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Da 0 a 100 km in ... 9 anni
di Enrico Ciciani, 21/06/2015

Il traguardo del Passatore!!!

Il traguardo del Passatore!!!

Tutto iniziò su un tapis roulant! In quel periodo (anno 2006) lavorando ad Acilia ed abitando a Roma – Alessandrino - non tornavo a casa per la pausa pranzo quindi con i colleghi, che come me erano fuori zona, andavamo cercando trattorie, ristoranti, locali mangerecci ecc ecc per passare le 3 ore di pausa. Ma un giorno non so come e perché dissi al mio amico e collega Alessandro: invece di andare per trattorie perché non andiamo ad iscriverci alla palestra qui vicino che comprende anche piscina e campi da tennis? La risposta fu si! Ma passavano i giorni e il nostro intento rimase in sospeso, finché una sera tornando a casa mi misi alla ricerca di una vecchia borsa sportiva che utilizzavo più che altro per il mare. Dissi a mia moglie: da domani palestra! e lei: vai in palestra? ... Si da domani vado in palestra ... Sapendo i miei trascorsi mangerecci, replicò: stai bene ? ... si benissimo.

Trovata la borsa misi il necessario per il giorno dopo. E il giorno dopo solita scena dell’ora di chiusura negozio ma stavolta con sorpresa dissi deciso ad Alessandro: la tua borsa per la palestra dov’è? ... Non l’ho portata oggi, vabbè andiamo domani disse lui ... No! io vado oggi risposi. Stupito della mia secca risposta ci salutammo. Palestra: il cambio necessario due parole con l'istruttore e via di tapis roulant. Inizio blando poi dopo 2-3 minuti aumento, di pochissimo, il passo e, ad un certo punto mi dico: ma chi te lo fa fare de fa’ tutta sta sudata? Spengo e guardo l’orologio 7 minuti. Mi sembrava di aver fatto chissà cosa, comunque scendo e cambio zona reparto attrezzi classici da palestra e via cosi. Il giorno dopo solo attrezzi poi dopo 2 gg riprendo il tapis roulant e vado avanti per circa 20 minuti blandi ma sempre 20 minuti erano. Poi passavano i giorni e aumentava l’utilizzo del mezzo fino a che un giorno vedo la scritta 60 minuti e mi dico: un ora? Non me ne ero accorto di tutto questo tempo passato sul rullo, forse dipendeva dal fatto che sul tapis roulant c’era installato un monitor dove si poteva vedere la tv, e tra Italia Uno Sport e vari Tg avevo passato più della metà del tempo senza soffrire, nel frattempo l’amico Alessandro si era aggregato e un bel giorno di sole, eravamo verso metà marzo, pensammo ,vista la bella giornata, di andare fuori al parco e farci una mezzoretta di corsa e quello fu il “passaggio” più che altro mentale.

Poi prima gara al Paolo Rosi, aprile 2006 “Corri per un sorriso”, 10 km percorsi in 55 min, soddisfazione ai massimi livelli per l’esordio (pettorale ancora a casa come quasi tutti). Poi da neofita e ignorante in materia mi iscrivo alla mezza di Citta di Castello giugno 2006, 2 ore di corsa mai fatte in vita mia, soddisfatto all’arrivo, un po' meno lungo la strada che non finiva mai. Nel frattempo, inizio settembre, conosco Gianfranco Novelli dentro al negozio Footwork che in pratica, ascoltando i miei progetti di iscrivermi con una squadra, mi cattura e mi porta alla Podistica Solidarietà, a seguire, sempre a settembre, gara di Tagliacozzo con la prima canotta orange, e prima mega mangiata nel ristorante in piazza insieme ai nuovi amici runner. Proseguendo con poche altre gare decido di fare una maratona, scelgo Venezia, ottobre 2006, più che altro per fare un giro nella laguna e trovare anche degli amici, ma comunque chiusa in un onorevole 4h27’, grande soddisfazione, medaglia al collo e atteggio con gli amici “pigri”.

Poi man mano conoscendo sempre più il settore riesco meglio a gestire le situazioni e gli allenamenti, anche grazie ai più esperti sia della Podistica, sia spulciando qua e la sui siti internet dedicati alla corsa su strada. Passano gli anni e varie maratone di cui 4 anche in Europa, con l’abbinamento gara-vacanza, insieme ad amici e parenti (loro solo turisti), nel frattempo la mente spazia e va a trovare una gara di 50 km la Pistoia-Abetone, giugno 2013 anche questa con l’intento della gara-vacanza bei posti paesaggi fantastici sulle rampe dell’Abetone. Corsa con vari problemini sulla salita finale, forse una partenza tropo veloce e allenamenti moderati hanno contribuito a questo ma tantè che la finisco in quasi 7 ore, relativa medaglia e con soddisfazione limitata ma esperienza accumulata, e foto ricordo con la campionessa Monica Carlin. L’anno successivo sempre spaziando con la mente e programmando la pazzia dei 100 km del passatore vado in crescendo da gennaio, Tre comuni (23 km), febbraio, Giro del lago di Bracciano (30 Km), marzo, Strasimeno (58 Km) e il passo successivo doveva esser il Passatore, ma alla Strasimeno problemi di pubalgia e infiammazione mi bloccano, si rimanda all’anno dopo.

E finalmente quest’anno 30 maggio 2015, si parte per Firenze con l’intento di finire bene e in salute i 100 km senza pensare al tempo anche se una previsione di massima si fa sempre. Ascolto i consigli dei più esperti, cioè camminare tutte le salite e cercare di correre il resto gestendo il passo. Gli allenamenti dei primi mesi non mi davano grandi soddisfazioni però mentalmente mi sentivo forte e mi dicevo di andare avanti, poi nei due mesi finali pian piano ho intensificato, senza strafare, ho effettuato diverse uscite magari più brevi (20 e 30 km) ma con passo più veloce, abbinati a 2 soli allenamenti i famosi “lunghissimi” : 45 km ondulati con finale in salita e la eco maratona dei Marsi ad inizio Maggio che doveva essere il test per il passatore. Ai Marsi tutto ok con finale in crescendo insiema a Daniel, gara che mi ha dato fiducia per come l’avevo interpretata sia fisicamente che mentalmente e su come erano le mie gambe a fine gara e nei giorni successivi.

Ed eccoci quindi al fatidico 30 maggio a Firenze appuntamento con gli altri “orange” in piazza della Repubblica dove si ritirano i pettorali, per la foto di rito sotto alla statua del passatore, man mano arrivano Gianni ,Massimiliano, Tamara, Massimo, Mauro, Patrizia, Francesco, Gianluca, Mario, M.Concetta, Stefano ecc ecc, poi blocco king Giorgio Calcaterra per relativa foto ricordo. Finiti i vari giri mi accingo ad andare alla partenza, saluto la moglie e gli amici al seguito e mi parcheggio nelle ultime posizioni del gruppone, tanto nun devo arrivà coi primi … un po' di nervosismo ma niente preoccupazioni il pensiero era proiettata lungo il percorso che avevo già visto varie volte su you tube e memorizzato per bene, io sul percorso in pratica c’ero già stato. Lo sparo e via piano piano i primi km inizio ad incontrare i primi amici orange qualche metro con loro, li saluto e poi proseguo del mio passo man mano si superano la salita di Fiesole la successiva discesa e si arriva a Borgo San Lorenzo dove inizia la temutissima salita della colla 16 km duri, dicono, che inizio di passo poi qualche periodo di corsa blanda fino a che inizia la vera salita dura da affrontare con passi corti e metodici. Incontro Daniel con cui condivido gli ultimi duri km di ascesa dura, inizio a sentire un dolorino interno coscia e lato superiore dell'anca comincio a fare brutti pensieri, ma li domino non mi posso arrendere così; Daniel mi consiglia di fare uno stop ai massaggi, cosa che avevo già preventivato visto il problema.

Il buio si inizia ad infittire e arriviamo finalmente alla sospirata Cima della Colla mi metto in fila per i massaggi per fortuna ho solo 2 davanti mi sdraio, e , al mio turno un omone mi massaggia le gambe, vista la stazza penso: nun è che me massacra le gambe co quelle manone? Oramai stavo li, tra massaggio, cambio vestiti e rifornimento mi fermo circa una mezz’oretta nel frattempo Daniel è ripartito. Via quindi con la discesa passo leggero senza farsi prendere dalla smania, buio pesto, la mia lampada da “capoccia” è molto blanda mi accodo chi ha lampade che fanno più luce della mia, qualche auto disturba ma fa luce e tutto fa brodo. Dopo alcuni km di discesa, siamo intorno al 60° km non so come e perché, forse per i miei allenamenti in prevalenza serali, le gambe girano come mai mi sarei aspettato, con cadenza regolare vado avanti e inizio a riprendere runner che erano avanti ogni tanto incontro qualche orange, Marco, Tamara, il furgone di Biagio che faceva assistenza a Marco, li saluto e proseguo con rifornimenti regolarissimi, in pratica non ne ho saltato nessuno. Ritrovo Daniel dopo qualche ora mi dice di andare vedendo il mio passo superiore al suo, riparto dopo un saluto e nel frattempo con le foto fatte ai vari cartelli che indicano quanto hai corso, le ho fatte dal 10° al 90° km, invio WhatsApp a tutta Italia, parlo al telefono con amici e parenti e il tempo e la strada continuano a passare.

Mi trovo a Brisighella, rifornimento dolci secchi panino con mortazza e vino rosso si mangia e si riparte subito dopo vedo la scritta 90 è finita dico tra me e me perche da quel momento in poi solo uno tsunami, e pure potente, mi poteva fermare, poi dopo il 90° e fino alla fine, anche se sono sempre 10 i km da fare ,sono segnati singolarmente e ti sembra che ci sia meno strada da fare. Prime luci, la scritta Faenza, la rotonda prima della cittadina, che tante volte avevo visto nei vari filmati , mi dicevano Enrico ci sei stai terminando l’impresa, mi metto la canotta della podistica che avevo messo da parte e con un ultimo scatto taglio il traguardo, credo in trance: 13h 22’ 56” mai pensavo di fare questo e in queste condizioni.
Un giudice mi dice di mostrare il pettorale che era andato coperto dalla canotta della podistica , e per rimanere contemporaneo mi faccio un selfie sotto lo striscione d’arrivo, ma non soddisfatto do il cellulare ad un presente e mi faccio fotografare di nuovo sotto il tabellone. E’ fatta sono un passatore. Ciò che era iniziato 9 anni prima con 7 minuti di rullo aveva avuto il suo epilogo sotto lo striscione dei 100 km del passatore “la più bella del mondo“

Un grazie a mia moglie che in questi mesi ha sopportato e supportato i miei lunghi allenamenti con le varie lavatrici che andavano e venivano, alle figlie che tifavano anche con timore vista la distanza che dovevo affrontare, ed infine un grazie va agli amici orange, tutti indistintamente, con cui ho condiviso questa avventura e con cui mi scambiavo notizie giornaliere

Ah un saluto a Faenza e un arrivederci … per le lasagne stavolta!!!


Enrico insieme al re Giorgio Calcaterra

Enrico insieme al re Giorgio Calcaterra

Gara: 100 Km del Passatore (30/05/2015)

SCHEDA GARA



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