Chilometro 28. Passaggio del testimone. Dove e’ Laura? Dove si e’ nascosta? A chi lo passo questo braccialetto? Vai a vedere che ora mi tocca correre altri 14 km...

Un passo indietro. Domenica 25 Ottobre, 28-esima maratona di Francoforte. 12.614 iscritti da 71 paesi, fra cui ben due atleti orange, la meta’ esatta di una staffetta.
Perche’ la Maratona di Francoforte si puo’ correre anche a staffetta!
Basta mettere insieme quattro podisti di buona volonta’, dare un nome alla squadra e registrarsi. Risultato: piu’ di 1200 staffette alla partenza, fra cui il “ECB Dreamteam” composto da Laura, Stefano, Joachim, un collega tedesco della BCE e Karin della Bundesbank. Un team italo-tedesco pronto a farsi valere per le affollate strade della 42 km di Francoforte.

La maratona a staffetta richiede, oltre a gambe e fiato, una certa logistica. Il primo corridore deve passare il testimone, un braccialetto di gomma, al secondo e al contempo farsi dare una borsa con la tuta da indossare dopo aver corso e la tuta appena tolta dal secondo staffettista. E cosi’ per i successivi due. Il sabato ci siamo dunque incontrati per andare a ritirare i pettorali e i pacchi-gara e ci siamo scambiati zaini e borse.

E finalmente, domenica mattina ore 10.00, partenza dalla Messe, la gigantesca fiera di Francoforte. Joachim scatta e finisce la prima frazione di 12 km in 55 minuti, arriva alla “stazione di cambio” di Konstablerwache e passa il testimone a Karin per la frazione di 6 km.

Infatti i quattro tratti della maratona non sono di lunghezza uguale, ma tutti differenti per coprire le diverse abilita’ podistiche dei componenti le staffette.

Io nel frattempo mi muovo di casa per andare alla mia stazione di cambio e riesco a prendere la metropolitana sbagliata. Me ne accorgo in tempo per scendere, tornare alla fermata di partenza, prendere la linea giusta e giungere gia’ trafelato alla stazione di cambio di Niederrad.
Appena in tempo! Karin arriva un paio di minuti dopo. Afferro il braccialetto e comincio di slancio i miei 10 km. Bella cosa la maratona a staffetta, fatta quasi tutta in corsia di sorpasso, sapendo che lo sforzo finisce presto.
Completo la mia frazione, arrivo all’ultima stazione di cambio a Nied, mi tolgo il braccialetto e ... non vedo Laura. Panico. Alla fine la trovo in pole position pronta a scattare.

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In realta' mi trovo in pole position proprio là dove finisce la stazione di cambio, pronta a rientrare nel percorso di gara. E qui, assaporo il bello della staffetta, partire a razzo tra corridori che, giunti ormai al 28esimo km, cominiciano ad avvertire i segni della fatica. E invece ecco la staffetista fresca "come" se fosse appena partita....
Ma anche la staffetta ha le sue difficolta'. Tutto sommato ci sono pur sempre 14,2 km davanti e bisogna sapersi dosare le forze.

E quando fiato e gambe richiedono benzina, si fa rifornimento con la musica offerta dalle simpatiche e immancabili band strategicamente appostate lungo il perocorso e con il tifo di amici, parenti e passanti incuriositi, che ti accomopagnano sino al traguardo.

E qui arriva il momento più bello, quando prendo letteralmente al passaggio i miei compagni di squadra, che mi aspettano quasi al traguardo, e corriamo insieme gli ultimi metri sul tappeto rosso e davanti a un mega schermo che ci rassicura, siamo proprio noi, ce l’abbiamo fatta!

Tempo totale 3:16, 13-esimi nella classifica generale a squadre miste. Non male, con piu’ di 1200 staffette alla partenza.


Laura Cerami e Stefano Borgioli