Quando il tempo conta poco!! di Francesco Festuccia, 02/12/2013
Sveglia alle 6:00, un caffè veloce - “presto, la mezza ci aspetta”- , sono con il mio amico Fabio, un prossimo Orange (si sta tesserando per il 2014), un appassionato quanto e più di me.
Il vento è forte, la temperatura certo non calda, ci si scalda lungo il tevere… bello, peccato per le buche penso, e infatti… distorsione alla caviglia durante il riscaldamento.. non fa niente, pochi istanti e va meglio… si deve partire!!!
Decidiamo di non forzare il ritmo, partire piano e vedere come va, oggi non è il caso di forzare… primi km ok, giriamo per completare la prima delle 4 tornate previste e ci accorgiamo che – caspita! - c’è un vento contrario imponente da questa parte del Tevere. Si continua, tranquilli e fiduciosi.
Secondo giro, a Fabio si scioglie una scarpa, “ tu vai, tranquillo Fra” mi dice, “non esiste al mondo, lega e ripartiamo!” rispondo. Corro sul posto, pochi secondi e siamo di nuovo in marcia.
Fabio normalmente è più veloce di me, ma viene da un recente infortunio così accusa un po’ il colpo quando il vento si erge a custode del traguardo.. ma noi lo taglieremo quel traguardo!
15° Kilometro, inizia l’ultimo giro, Fabio sul ponte mi dice “adesso sto un po’ accusando, vai avanti tranquillo”, la risposta non può che essere “abbiamo iniziato insieme e arriviamo insieme, oggi non corriamo per il tempo, anche camminando ma arriviamo in due!”.
Si continua, il vento da questa parte è a favore, Fabio accelera un po’ perché sa che quando gireremo accuserà il colpo, io mantengo il mio passo perché so di poterlo mantenere anche contro vento.
Ultimo tratto, Eolo ci spinge indietro ma perseveriamo, raggiungo subito Fabio fino alla fine, negli ultimi 200 Mt mi permetto di allungare un po’ perché è un mio vezzo lo scatto finale… arriviamo a pochi passi, io 120°, lui 121°.
Oggi non era importante il tempo, per la prima volta da quando corro (pochissimo tempo) ho affrontato una gara con spirito diverso, senza fiatone, parlando dal primo all’ultimo kilometro.. il tempo lo cercherò alla prossima gara.
Ho visto bimbi coccolati dalla mamma, sorridere quando passando gli ho fatto la linguaccia, una coppia che correva la mezza mano nella mano.
Ho visto tutte quelle cose che normalmente attraversano i miei occhi ma non raggiungono la mia anima, perché sono concentrato sullo sforzo.
Amo la competizione e correre per migliorarmi è bellissimo, ma ieri ho imparato che correre può essere anche diverso. Non smetterò mai di ringraziare la famiglia Orange per avermi accolto, sono entrato in un mondo che mai avrei sognato di far mio.
Grazie!
Francesco Festuccia
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Francesco Festuccia Gara: Mezza Roma Run (01/12/2013) SCHEDA GARA |