Maratona di Roma: Pensieri e Parole degli Orange. di Redazione Podistica, 27/03/2023
articolo scritto a più mani, da chi ha corso la regina delle gare
la MARATONA DI ROMA
un articolo per raccontare le proprie emozioni, sensazioni, fatiche, gioie, insomma per far vivere anche a chi non l‘ha corsa un amaratona virtuale
Buona lettura
Va bene Presidente,
io questa notte penso che non dormirò.
Quel post che diceva 30k con le gambe, 10k con la testa, 2k con il cuore e 195 m lacrime di gioia era verissimo.
Grandi tutti e io devo ringraziare Fabrizio Toni in particolare, senza di lui non ce l’avrei fatta. W gli orange.
Giarrizzo Salvatore
È stata bello vivere una sana giornata di sport e seppur non è la stessa cosa, anche noi volontari domani potremo dire... io c'ero!
Grazie e buona domenica a tutti!
Raffaele del Vecchio
Assegnato al sottopassaggio di Ripetta, al 36°Km, un po' di malinconia mi è venuta.
Ma poi ho scoperto che era un tratto di crisi per tanti.
Io mi avvicinavo, chiedevo se servisse qualcosa, dicevo qualche parola di conforto.
Erano di tutta Italia ma anche francesi, inglesi, polacchi, americani, cinesi.
Ho percepito la fatica di tutti e una grande volontà di arrivare e allora mi sono reso conto che stavo assistendo ad una grande impresa sportiva, ho capito veramente la maratona e mi sono commosso.
Mi è venuta malinconia ma poi
Daniele Liberatore
Il mio sogno è correre una maratona, ma non una qualunque, ma LA MARATONA DI ROMA.
Ho iniziato a correre dal 2016 e ho fatto tante 10km ed un paio di mezze.
Mi sono trasferito a Roma nel 2019 e dopo un primo anno di smarrimento (RUNCARD) ho conosciuto gli Orange.
E lì ho capito che questo gruppo ha qualcosa di speciale, tanto da adottare anche un tapascione come me.
Pino e, non me ne voglia, tutti quelli che aiutano in ogni occasione, sono una risorsa da non esaurire (in tutti i sensi) quindi io che sono un Orange dentro ma una lumaca fuori, spero che prima o poi taglierò anche io il traguardo dei 42195 mt di Roma e sono sicuro che lungo quella strada sentirò urlare tante e tante volte quello che ormai è l'incitamento che mi piace di più... ALÈ PODISTICA !!!
Cocozza Vincenzo
Caro pres innanzitutto grazie dal cuore per la tua cura in questi mesi di tabelle e allenamento e non solo...
Ci hai chiesto un commento a caldo sulla nostra maratona. Su tutto: la grande soddisfazione di aver finito la TOP.
Avevamo corso Le maratonine e le mezze di Roma di ogni tipo ma la maratona è un altra cosa e correre tutta Roma è un emozione troppo bella, troppo grande.
Per quanto riguarda l'esito non ti nascondo che pensavamo di fare meglio nel tempo che non ci soddisfa appieno, ma riflettendo adesso dopo qualche ora è bello constatare che la maratona è proprio una declinazione della nostra vita: in quelle ore passano tanti sentimenti e sensazioni che nella nostre vite viviamo in maniera più dilatata.
C'è l'adrenalina della partenza, la forza nelle gambe che ti spinge a dare di più...
E poi i primi dolori, la fatica, la desolazione, la solitudine, lo sconforto...
Ma la meta è lì che ci aspetta e quei metri finali sono unici, ti fanno dimenticare tutto il resto.
Forse è proprio per questo che...
...la Maratona è più che uno sport!
Danilo Defant
Come tutte le altre che ho corso anche questa maratona ha un significato particolare, bella e difficile nella sua unicità.
È quella che mi rimette in “pista” dopo 3 anni di assenza, quella meno allenata, quella più complicata dal punto di vista organizzativo anche se nella mia stessa città, quella con meno ore di sonno.
Quella dei sensi di colpa per il tempo tolto alla famiglia.
Ma anche la prima che ho preparato in 4, quella al cui traguardo ci saranno due gnome ad aspettarmi, quella che avrebbe dovuto/voluto correre papà per i suoi 70anni , quella con cui festeggerò il mio compleanno e quella di conferma: il mio amore sempre accanto!
Comunque vada sarà una vittoria… una bella vittoria!
Tanti auguri a me!
Alessia Salatini
Correre una maratona è un'avventura, un viaggio pieno di incertezza ma anche uno slancio di energia positiva.
L'incitamento degli amici Orange è una di quelle cose impagabili che mi fanno decidere di riprovarci anche in mezzo a difficoltà varie.
Grazie a tutti
Zinna Salvatore
Io posso solo dire che dopo quasi 5 ore di corsa la vista del Vittoriano mi ha fatto venire un magone talmente forte che sono rimasto senza fiato, temendo di non riuscire a percorrere gli ultimi 200-300 metri e ovviamente al traguardo qualche lacrima di gioia.
Alè podistica.
Fabrizio Nicastro
Oggi nei km più difficili, quelli che iniziavano con un 3- era tutto un emozionante "alé podistica!".
È stato motivante e a tratti commovente.
Ringrazio te per ringraziare anche tutto il popolo Orange
Simone Magnani
Al 38esimo la mia gola si chiudeva ed il pianto aumentava.
La maratona mi ha insegnato che non è correre, la maratona è una sfida con se stessi e con l’asfalto, la maratona è un chiarimento con se stessi.
All’arrivo ho video chiamato mia moglie e le mie due splendide figlie lontane per regioni familiari e che non hanno potuto supportarmi, dicendogli che questi 42.195 erano per loro e per la Mamma, con un pianto isterico.
Marco Giannetti
Buonasera a tutti.
Oggi ho disputato per la quinta volta la Maratona di Roma, la seconda in maglia Orange e quindi potrei affermare di conoscere tutto di questa gara ma così non è.
Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, noto un particolare che mi era sfuggito nelle precedenti partecipazioni, provo sensazioni sempre diverse insomma ogni volta sembra sempre la prima.
Questa è una gara magica, Roma è una città magica e la scopri poco a poco soprattutto per chi come me non è Romano.
Quindi penso proprio che fin quando avrò la forza di correre disputerò sempre questa gara per avere la possibilità di scoprire ogni particolare di Roma e ammirare la sua bellezza ovviamente in maglia Orange.
Alé Podistica sempre e comunque
Luciani Giammario
Buongiorno a tutti, terzo anno che ho l'opportunità di cimentarmi come volontario per la maratona di Roma grazie, anche, alla disponibilità del presidente e del gruppo.
Quest'anno a differenza delle due edizioni già fatte è stata una "passeggiata" come il punto di controllo assegnatomi "passeggiata di Ripetta".
Nessun problema con le persone che si sono dimostrate tutte comprensive e hanno fatto sì che il nostro compito risultasse piacevole e scorrevole in modo che la gara si svolgesse in massima sicurezza.
Una buona giornata e viva la solidarietà
Maccarone Rosario
Bella esperienza, non mi aspettavo che stare in piedi 6 ore potesse essere più faticoso che correre per 4...
tutto tranquillo grazie alla perfetta organizzazione di Pino e della ns. società.
Il mio cibo l'ho ceduto a un ragazzo straniero che non si era nutrito e stava svenendo...
si è divorato gel, banana, biscotti e bevuto tutta la mia acqua ma poi è partito camminando abbastanza ok
premio nobel al tipo col suv mercedes e pass del vaticano che voleva passare per forza e quando gli ho cominciato a spiegare dove provare ad attraversare il Tevere è partito a razzo sgommando dicendo "vabbuo', agg capit ...".
Non so se chi si è preoccupato dei due coattelli in motorino che volevano attraversare il percorso IN MOTORINO e mi stavano urlando in faccia era della podistica, se mi legge gli dico: tranquillo erano due ragazzetti scemi ma grazie per essere accorso...
Grazie a tutti e buona settimana di lavoro!
Paolo Valente
Volevo sottolineare la prestazione di un altro nostro super atleta, Adriano Leidi, classe 1941, che ieri, alla tenera età di 82 anni compiuti, ha chiuso la Maratona di Roma in 04:38:08!!!
Andrea Paluzzi
Non importa quanto sei stanco, sofferente e quante decine di km hai già percorso: a Roma troverai sempre dal 1 al 42km un Orange che ti inciterà e ti strapperà un sorriso!
Grazie di cuore a tutti, davvero.
Claudio Ubaldini
Nel descrivere la maratona di Roma, come correre nella città eterna sono sensazioni uniche al mondo.
ome quando si passa davanti a San Pietro o alle bellezze di Roma, come unici sono gli Orange volontari lungo il percorso, che con i loro ale podistica e con i loro sorrisi ti incitano, oppure il Grande Marco Taddei alla salita della Moschea ti strilla daje daje che inizia la discesa,o al 32km trovi il Presidente e Maurizio che ti fanno le foto e ti spronano ad andare avanti.
Questa e la gara più bella al mondo. Grazie Podistica
Antonio Capuano
Volevo arrivare in 3 ore e 50 o almeno in meno di 4 ore.
La mia è stata una grande esperienza meditativa consapevolezza del mio corpo, delle mie vesciche, dei miei doloretti che si affacciavano e fortunatamente scomparivano, del mio passo, del mio ritmo, che dovevano limitarsi perché sapevo che sarebbe arrivato quel muro: quello dei 30, dei 35 e dei 38 che sono tutti puntualmente arrivati, ma ad un certo punto si è materializzata un angelo staffettista che mi ha detto:"dai che ti tiro io fino al traguardo" e così è accaduto che sono arrivato molto meno provato di altre volte sotto le 4 ore.
Una bella esperienza di consapevolezza e di Solidarietà.
Marco Tarantini
"Partecipo alla 28^Maratona di Roma dopo quasi tre anni, stimolato dal fatto che me lo ha chiesto mio figlio Niccolò, perché "cit. voleva battermi sul traguardo!", quando assistemmo come pubblico a quella svoltasi a settembre 2021; promisi a lui che appena ci sarà stata l'occasione avrei realizzato il suo desiderio.
Ho scelto Roma 2023 appena usci' la data del 19/03, giorno della festa del papà, e ricorreva nel contempo il centenario dell'A.M.di cui orgogliosamente faccio parte ed in ultimo contai che sarebbe stata la maratona della "stella" la mia decima...
ed anche se non l'ho potuta e voluta preparare come avrei voluto, sono orgoglioso di averla conclusa, sempre correndo, in poco più di 4 ore...
e prendendo mio figlio a 300 metri dall'arrivo e tagliare il traguardo insieme a lui, mimando il gesto dell'aereo.
Alessio D’Alexio
Sono un anziano neofita e nulla posso aggiungere all'esperienza degli altri.
Posso però condividere due pensieri.
Il primo riguarda l'appartenenza alla Podistica Solidarietà.
Il sostegno che ho dato in due precedenti edizioni, quando non potevo correre per un infortunio, mi è stato ampiamente restituito con gli interessi.
È un sostegno prezioso. Sia perché è dato nei tanti chilometri che per me sono i più difficili, dal 31 al 38 (ma il sostegno prosegue anche dopo ...); sia, soprattutto, perché è un sostegno fatto di sorrisi, oltre che di incitamento.
È un sostegno sincero, di condivisione.
Nutre più di un ristoro.
E quindi ringrazio di cuore tutti gli orange.
Il secondo pensiero è sulle ragioni del correre una maratona.
La premessa è che la mia preparazione non mi permette di raggiungere risultati che potrebbero essere definiti brillanti, ma per me lo sono ugualmente.
La maratona mi fa entrare in profondo contatto con il mio corpo.
Non cerco di adeguare lo sforzo fisico al tempo che vorrei realizzare, ma cerco di capire come gestire una gara così lunga in base alle sensazioni che mi manda il corpo.
Al settimo chilometro avevo già capito di dovere rallentare e ho cercato di tenere un'andatura fra 6 e 6,15, che mi sembrava adeguata.
Così è stato e sono andato bene fino alla fine: gli ultimi tre chilometri sono stati i più "veloci" della gara.
Il contatto con il corpo include la scelta dell'abbigliamento, l'alimentazione prima e durante la gara, il sonno nei giorni precedenti...
Il tutto seguendo i preziosi consigli degli amici runners più esperti e del Pres.
Alla prossima
Alé
Francesco Saverio Ivella
L'emozione più grande: la grande soddisfazione di aver finito la TOP.
Avevamo corso Le maratonine e le mezze di Roma di ogni tipo ma la maratona è un altra cosa e correre tutta Roma è un emozione troppo bella, troppo grande.
La maratona è proprio una declinazione della nostra vita: in quelle ore passano tanti sentimenti e sensazioni che nella nostre vite viviamo in maniera più dilatata.
C'è l'adrenalina della partenza, la forza nelle gambe che ti spinge a dare di più, l'appartenenza alla Squadra...
E poi i primi dolori, la fatica, la desolazione, la solitudine, lo sconforto...
Ma la meta è lì che ci aspetta e quei metri finali sono unici, ti fanno dimenticare tutto il resto.
Forse è proprio per questo che la Maratona è più che uno sport...
Podistica Solidarietà Alè Podisica
grazie Presidente per la tua cura
Sabrina bertelli
Prima maratona emozione unica, non un grandissimo tempo ma comunque sono riuscito a tagliare il traguardo.
Un ringraziamento particolare a Fabrizio Toni un grande orange che mi ha sostenuto per tutta la gara, senza di lui non ce l’avrei mai fatta.
Ci vediamo il 17 marzo 2024.
Salvatore Giarrizzo
Fatta Prima maratona (forse l'ultima).
42,195 Km tanti, troppi.
C'ho messo tanto tempo ma sono soddisfatto lo stesso perché cmq è personal best.
Mi sono infortunato al 25 Km e volevo mollare.
Grazie a 4 amici e una videochiamata sono arrivato.
Grazie al pres Giuseppe Coccia della mitica podistica solidarietà che mi ha dato competenza, professionalitá e tanti ottimo consigli pregara.
Grazie a mia moglie Ele Vo che mi ha raccattato a fine gara.
Gara bellissima nella città più bella del mondo.
Valletta Alessandro
Esperienza unica.
La prima come volontaria alla maratona.
Non una qualsiasi ma la Maratona di Roma.
Una maratona che ha visto la partecipazione di migliaia di runners da ogni parte d’Europa e non solo.
E’ stato gratificante aver contribuito, nel mio piccolo, alla riuscita di un evento così importante.
La parola d’ordine è stata la solidarietà, neanche a farlo apposta.
Solidarietà nell’incitare così forte tutti i runners, soprattutto i nostri orange, ogni volta che passavano davanti alla mia postazione.
Incitavo talmente forte che gli altri volontari che si trovavano difronte la mia postazione per ristorare i corridori, ad un certo punto mi hanno urlato: ahoo, ma quanti siete voi della Podistica?
Ed io fiera: semo tanti.
Non ci sono parole che possano descrivere la gioia che ho provato nel dare una “spinta” a coloro che ne avevano più bisogno per continuare stremati a concludere il loro sogno, dopo tanti sacrifici di mesi, di ripetute, di tempo sottratto ai propri cari.
Il TRAGUARDO.
Incrociare il loro sguardo con il mio in cerca di una parola di conforto, di un sorriso, di una pacca veloce sulla spalla, un: Dajee, forza che è quasi finita, non mollare!
Ed essere ricambiata con un semplice ma significativo.
GRAZIE
Sandra Ianni
“Correre una maratona era il mio sogno! La corsa mi ha insegnato che a 53 anni si può e si deve ancora sognare.
La corsa mi ha insegnato il sacrificio, la sofferenza ma anche la gioia...tanta al traguardo, era la prima volta ed il mio sogno era arrivare. La mia corsa probabilmente ha insegnato ai miei figli che con l'impegno nella vita possiamo raggiungere gli obiettivi desiderati.
La maratona però è anche altro, è un doppio viaggio, dentro e fuori se stessi. È come se in 42km si rimettessero a posto tutti i pezzi della mente e per magia le vere priorità della vita tornassero ad essere tali.
Ecco, forse una delle cose più belle che mi sono accadute durante la gara è stata l'eliminazione di quelle scorie mentali che spesso affliggono la nostra esistenza, a volte purtroppo anche con evidente ragione.
C'è stato anche un fuori, fatto di persone perfettamente sconosciute che ti incitano, perché sanno o forse no, lo sforzo che stai facendo! Non nascondo quanto queste grida questi applausi, per me che non sono un atleta olimpico ma un folle felice insieme ad altri folli felici, abbiano davvero spinto le gambe negli ultimi km.
E poi la Podistica, una grande famiglia dove non ci conosciamo tutti, ma presente lungo tutto il percorso a riconoscere in quella maglia arancione un amico da incitare. Roma era piena di grida arancioni e più di una volta non ho mollato anche grazie a questo!
Ora il riposo aiuterà il recupero ma non vedo l'ora di ributtarmi in mezzo, ancora un folle tra tutti questi folli felici!”
Enrico Cascini
Finalmente sono riuscito a riempire l’ultima casella vuota nella mia pagina sul sito della podistica “tutte le tue gare”! Non che ne fossi ossessionato, certo che no, ma un piccolo cruccio rimaneva.
Sono soddisfatto, è stato un percorso stimolante, impegnativo ed a tratti accidentato, iniziato ad ottobre con le prime schede del mio amico Fortunato, guida preziosa. Ma tutto è iniziato prima, a maggio quando mi sono iscritto. Perché potrà sembrare banale, ma la maratona la fai se ti iscrivi , se non ti iscrivi rischi che rimanga per sempre un sogno.
La gara in sè è bellissima, le sensazioni sempre positive (o quasi sempre!), gli ultimi chilometri una sfida inimmaginabile, l’arrivo una liberazione ed una gioia grande.
Le frecce tricolori alla partenza mi hanno fatto commuovere, gli atleti stranieri che su via della conciliazione si fermavano a fare foto mi hanno fatto sorridere compiaciuto (da buon romano, dicevo loro “bravo, e quando ti ricapita!”), gli orange lungo tutto il percorso mi hanno dato la scossa, grazie veramente.
La sensazione è che la maratona non sia tanto un evento singolo, secco, quanto un percorso che durerà tutta la vita podistica, che possa portare quel “sono soddisfatto” scritto prima a limare quei minuti di troppo. Perché la maratona impari a conoscerla facendola, ed a calibrare l’obiettivo. Col senno di poi ci stanno una decina di minuti di troppo, ma non mi preoccupo, ci penserò la prossima volta.
Infine, se è mai possibile descrivere la maratona in poche parole (difficile), per me è allenamento. Perché se una persona normale riesce ad allenarsi come mai fatto nella sua vita per mesi e mesi per questo obiettivo, cosa che io ho fatto, la maratona è solo l’ultimo scalino, forse solamente un po’ più alto degli altri!
Grazie Pres, grazie Orange!
Riccardo Inghelmann
grazie ancora per avermi dato l'opportunità di prendere parte ad un evento così speciale come la maratona di Roma, è stata per me una bellissima esperienza, e per quanto riguarda la sicurezza, è andato tutto abbastanza bene, ottima la collaborazione con il vigile e la vigilessa presenti.
È stato fantastico incitare tutti gli atleti ed ovviamente gli Orange ai quali sono riuscito a fare qualche foto.
Un caro saluto
Luca De Simone
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Redazione Podistica Gara: Maratona di Roma (19/03/2023) SCHEDA GARA |