolamento e alla gloria dell'opera di Dio.
E per tutto questo che in questa zona si erge la mole calcarea del complesso abbaziale che si tinge di rosa nel gioco di luce dei tramonti sereni nella dolce valle di Fossanova.
E qui finisce il mio racconto povero di sport ma congruo di storia, cultura e religione.
Ciao e buoni chilometri a tutti i podisti che di sport e cultura ne fanno la loro vita.
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Ettore Golvelli
foto di gruppo prima della partenza Gara: Trail in Miniera (25/04/2014) SCHEDA GARA |