Corri che ti passa di Giampiero Decinti, 16/12/2012
Rieccomi qua a fare un resoconto di una gara, sarà ma ci sto prendendo gusto, non solo per il resoconto in se stesso, ma perché spero di trasferirvi le mie sensazioni e vi assicuro, che anche oggi sono state molteplici.
Mi alzo come al solito all’alba, preparo con cura tutto il mio materiale, ma commetto il grave errore di non mettere il naso fuori e quando esco, sorpresa delle sorprese la temperatura sembra quasi primaverile; giovedi scorso nella mia ultima corsetta il termometro era abbondantemente sotto lo zero alle dieci del mattino.
A questo punto anziché tornare in casa e cambiarmi, come logica imporrebbe, prendo la macchina e parto alla volta di Castel Gandolfo. Non sono un grande frequentatore del Lago, anche se conosco la zona e preferisco affidarmi al navigatore. Secondo errore della mia giornata, perché il navigatore mi vuole a suo giudizio farmi passare per Ariccia e non ne comprendo il motivo, ma alla rotonda tiro dritto e poco dopo le otto mi trovo a parcheggiare con mia grande piacere a pochi metri dal gazebo della Podistica. C’è chi arrivera più tardi e chi parcheggerà quasi dentro il gazebo, ma questa e un’altra storia.
Scendo e noto che gli uomini della task-force capitanati dal Presidente sono già al lavoro, tra questi un volto familiare ma non riesco a cogliere al volo la differenza. Sarà lui a farmela notate, si tratta infatti di Raffaele Buonfiglio così rasato che mi sembra un uomo nuovo.
Ricevo il mio pettorale con il chip e le istruzioni sul parcheggio. Questa dopo la maratona di Latina è la mia gara di rientro e nell’ultimo periodo ho corso veramente poco, per cui non so come potranno andare le cose. Osservo con cura e con piacere il nostro FOTOGRAFO ufficiale Maurizio Ragozzino che tra un boccone e l’altro ci immortala tutti ma proprio tutti e trova anche il tempo, per rendersi utile, comunicando all’organizzazione le variazioni dei vari atleti sostituiti.
Vedo i Top Runner scaldarsi e guardandoli da vicino mi sembrano un pochino più normali, infatti anche loro scherzano. In particolare Domenico Liberatore e Giorgio Bizzari e mi convinco sempre di più che questa oltre ad essere una squadra di atletica, sia una grande FAMIGLIA, dove tutti sono attori e protagonisti, anche i Tapascioni come me.
Arrivano altri amici e la Festa dei saluti e degli abbracci continua; scambio due chiacchiere con Romano Dessì, che mi racconta le vicende delle sue due ultime Maratone di Firenze, con le peripezie vissute, racconti nei quali mi riconosco e mi immedesimo.
Stamattina sono ancora un poco assonnato, tanto che lo start mi prende di sorpresa, mentre sto ancora facendo riscaldamento, e scopro che il problema non è solo mio. Poco importa avrò una partenza lanciata. Affronto il rettilineo del Lago ed al suo termine vedo, Chiara Milanetti, con la quale ho corso varie Mezze. Penso che oggi sfrutterò il suo treno e mi posiziono al suo fianco. C’è un'altra simpatica compagna di viaggio: Verena Dreyer, che incita Chiara e anche me. È il momento di risparmiare sul fiato, la prima salita si presenta dura e ripida, quasi da ricordarmi quella dell Giro delle Ville Tuscolane, stringo i denti e tengo il passo. Alla fine della saluta una lunga discesa che ci riporta in riva al lago, siamo al terzo Km, e ci avviamo ad affrontare il tunnel, da qualcuno ribattezzato "galleria del vento". La cosa mi preoccupa un pochino, ma forse le condizioni climatiche oggi sono migliori, e l’affrontiamo senza difficoltà; unica nota negativa la scarsa illuminazione nella zona centrale che ci fa avanzare quasi al buio. Oltre il tunnel ci aspetta un’altra bella salita che ci permette però di ammirare un bellissimo Panorama, le mie compagne di viaggio procedono tranquillamente, e per ora non fatico a tenere il loro passo, anche se la salita stavolta oltre ad essere ripida mi sembra anche piu lunga. Vedo molti atleti che vanno al passo, ma noi procediamo discretamente, fino ad affrontare un tratto molto lungo ma con una pendenza non molto elevata, che ci lancia di nuovo verso l’ultimo falso piano. Qua Verena avendone più di noi, allunga il passo, e io e Chiara restiamo soli senza la nostra Pace personale. Ma ormai siamo in prossimità del Tunnel, manca poco e cerco di farmi e farle coraggio urlandomi/ci di non mollare. La mia mente va al tratto di sterrato, che scoprirò percorrendolo essere in sabbia resa compatta dalle pioggie dei giorni scorsi, che mi da addirittura piacere calpestarla.
Ma prima di arrivare su questo tratto, Chaira mi fa spaventare e non poco, scivolando e rimanendo incredibilmente in piedi nella discesa che da l’accesso alla spiaggia. Mi fermo ma è tutto a posto! Proseguiamo fino ad arrivare all’ultima salitella dove uno dei volontari che sorvegliano il percorso, ci da indicazioni su dove correre, per evitare delle pietre, cosa molto gradita. Eccoci sul rettilineo finale e ci diciamo che vogliamo chiuderla nell’ora, anche un altro podista sente queste nostre dichiarazioni e ci aiuterà in una volatona finale dove giungo ultimo ma contento di aver vissuto una splendida giornata con dei buoni amici e con un bellissimo panorama come sfondo, cosa che mi succede ogni volta che corro con la Podistica.
Prima di andare via saluto il Presidente e gli atlri amici, augurando a tutti un Buon Natale, con la presunzione, di aver vissuto Podisticamente parlando un anno stupendo, nel quale ho avuto il piacere di conoscere tutti voi.
Ancora Grazie e restate sempre cosi.
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Giampiero Decinti Gara: Corri per il Lago (16/12/2012) SCHEDA GARA |