Difficile e Fredda Marcellina… di Marziale Feudale, 31/12/2009
Vittorio Tiberi e Fabrizio Zeppa (foto di Patrizia De Castro) Il termostato della mia automobile segna -3°C quando parcheggio nella strada sovrastante la piazza del municipio. Ovviamente le prime persone che incontro sono: il presidente e suo fratello … e chi altro ci può essere alle 7:30 di questa freddissima domenica a Marcellina?
Fa talmente freddo che per un attimo Pino e Roberto mi appaiono come due pinguini vaganti nel silenzio mattutino. È solo un attimo, poi con un primo gesto di coraggio apro la portiera per passare dal caldo tepore dei 18 gradi interni al gelo esterno.
Sembrava deserta la piazza e invece vedo già molti “addetti ai lavori” e ovviamente l’immancabile e infaticabile Carlo Ricci da anni promotore di questa manifestazione.
Cominciamo a darci subito da fare per montare i Gazebi, sistemare le panche e i tavoli per le iscrizioni. Le mani si muovono a fatica anche dentro ai guanti e con difficoltà riesco a spuntare i vari atleti che prima alla spicciolata, poi più numerosi si avvicendano infreddoliti al banco. La tentazione di rimanere imbacuccati dentro la propria giacca a vento è fortissima.
Il secondo atto di coraggio consiste nell’andare a cambiarsi. Il terzo e più grande atto di coraggio è quello di rimanere in maglietta e pantaloncino (il ciclista è d’obbligo). Il freddo pungente mi fa battere i denti e mi riporta alla sensazione di quando alla maratona di New York ho dovuto lasciare la sacca con gli indumenti circa 45 minuti prima della partenza.
Dopo la foto di rito e si parte. I piedi li sento come prima sentivo le mani: cioè gelati pur dentro le scarpe. Sono talmente freddi che i primi km diventano un muro quasi insormontabile. Solo alla fine del primo giro riesco a far muovere le gambe con più agilità.
Patrizia De Castro ha un qualcosa di virtuale. Appare in vari punti, più o meno dove te lo aspetti ma è come se si muovesse alla velocità della luce: eccola alla fine della lunga salita iniziale, poi magicamente te la ritrovi alla fine della lunga discesa, prima del lungo falso piano che ti porta alla fine del primo giro.
Nel secondo giro vado meglio. Non so se è il fatto che so già a cosa vado incontro oppure effettivamente i muscoli si sono sciolti un poco. Provo l’attacco ma poi vedo uno dei nostri in difficoltà e allora rallento lo aggancio e gli do il ritmo aumentando pian piano la velocità: il rush finale ci vede arrivare quasi insieme.
A questo punto il freddo sembra scomparso, il ghiaccio si è sciolto e i pinguini sono scomparsi. Io però non posso trattenermi questa volta: devo scappare per impegni familiari.
Mentre torno a casa vedo in lontananza gli ultimi atleti che vanno verso il traguardo e penso alla cerimonia di premiazione semplice ed essenziale ma veramente sentita e allegra come tutti gli anni!
Bella manifestazione ma una cosa però mi è sembrata strana dall’inizio e non mi torna nel quadro generale: ecco cos’era! la figura di Attilio. Con il suo gazebo era stato risucchiato dal ghiaccio e dal freddo?. …. Ma no! Attilio questa volta non c’era!
Ciao a tutti e buon 2010.
Marziale
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Marziale Antonio Feudale
Marziale Feudale (foto di Patrizia De Castro) Gara: Marcia degli 8 Fontanili (20/12/2009) SCHEDA GARA |