Il nostro presidente continua a perdere colpi su colpi.

Sabato mi chiama al telefono fisso e mi chiede: “dove sei?”. Io gli rispondo: “caro Pino, il telefono è quello fisso, me lo hai regalato tu, non è neanche cordless, quindi, a meno che io non ci abbia aggiunto una prolunga di 10 metri per portarmelo fuori al balcone, sono a casa”. “C’è da andare a prendere i pettorali da Decathlon e c’era bisogno di un tipo sveglio per questo ti ho chiamato”, mi fa. “Benissimo! Eccomi!”, rispondo.

In un battibalena siamo arrivati al luogo prefissato. Durante il tragitto Pino mi racconta di quando ha fatto il corso di guida spericolata tanti e tanti decenni e capelli fa. Mi ha raccontato di quando gli hanno messo la macchina su dei rulli, poi l’hanno spostata, poi l’ha messa lui in bilico su due ruote… io gli rispondo: “guarda Pino, mi sa che ti stai sbagliando con l’ultima volta che hai fatto il collaudo!” “forse è vero”, mi risponde.

Non mi sbaglio invece io, che ho una memoria di ferro, e mi metto a raccontare di quando ho fatto il corso di guida lenta. Praticamente ci hanno buttato in mezzo al traffico e ci hanno costretto a stare fermi in attesa che qualcuno o qualcosa si muovesse. Bisognava stare in fila e stare calmi, non suonare il clacson, non dare in escandescenze e proseguire lentamente per ore ed ore.

Io il corso l’ho superato a pieni voti, anche perché mi sono addormentato al volante e ho costretto gli altri a spazientirsi. Qui a casa ho ancora l’ attestato, con il mio nome e con scritto: “per essere stato il miglior automobilista di guida lenta, punteggio 101/100".

Nel frattempo arriviamo da Decathlon. Ritiriamo i pettorali e ci avviamo verso l’uscita. Prima di lasciare il centro commerciale Pino si ricorda di aver bisogno di una panca per addominali. Allora ritorniamo indietro e chiediamo all’addetto di illustrarci le varie panche, tutte di varia misure. Al presidente non piace nessuna, ne ha bisogno di una piccola, molto piccola. Allora l’inserviente di turno ci porta nel reparto materiali da giardino e ci fa vedere una bella panchina. “Ecco, questa è la panca piu’ piccola che abbiamo”. “Va bene”, risponde Pino, “la vengo a prendere la prossima volta”, dice, e ce ne andiamo.

Al ritorno, visto il traffico, mi son messo io alla guida, mentre Pino schiacciava un bel pisolino. Ho cercato di guidare secondo l’addestramento di guida lento effettuato in quel corso di cui parlavo prima e cosi in sole tre ore sono riuscito ad accompagnare Pino in sede, dopo di che, ho preso la mia macchina e ho lasciato Pino alla guida della sua. L’ ho visto scomparire come un razzo!

Domenica ci vediamo a Villa Panphili alle 7.30. Pino si presenta con un pigiama della nonna e la maglietta della Podistica sopra. Io invece la sera prima avevo visto il film “nu jeans e na maglietta” di Nino D’Angelo e mi sono abbigliato come il grande cantante napoletano.

Pino mi mette a lavorare al tavolino della distribuzione dei pettorali ai single. Si presenta uno con la fede lo mando subito all’altro tavolino dicendo: “amico, non sai leggere? qui solo per i single!” “ah, scusa..” e se ne va…

Dopo questa faticaccia immane mi cambio e scendo in pista. Il presidente si cambia anche lui, si toglie il pigiama e si mette in completo completino della Podistica.

Il presidente parte subito in quarta ma io lo tallono come un segugio. Da dietro lo vedo arrancare ansimando …. al 3° km lo supero con uno scatto imperioso e mi involo come una saetta.

Il tempo esatto non l’ho preso, ma gli ho dato minimo 10 minuti di distacco, come sempre, in pratica. Lui incassa la sconfitta. Lo vedo nascondersi dietro a un salice e si mette a piangere… praticamente vediamo un salice e un Pino piangente, cerco di consolare il salice dicendogli che non è colpa sua se è cosi’, mentre il Pino lo lascio sfogare. Racconto una barzelletta: il salice si mette a ridere mentre Pino continua a singhiozzare…

Coraggio Pino… divertiti almeno leggendo sto resoconto…. Sighhhhh!!!!!!!!

Ciao a tutti. Attilio