Stavolta mi è venuta una scrittura nostalgica, come sono io in questo periodo.
 
E’ la domenica di una gara a Ostia e come tutti noi fortunati che viviamo con il sale nel sangue e il vento tipico delle città di mare fra i capelli, arrivo alla partenza corricchiando, 10 min da casa mia ed è subito stadio e pineta.

Il caso vuole che non incontro nessuno dei miei amici che sicuramente si stanno scaldando, perché loro sono dei podisti veri fanno i 30km, mica come me che non vado oltre i 10km.

Anche se ho già il pettorale, vado alla postazione della podistica e l’inossidabile Novelli è li, incominciamo a chiacchierare come se ci fossimo incontrati fino al giorno prima, manca poco, allora lo saluto e mi dirigo verso lo start, qualcuno chiama il mio nome, non ci credo Roberto Ricci (ex orange) è da più di un anno che non lo vedo e gli chiedo scherzosamente se è per caso uscito da un sarcofago quella mattina.

Arrivo alla partenza, l’organizzazione pasticcia e ritarda lo sparo e c’è una grande confusione, mi metto da una parte perché io sono una delle poche a sapere, incredibile ma vero, che i 10km partono dopo i 30km, in prima fila pronto a partire intravedo Massimiliano Rossini, non mi ricordo neanche più quando è stata l’ultima volta che l’ho incontrato, lo chiamo e lui mi saluta sorridendo.

Si parte finalmente, per me gara tranquilla e solitaria, quando sono sul lungomare non riesco a correre senza voltarmi sulla destra per salutare un altro caro amico, oggi è particolarmente bello, blu intenso più del cielo, calmo e invitante, mi chiama e gli prometto che ci vedremo dopo.

Non penso alla gara ma a quanti pomeriggi ho corso su quel lungomare, a quanti tramonti sono andata incontro, la gara termina con un giro dello stadio e anche qui i ricordi inevitabilmente vanno a tutte le volte che ho percorso quella stessa pista con Sergio al mio fianco che mi urlava.

La gara termina, per me con un indecoroso 52”, alla fine, nonostante la mancanza di organizzazione che sembri caratterizzare le competizioni ad Ostia, anche il prossimo anno si tornerà perché il percorso è pieno di natura e di colori, è veloce e per me anche pieno di ricordi e di piacevoli incontri inaspettati, alla prossima gara naturalmente ad Ostia.

Francesca Romana Tiberti