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La mia Pistoia - Abetone
di Marco Tomassini, 30/06/2018

Sicuramente Siddharta Gautama, il Buddha storico, non ha mai fatto la Pistoia – Abetone, ma deve aver vissuto un'esperienza simile per aver posto come pietra miliare della sua dottrina la frase “La vita è sofferenza”. Dopo aver fatto il Passatore l’anno scorso, avevo deciso per il 2018 di provare questa bellissima e impegnativa gara. Avevo studiato l'altimetria e mi sembrava simile come pendenza alla prima metà del Passatore. Ho scoperto così, a mie spese, che un conto è un disegno su carta un’altra cosa è la realtà che vivi in quelle salite. Per fortuna avevo fatto una buona preparazione e così sono partito abbastanza fiducioso.

Al 5 km con l’inizio della salita (9 Km), che porta a Le Piastre tutto si fa subito difficile con pendenze che arrivano fino al 10%. Le gambe però girano ancora bene, la temperatura non è elevata e riesco a superare abbastanza agevolmente la salita. La discesa che segue aiuta a recuperare le forze, poi al 23° altra salita non impegnativa seguita da una discesa fino a San Marcello (1° traguardo) e da un’altra discesa ripidissima e stancante di 3 Km. A questo punto torniamo al discorso iniziale sulla sofferenza, la durissima salita finale inizia proprio, nel mio caso, con il momento più caldo della giornata.
La prima parte è sotto il sole, poi per fortuna la strada passa per una ombrosissima faggeta. I tornanti si susseguono uno dietro l’altro con pendenza media del 5,5% e massima del 12%. Questa salita sembra non finire mai e i chilometri fatti iniziano a farsi sentire. Ogni tanto sembra che la salita si stia addolcendo ma dopo poco torna a farsi ripida. Al 44° sono stanco fisicamente ma soprattutto mentalmente, avrei bisogno di un supporto morale ma sono l’unico orange presente e nessuno ad incitarmi. Prendo il cellulare e mentre arranco per la salita chiamo a casa. Riesco solo a dire “Nun ce la faccio più”, mia moglie mi incita ad andare avanti e mia figlia Asha da atleta e anche da tecnico mi motiva ad arrivare senza arrendersi.
Le loro parole mi danno una grande carica e riparto di buona lena fino ad arrivare al traguardo con il sorriso e con la gioia di essere riuscito a portare a termine questa ultramaratona.

Naturalmente la Pistoia – Abetone non è solo fatica, i paesaggi sono bellissimi, l'organizzazione è una delle migliori che abbia mai visto in 42 anni di gare. I ristori ogni 3 km pieni di ogni ben di Dio e sempre forniti per tutti gli atleti dal primo all'ultimo. Sento il dovere di ringraziare tutti i volontari che si sono impegnati per la realizzazione di questa splendida e faticosa competizione. La rifarei? Forse in automobile… o forse si?

L’ultramarciatore Marco “Tommy” Tomassini


Gara: Pistoia-Abetone Ultramarathon (24/06/2018)

SCHEDA GARA



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