Quanto sei bella Roma! di Maurizio Zacchi, 01/11/2011
Si, quanto sei bella Roma mia, in certe giornate non posso fare a meno di dirtelo, perché mi esce dal profondo del cuore.
In questi momenti tutto scompare, tutto viene dimenticato: le macchine, il traffico, lo smog, i nubifragi, nulla di tutto questo può mettere in discussione il grande privilegio di vivere nella città più bella del mondo, dove la storia si confonde con la quotidianità.
Roma mia, quando indossi il tuo abito migliore, con quel sole in grado di scaldare il cuore della gente, con quel cielo così azzurro che più azzurro non si può, ebbene Roma quando ti vesti in questo modo riesci a farmi impazzire.
Ogni momento di questa splendida giornata è una cartolina da collezionare e da inserire nel proprio album dei ricordi.
Si comincia dal ritiro del pettorale, con il gazebo posizionato a ridosso delle mura di Castel S.Angelo, e lassù dalla cima del castello, proprio l’angelo sembra sovraintendere alle operazioni di iscrizione, osservando con apparente curiosità quella splendida onda arancione.
Dopo aver attraversato Via della Conciliazione, ecco una seconda immagine da immortalare: i podisti che si scaldano seguendo la geometria perfetta del colonnato, con il “Cuppolone” che si staglia sullo sfondo.
Finalmente si parte, attraversando nuovamente Via della Conciliazione e invadendo Corso Vittorio. Si sfiora Piazza Navona, si attraversa largo Argentina per arrivare a Piazza Venezia e poi pre puntare veloci verso il Circo Massimo.
Eccole lì le rovine dell’Antica Roma, in grado di esaltare le emozioni di chi riesce ancora a sentire la forza di una grande civiltà della quale dobbiamo sentirci legittimamente gli eredi. Se in quel momento i cardiofrequenzimetri hanno evidenziato qualche anomalia del battito, questa non era certo dovuta alla fatica, ma alla grande emozione.
Sullo sfondo appare la “Maestà del Colosseo”, che si contrappone virtuosamente alla “Santità del Cuppolone”. Neanche il tempo di metabolizzare e si arriva a San Giovanni, in questa curiosa alternanza tra la Roma pagana e la Roma cristiana.
Si sale verso Santa Maria Maggiore e poi finalmente la discesa che ci riporta ai Fori, il cuore pulsante della Roma Antica.
Ecco di nuovo Piazza Venezia, per ripercorre all’indietro il percorso fatto dopo la partenza: …8…9…10, ecco finalmente ci siamo. Mancano solo 500 metri all’arrivo e sono 500 metri bellissimi.
Come si può descrivere cosa si prova a lanciare uno sprint su Via della Conciliazione, avendo negli occhi il profilo più famoso del mondo: quello della Basilica di San Pietro.
Ci siamo, entriamo trionfanti in Piazza San Pietro, riflettendo ognuno sulla propria prestazione, ma realizzando di aver comunque vissuto un’esperienza eccezionale, straordinaria. Domani torneranno le auto impazzite, i clacson rumorosi, le solite file, ma la magia vissuta oggi ci da la forza per affrontare tutto questo. In attesa che questa magia si rinnovi nuovamente, pensando alla prossima occasione in cui potremo godere nuovamente di questa incredibile bellezza.
Prima di tornare a casa c’è ancora il tempo per rappresentare la Podistica Solidarietà alla cerimonia delle premiazioni. Si ritirano i premi vinti da Pietro Paolo Imperi, da Simonetta Salomone, da Michela Ciprietti.
Ma soprattutto si ritirano i premi vinti dalla Podistica Solidarietà: due splendidi secondi posti: uno per la gara odierna e uno per il circuito della Corsa dei Santi, quest’anno suddiviso in 3 gare.
Tutto contribuisce a rendere ancora più bella questa giornata, bella quanto può esserlo la nostra città eterna: quanto sei bella Roma!
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Maurizio Zacchi Gara: La Corsa dei Santi (01/11/2011) SCHEDA GARA |